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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Novembre 2006
 
   
  NEL 2007 UN CONGRESSO NAZIONALE DEDICATO AL PO

 
   
   Piacenza, 22 novembre 2006 – Come annunciato nel corso dell’ultima riunione di Consiglio, il presidente Giuseppe Parenti ha dato il benvenuto , in Camera di Commercio, alla Giunta dell’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Gianluigi Boiardi. Dopo l’incontro del settembre scorso con i vertici del Comune di Piacenza, è proseguito così il confronto tra le forze economiche e le istituzioni locali, per cercare di concentrare l’attenzione su alcuni progetti comuni, utili per sostenere l’economia piacentina. Po, montagna, infrastrutture ma anche energia, aree convenzionate, utilizzo di biomasse, distretto del pomodoro, regimazione delle acque, Fondazione del Nord Ovest, sono alcuni dei temi che hanno tenuto banco nel corso dell’incontro. Il presidente Boiardi, nell’intervento di apertura, ha apprezzato questo metodo di lavoro di squadra, sottolineando che occorre un impegno interdisciplinare per amministrare al meglio la provincia. Nel ricordare che il Po non va considerato confine, ma tratto di unione tra province che costituiscono una delle regioni più industrializzate dell’Europa meridionale, ha rinnovato l’annuncio di un congresso nazionale sul Po che si terrà a Piacenza nel 2007 e che rappresenterà l’occasione per presentare un programma di azioni relative al fiume (in particolare azioni di manutenzione ordinaria sistematica per tutelare l’assetto idrogeologico del territorio di Piacenza, dalla montagna alla pianura). Il presidente Parenti ha condiviso la necessità di intervenire sulla conservazione delle acque, operazione che andrebbe anche a valorizzare le vallate piacentine ed ha poi mostrato ai presenti la situazione delle infrastrutture di viabilità già programmate per i prossimi anni in regione, situazione dalla quale risulta che la provincia di Piacenza non sarà interessata da progetti di rilievo. Parenti ha sollecitato l’individuazione del tracciato della pedecollinare, struttura della quale è stata più volte rimarcata l’esigenza da diversi degli intervenuti all’incontro. La realizzazione della pedecollinare potrà anche aspettare, è in sintesi la posizione del presidente camerale, ma se non si procede ora a progettarne il tracciato, non si potranno sfruttare tempestivamente occasioni propizie. In linea con questa linea di pensiero quella dell’assessore Pietro Tansini che ha ricordato che a Parma verrà realizzato il secondo aeroporto, a Collecchio, grazie al fatto che il progetto, che ha visto l’intervento delle associazioni economiche, è pronto da tempo. Un intervento diretto delle categorie economiche è stato chiesto esplicitamente anche dall’assessore Patrizia Calza che, nel fare il punto sui progetti di portata minore rispetto alla pedecollinare – dal punto di vista economico – ma strategici per la viabilità piacentina (strada di Valnure, tangenziale nord, un tratto della Cispadana), ha posto in evidenza che la situazione delle risorse pubbliche, ad oggi, impedisce spesso non solo la realizzazione delle opere ma la loro stessa progettazione. Ecco quindi che sarebbe indispensabile, su alcuni progetti condivisi, una compartecipazione economica della Cdc e dei soggetti dell’imprenditoria locale. Se Francesco Meazza, dell’Unione commercianti, ha invitato ad una maggiore tutela per il commercio di montagna, che svolge una insostituibile funzione sociale, e Fausto Arzani, di Confesercenti ha posto il dito sull’importanza del turismo, Sergio Giglio ha chiesto semplificazione per le imprese, capacità di operare delle scelte senza rimanere ostaggio di veti incrociati e attenzione al problema energetico perché “l’energia potrebbe diventare il problema capace di strozzare le nostre imprese”. Esplicito il richiamo ad Ignitor. Sia Marco Carini, di Legacoop, che Giglio, Edo Cavazzi di Cna e stesso Boiardi hanno ricordato l’impatto del polo logistico di Piacenza e la necessità di governare meglio il processo di insediamento, secondo un modello che in altre situazioni – all’interno della provincia – sta funzionando, ovvero far attivare i servizi necessari (viabilità, infrastrutture telematiche…. ) dagli investitori stessi. Carini ha auspicato che l’amministrazione provinciale diventi laboratorio di confronto tra le categorie e le esigenze del territorio, ed intervenga ponendo delle regole. Alberto Borghi, assessore alla programmazione, ha ricordato che è in corso la predisposizione della variante al Ptcp, all’interno del quale si sta pensando alla costituzione di aree produttive sovracomunali che possano limitare la frammentazione delle aree industriali e produttive, ha ricordato che esiste un piano dell’aria al quale si deve pensare in termini di intero territorio ed un piano dell’energia, in cui verranno coinvolte le categorie economiche. Borghi ha sottolineato che la montagna è al centro dell’attenzione e che si dovrà rivedere cosa è possibile fare a partire dalla Legge regionale n. 2 del 2004, recuperando dei ritardi che si sono accumulati nel tempo. Guido Palladini, della Confederazione italiana agricoltori, Luigi Sidoli dell’Unione agricoltori e l’assessore Mario Spezia hanno ricordato l’importante lavoro avviato per la costituzione del distretto del pomodoro che dovrebbe coinvolgere oltre a Piacenza anche Parma e Cremona. Le categorie agricole – rappresentate anche da Sandro Calza, della Col diretti – hanno altresì unanimemente ricordato che esiste un problema di approvvigionamento idrico, da risolvere pure per tutelare maggiormente il territorio. Spezia ha colto l’occasione per rammentare che Piacenza rappresenta un caso abbastanza raro nel panorama nazionale per quanto riguarda il rifornimento delle mense di derivazione pubblica (sia scolastiche che di altre strutture) che conta in gran parte su prodotti di origine locale e che Provincia e Cdc stanno promuovendo i prodotti piacentini presso la grande distribuzione organizzata. Appennino, Po, Città d’arte e Castelli sono i quattro filoni di intervento nel campo del turismo individuati dall’amministrazione provinciale, come ha ricordato l’assessore Mario Magnelli, che ha anche ribadito la necessità di creare un quadro unitario, con un chiaro mandato d’azione, per tre soggetti che operano sul territorio (Piacenza Turismi – oggetto di molte discussioni nel recente passato – agenzia di marketing territoriale e Soprip). Proprio di coordinamento tra Piacenza Turismi e Agenzia di marketing ha parlato anche Giovanni Struzzola, dell’Unione commercianti che peraltro ha chiesto che venga fatta chiarezza sulle attività delle Pro-loco al pari di quella degli agriturismi (tema sollevato anche da Federico Scarpa della Lac). Paolo Gazzolo, assessore alle politiche sociali, ha sottolineato che solo con l’integrazione tra lo sviluppo economico, quello sociale e quello ambientale si può dare la possibilità a Piacenza di generare eccellenza. Fernando Tribi, assessore alla Formazione e lavoro, ha posto lo sguardo sul 2007, quando verranno riscritte le politiche provinciali per la scuola, la formazione ed il lavoro ed ha invitato le imprese ad avvalersi il più possibile dei mezzi della telematica. I centri per l’impiego di Piacenza, ha ricordato l’amministratore, sono tra i primi in Italia per celerità nelle risposte, se le aziende dialogassero attraverso la posta elettronica le risposte sarebbero in tempo reale, se invece si prosegue con l’impiego della carta i tempi si allungano necessariamente. .  
   
 

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