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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Ottobre 2010
 
   
  MILANO (FEDERICO RUI ARTE CONTEMPORANEA, SPAZIO CROCEVIA, VIA APPIANI 1): SGUARDI DI LUCE - AURELIO AMENDOLA, GIUSEPPE BERGOMI, OMAR GALLIANI - A CURA DI GIOVANNI GAZZANEO - PERIODO: 28 OTTOBRE/10 DICEMBRE 2010

 
   
  Mercoledì 27 ottobre, ore 21, si inaugura a Milano da Federico Rui Arte Contemporanea la mostra Sguardi Di Luce che presenta le opere di tre artisti contemporanei: il fotografo Aurelio Amendola, lo scultore Giuseppe Bergomi e il pittore Omar Galliani. Il progetto, da un’idea della Fondazione Crocevia, propone l´accostamento di tre indiscussi maestri contemporanei che, ognuno utilizzando la propria tecnica, indagano lo sguardo come elemento dell´anima. Il percorso raccoglie quattro sculture di Bergomi, otto tavole e sette disegni inediti di Galliani e dieci fotografie di Amendola. Le bellezze iconiche di Galliani, le figure silenziose di Bergomi, i ritratti di famosi artisti e delle statue di Canova e di Michelangelo di Amendola, conducono verso un “oltre” che si fa luce e che è sentimento, emozione, specchio e illuminazione del proprio mondo interiore. “Credo che ognuno di noi abbia il proprio sguardo - scrive Antonia Arslan nel testo introduttivo alla mostra -, individuale e personale come un’impronta digitale. Noi compiamo in ogni momento un processo di selezione veloce e sommario, e che il nostro sguardo immediato, il nostro mettere a fuoco continuo, è al servizio di un potente elaboratore interno che analizza, scarta, sintetizza, e porge alla nostra mente il risultato finale, quello che in buona fede crediamo di aver veduto. Guardami, sembrano dire, noi siamo qui, create e plasmate per essere contemplate... Ma non ti fermare in superficie, prova a leggere cosa c´è oltre i nostri volti”. Guardando loro, le opere, forse impareremo a guardare meglio in noi stessi”. Aurelio Amendola nasce a Pistoia. Sviluppa una particolare sensibilità per il mondo della scultura, documentando l´opera di Michelangelo, Donatello e interpretando luoghi quali San Pietro in Vaticano o le risaie nei dintorni di Vercelli, riuscendo a ritrarne gli scorci e i particolari più inaspettati. Nel 1994 il suo volume Un occhio su Michelangelo ha vinto il Premio Oscar Goldoni. Nel 1997 gli è stato conferito il Premio Cino da Pistoia. Importante è la sua lunga frequentazione con artisti contemporanei da de Chirico a Warhol, da Lichtenstein a Pomodoro. Amendola ha dedicato numerose monografie ai maggiori scultori e pittori contemporanei (Marino Marini, Burri, Kounellis...) collaborando con case editrici tra cui Federico Motta Editore, Franco Maria Ricci e Electa. Nel 2007 è stato il primo artista a presentare una mostra fotografica sulle opere scultoree di Michelangelo al Museo dell´Hermitage di San Pietroburgo. Giuseppe Bergomi nasce nel 1953 a Brescia. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera tiene la sua prima personale come pittore a Brescia e tre anni dopo inizia a modellare. Da quel momento cominciano i rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere e il consenso della critica più prestigiosa. Nel 1992-1993 l’Accademia di Château Beychevelle lo invita a vivere e lavorare a Chateau Beychevelle. In questa occasione realizza una grande terracotta raffigurante l’allegoria della giustizia con la quale vince il Grand Prix Château Beychevelle 1993. Nel 1996 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel 1997 vince il Premio Camera dei Deputati con un’esposizione personale a Palazzo di Vicolo Valdina a Montecitorio. Nello stesso anno il Principato di Monaco acquisisce due grandi sculture esposte alla Vi Biennale di Scultura di Montecarlo. Nel 2000 realizza una scultura monumentale in bronzo dal titolo Uomini, delfini e parallelepipedi per l’ingresso dell’acquario di Nagoya, in Giappone. Nel 2005 espone più di sessanta opere al Chiostro del Bramante a Roma e successivamente a Palazzo Martinengo a Brescia. Omar Galliani nasce nel 1954 a Montecchio Emilia, dove vive, Omar Galliani ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Agli inizi degli anni Ottanta è stato esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale di Venezia e in quella del 1984 ha avuto una sala personale nella sezione “Arte allo specchio”. Sempre negli anni Ottanta ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile e alla Xii Biennale di Parigi. Ha esposto nei Musei d’Arte Moderna di Tokyo, Kyoto, Nagasaki, Hiroshima, alla Hayward Gallery di Londra, a due edizioni della Quadriennale di Roma, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in quelle di Francoforte e Berlino. Negli anni Novanta il suo lavoro è stato esposto allo Scottsdale Center for the Arts dell’Arizona, alla Marian Locks di Philadelphia e alla Arnold Herstand Gallery di New York. L’artista ha inoltre presentato Feminine Countenances alla New York University e nel 2000 Aurea al Museum of the Central Academy of Fine Arts di Pechino. Ha poi esposto presso il Palazzo delle Stelline a Milano, alla Galleria Civica di Modena, al Museo d’Arte Moderna di Budapest, al Palacio Foz di Lisbona, al Pac di Milano. Nel 2003 è stato invitato alla Biennale di Praga e alla prima edizione di quella di Pechino, dove ha vinto il primo premio con tre grandi opere del ciclo Nuove anatomie. Nel 2005, all’Archivio di Stato di Torino nell’ambito della mostra Grande Disegno Italiano, un suo disegno (5 x 6,3 metri), grafite su pioppo, è stato messo a confronto con il volto dell’angelo di Leonardo, preparatorio della Vergine delle rocce, esposto alla Biblioteca Reale. A Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha presentato la personale Nuove anatomie. Sempre nel 2005 il Museo d’Arte Contemporanea di Guadalajara (Messico) ha inaugurato una sua personale dal titolo Nuovi fiori nuovi santi e lo Spazio Mazzotta di Milano ha presentato La figlia era nuda. Dal 2006 una sua personale dal titolo Disegno Italiano ha girato in Cina i più importanti Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, da Shangai, Chengdu, Jinan, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo, a Nanchino, Dalian, Tientsin, Capital Museum di Pechino, e ha concluso il tour alla fine del 2008 a Honk Kong nella prestigiosa galleria d’arte Schoeni Art Gallery. Sempre nel 2006 l’Università e il Museo di Caracas hanno ospitato una sua personale dal titolo Disegnarsi, che nell’aprile 2007 è stata portata al Museo Hassan di Rabat.il Grande Disegno Italiano, la grande opera esposta a Torino nel 2005, è stata poi presentata al Palazzo della Permanente di Milano nell’ambito della mostra La bellezza nel 2006, quindi a Verona, Palazzo della Ragione, all’interno dell’esposizione Il settimo splendore. Nel giugno 2007 si inaugura la mostra Tra Oriente e Occidente. Omar Galliani e il Grande Disegno Italiano in Cina presso la sede della Fondazione Querini Stampalia, inserita tra gli eventi collaterali della 52a Biennale di Venezia. L’evento, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Cinese in Italia, in collaborazione con il Ministero Italiano per gli Affari Esteri e il governo della Repubblica Popolare di Cina, vedrà la presenza dell’Associazione degli Artisti Cinesi e la collaborazione dei musei di Shanghai, Ningbo, Dalian, Xian, Hanghzou, Jinan, Chengdu e Wuhan. Nel mese di Aprile 2009 Christian Mermoud inaugura una sua personale alla galleria " Angle Art-led Attitude & Design" a Saint Paul de Vance, il 31 di luglio si inaugura sempre a Saint Paul de Vance un nuovo spazio "Angle Art e Design" , all´interno e in permanenza si apre "Space Galliani" che raccoglie in permanenza sue opere. La galleria "k 35" di Mosca apre una sua personale da Maggio a Luglio con un nuovo ciclo di opere. La Fondazione Michetti di Francavilla al Mare gli dedica una grande retrospettiva ,catalogo Allemandi. Nel Maggio e per tutta l´estate ,la galleria "Shangheie" di Shanghai allestisce una sua personale " Lontano da Xian". Sempre in quelle date a Vienna l´istituto Italiano di Cultura ospita nei propri spazi una sua personale; a Lucca a Villa Bottini e nel Museo Archeologico di Palazzo Guinigi presenta "Dalle Stanze dei Miei Disegni”. Nel 2009 è anche Venezia nella collettiva Dètournemen” nell’antico Ospizio di San Lorenzo – evento collaterale alla 53° Biennale - e Andy Warhol-omar Galliani, ospitata nel Chiostro di Santa Apollonia. In ottobre la Galleria Dep Art gli dedica un ampio omaggio retrospettivo. All’istituto italiano di Cultura di Bogotà (Colombia) si è tenuta una sua personale dal titolo 21 Dibuyos por una noche in Bogota. Il 2010 si è aperto con una mostra al Museo Borges di Buenos Aires che verrà poi ospitata da altri 4 musei argentini e, nel 2011, da istituzioni brasiliane. Antonia Arslan, laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura Italiana all´Università di Padova. E´ autrice di saggi pioneristici sulla narrativa popolare e d´appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano tra Ottocento e Novecento) e sulla “galassia sommersa” delle scrittrici italiane (Dame, Galline e regine. La scrittura femminile italiana tra ´800 e ´900). Attraverso l´opera del grande poeta Daniel Varujan – del quale ha tradotto (con Chiara Haiganush Megighian e Alfred Hemmat Siraky) le raccolte Il Canto del pane e Mari di grano – ha riscoperto la sua profonda e inespressa identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio (Metz Yeghèrn. Il genocidio degli Armeni, di Claude Mutafian), una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr,.la meomoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni), e le edizioni italiane di molti testi sull’argomento (è appena uscito, di David Kherdian, Lontano da casa). Nel 2004 ha pubblicato il suo primo romanzo, La Masseria delle Allodole, che è stato tradotto in tutto il mondo, e tre anni dopo è stato portato sul grande schermo dai fratelli Taviani. Nel 2009, sempre con Rizzoli, ha pubblicato il seguito, La strada di Smirne  
   
 

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