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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Ottobre 2010
 
   
  SICILIA, FEDERALISMO: DEVE ESSERE EQUO E SOLIDALE

 
   
  Catania, 20 ottobre 2010 - "Nel paese, a livello politico e sociale, lŽidea della introduzione del federalismo fiscale eŽ certamente fortemente condivisa. Anche percheŽ, fino a questo momento, eŽ stata prospettata agli italiani una idea di federalismo equo e solidale". Ha esordito cosiŽ ieri a Catania, lŽassessore allŽeconomia, Gaetano Armao, chiamato a portare il saluto del governo regionale allŽannuale assemblea dellŽUnione delle Province, riunita al centro fieristico "Le ciminiere". "Una convinzione - ha continuato Armao - che tuttavia eŽ fortemente messa in discussione dal decreto attuativo varato dal governo nazionale due settimane faŽ, che si discosta dalle linee guida tracciate dalla legge delega approvata dal Parlamento. La legge 42 del 2009 prevede, infatti, che lŽintroduzione del federalismo fiscale debba essere accompagnata da due imprescindibili misure senza le quali si spaccherebbe il Paese: la perequazione fiscale e quella infrastrutturale. Senza un riequilibrio delle risorse raccolte e del divario dei sistemi di infrastrutture, le due gambe del federalismo, questo rischia di essere un corpo incapace di andare avanti, di muovere i suoi primi passi". Chiamato dal presidente della Provincia di Torino Saitta, lŽassessore Armao ha anche fornito la chiave di lettura alla proposta della Regione Siciliana di riforma del sistema degli enti locali nellŽisola. "La Sicilia eŽ lŽunica regione dŽItalia interessata da tre aree metropolitane, che raccolgono oltre il 50 per cento della popolazione regionale, ma anche le principali universitaŽ, attivitaŽ economiche e culturali. Dinanzi al rafforzamento della loro funzione prevista dalla stessa legge sul federalismo, diventa necessario ridisegnare gli equilibri territoriali, per evitare sperequazioni tra le stesse province (le tre metropolitane rischierebbero di essere fortemente avvantaggiate rispetto alle altre). Ma soprattutto - ha concluso Armao - per dare senso compiuto, fino in fondo, allo statuto siciliano ed alla legge regionale che ha istituito le province regionali, puntando sul principio della libera associazione dei comuni. Dinanzi a queste novitaŽ epocali, pensiamo di avere il dovere di presentare delle proposte innovative, che saranno valutate, come prevedono le regole della democrazia, dal parlamento regionale".  
   
 

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