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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Ottobre 2010
 
   
  “AUR” PRESENTA RICERCA SU APPRENDISTATO IN UMBRIA

 
   
  Perugia, 21 ottobre 2010 - Tra le diverse tipologie di contratto quella di apprendistato ha un basso tasso di “appeal” e si presenta quindi come poco competitiva sul mercato del lavoro. E’ quanto emerge dal Rapporto presentato nel corso del seminario promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche (Aun), su “L’apprendistato in Umbria tra vincolo della formazione e beneficio contributivo”, che si è tenuto ieri a Perugia. Il calo di interesse per questo tipo di contratto – è stato detto durante il seminario - dipende dalla presenza di nuove forme contrattuali, dalla modifica di regole sulla contribuzione specifica e dal diverso ruolo assunto dalla formazione. Se nel 2000 l’apprendistato rappresentava in Umbria oltre il 10 per cento del totale delle assunzioni, a distanza di nove anni il dato scende a poco più del 5 per cento. Il Rapporto ha cercato di fornire elementi di riflessione ed indicazioni per costruire un sistema efficace rispetto all’obbligo di formazione professionale in apprendistato. E, sul fronte dell’offerta, lo studio ha analizzato possibili alternative e vantaggi derivanti al datore di lavoro dall’applicazione delle nuove tipologie di contratto successive al Dlsg. 276/2003. La Ricerca – è stato sottolineato - corrisponde al compito di Aur di supportare il sistema regionale nell’attuazione della Disciplina dell’apprendistato, attraverso l’analisi del percorso intrapreso e le sollecitazioni degli attori coinvolti per definire eventuali misure di miglioramento. Nel ricostruire l’evoluzione e la gestione del contratto di apprendistato, lo studio ha preso in considerazione tre variabili, legate alla dinamica del contratto di apprendistato e degli altri contratti concorrenti (coordinato e continuativo, a termine, ecc.), all’obbligazione della formazione e alla contribuzione. In particolare sulla formazione sono emerse problematiche ricorrenti relative all’efficacia, flessibilità, difficoltà organizzativa, gestione amministrativa ed erogazione dei finanziamenti, sebbene la rilevanza delle criticità sia diversa in relazione alla dimensione d’impresa. Per quanto riguarda la normativa in vigore, la Regione Umbria nel corso del 2009, ha compiuto la scelte strategica di unificare la struttura dei bandi provinciali che fino a quel momento avevano operato in modo differente. I bandi sono stati pubblicati nel 2010. Ora si attende la costituzione di un Catalogo regionale che raccolga tutti i progetti ammessi a finanziamento. Prossimo traguardo, da qui al 2011, sarà il monitoraggio sulla qualità e sugli esiti dell’attività formativa con l’obiettivo di far crescere il contratto di apprendistato, per farlo tornare ad essere, come in passato, un vero e proprio investimento sul lungo periodo. Il volume contiene anche il contributo di Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) sull’evoluzione del contratto di apprendistato e un’analisi del sistema di regole adottato in Emilia Romagna e nella Provincia di Pesaro e Urbino. La ricerca riporta le voci degli attori principali coinvolti nella gestione del sistema: le associazioni datoriali, le imprese, i consulenti del lavoro e i funzionari della Regione e delle Province di Perugia e Terni.  
   
 

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