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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Novembre 2006
 
   
  IL SUCCESSO SANCITO DALLA SECONDA EDIZIONE DI ENOTRIA I VINI ABRUZZESI ALLA RIBALTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI

 
   
  Lanciano - Nata dall’esigenza di soddisfare la crescente richiesta degli operatori locali per l’affermazione delle produzioni vitivinicole autoctone di qualità, Enotria –Wine Workshop d’Abruzzo- alla sua seconda edizione ha già manifestato tutte le sue potenzialità. Ventinove buyers internazionali della domanda, provenienti da 20 diversi paesi, e oltre 200 rappresentanti italiani, hanno incontrato a Chieti, nello straordinario scenario del Museo Archeologico della Civitella, 46 operatori dell’offerta, tutti rigorosamente abruzzesi, per una due giorni che ha sancito l’affermazione della produzione vitivinicola regionale. Altissimo il grado di soddisfazione degli operatori, più che soddisfacente il numero medio degli incontri, superiore a quelli che si realizzano nel corso di manifestazioni più blasonate e, di sicuro, molto più concreti. Il risultato è il frutto di una rigorosa selezione dei buyers operata dall’organizzazione in collaborazione con l’Istituto del Commercio Estero. Un giudizio altamente positivo che colloca la manifestazione, malgrado la giovane età, nel panorama delle rassegne di settore, in un segmento definito, dagli stessi operatori, “medio-alto”. Il Wine Workshop, frutto di una partnership pubblico-privata che vede tra i promotori l’Anci Abruzzo, l’Associazione Città del Vino, la Provincia di Chieti, la Regione Abruzzo attraverso l’Arssa, la Camera di Commercio di Chieti e le principali associazioni degli imprenditori agricoli e della cooperazione, rappresenta un innovativo e vincente strumento di promozione commerciale e turistica in quanto ha permesso agli operatori nazionali e stranieri di conoscere, in una felice combinazione, enogastronomia, arte e cultura. Alla manifestazione erano, infatti, presenti numerosi stand di Res Tipica, marchio registrato in 32 Paesi di quattro continenti, per la promozione e la salvaguardia di produzioni tipiche locali. I prodotti scelti per l’occasione sono stati: l’olio e in particolora le Doc “Aprutino Pescarese” e “Colline Terramane”, il Pecorino di Farindola, la Ventricina del Vastese, il Pane di Cappelli, le Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, il Tartufo dei boschi dell’Aquilano e del Teramano, lo Zafferano di Navelli, il Miele e le Castagne di Valle Roveto e dei Monti della Laga. Per i buyers della domanda sono stati, inoltre, organizzati appositi “educational tours” i cui itinerari, oltre a portare gli ospiti in numerose aziende vitivinicole, hanno consentito di far loro conoscere alcune tra le più belle località della Regione. Al consenso degli operatori si è unito quello degli amministratori che hanno evidenziato come l’Abruzzo “sia ormai divenuta una realtà vitivinicola matura ed affermata a livello nazionale ed internazionale, con un altissimo patrimonio professionale, in grado di esprimere, come ha sottolineato l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Marco Verticelli, una manifestazione come Enotria, capace di promuovere il territorio e il suo inestimabile patrimonio vitivinicolo, direttamente sul campo”. La produzione complessiva della Regione si attesta annualmente su una media di circa 3,6 milioni di ettolitri, pari a circa il 7% della produzione nazionale che è mediamente di 50 milioni di hl. Quasi un terzo di quella regionale (1 milione di hl. ) è a Doc e Docg. Nel 2005 il prodotto confezionato ha superato 100 milioni di bottiglie. Una produzione di tutto rispetto che colloca l’Abruzzo, anche grazie ai numerosi riconoscimenti conquistati in questi ultimi anni, fra le regioni emergenti nel composito panorama enologico italiano e Enotria Wine Workshop, tra le manifestazioni imprenscindibili per la commercailizzazione delle produzioni vitivinicole autoctone di qualità. “Enotria, ha detto, infine, il presidente della manifestazione, Enzo Giammarino, trova la sua forza nella compartecipazione e condivisione dei suoi scopi da parte di tutti i partners istituzionali, oltre ad una chiara scelta strategica che vede la partecipazione dei produttori solo ove questi la ritengano effettivamente produttiva e costruttiva per la propria azienda”. .  
   
 

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