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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Maggio 2006
 
   
  SENTIRE CON GLI OCCHI L’ARTE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ: ANNUNCIO DI FEDE E PROMOZIONE DELLA GIUSTIZIA

 
   
   Milano, 25 maggio 2006 - Nel 2006 la Compagnia di Gesù ricorda il fondatore (sant’Ignazio di Loyola, a 450 anni dalla morte), e alcuni dei suoi primi compagni (san Francesco Saverio e il beato Pietro Favre, a 500 anni dalla nascita). Per celebrare questo evento, la Galleria San Fedele di Milano organizza una mostra di opere antiche e contemporanee di cui molte inedite (Carlo Maratta , Apparizione della Vergine a san Sanislao; Mario Sironi, Madonna con bambino; Lucio Fontana, Sacro Cuore) altre appositamente realizzate per l’occasione (Phil Sims , A Journey to Red). Non è una mostra sulla storia dell’Ordine - impresa pressoché impossibile -, quanto la presentazione di alcune opere scelte, in grado di aprire sentieri, richiamare esperienze, dischiudere prospettive di senso. Una mostra che voglia cogliere il significato autentico della Compagnia di Gesù non può del resto strutturarsi attraverso l’esposizione di una serie di documenti archivistici, di collezioni d’opere d’arte o di reportages su attività apostoliche. Deve piuttosto permettere di compiere un itinerario. Sull’esempio degli Esercizi spirituali, che non sono da leggere, quanto piuttosto da integrare con la propria vita. In modo particolare, la mostra vuole suggerire alcuni spunti di riflessione su come la spiritualità della Compagnia si sia incarnata nel tempo e si incarni ancora oggi nella realtà contemporanea. In altre parole, indica la necessità di sentire con gli occhi. In questo modo, l’immagine interpella l’uomo. Il filo conduttore della mostra è un percorso guidato, un cammino che interfaccia passato e presente. In questo percorso, opere antiche dialogano con opere contemporanee, condividendo la medesima preoccupazione che sempre ha animato l’Ordine per l’annuncio della fede e la promozione della giustizia. Opere di artisti rinascimentali come Ambrogio Figino sono accostate a maestri del ‘900, come Fontana e Sironi, e ad artisti contemporanei, come l’americano Phil Sims, il fotografo Giovanni Chiaramonte, Giancarlo Marchese… Le opere del Cerano e degli intagliatori barocchi, i fratelli gesuiti Taurino, sono affiancate alle reinterpretazioni di William Xerra. Ad alcune splendide opere barocche, tra le quali un Carlo Maratta inedito, fanno da controcanto le installazioni di Marcello Mondazzi, Lena Liv, Lawrence Carroll, Pietro Coletta. La mostra comprende anche due sezioni fotografiche: l’una, di taglio storico, è una selezione di immagini di archivio della rivista missionaria Popoli: sono fotografie (soprattutto) della prima metà del Novecento che documentano, anche in modo ironico e divertente, il lavoro apostolico dei gesuiti in Oriente; l’altra comprende il reportage di Alberto Muciaccia, e documenta l’attenzione della Compagnia di Gesù per il mondo “dell’immigrazione”, attraverso alcune immagini del lavoro del Jrs, il Jesuit Refugee Service, presso il Centro Astalli e il Centro Arrupe di Roma. Si tratta di immagini che, senza addolcire la realtà, a iniziare dal modo drammatico con il quale il fotografo rappresenta i luoghi in cui il Jrs si trova a operare, ben trasmettono il vissuto sofferto di molte persone costrette ad abbandonare il proprio paese a causa di conflitti, violazioni dei diritti umani, disastri umanitari. In mostra sono anche presenti alcune opere di artisti gesuiti, come Giovanni Poggeschi, Anselmo Perri, Fratel Venzo, Guido Bertagna La mostra, quella che chiude il 27 maggio - Galleria San Fedele, via Hoepli 3 a-b, Milano - su come la Compagnia di Gesù si relaziona al mondo contemporaneo e alle proprie origini. Il passato non può essere proposto come feticcio da musealizzare, quanto piuttosto come sorgente da rinnovare, da far rivivere. Alla luce degli Esercizi Spirituali, fonte da cui attingere per interpretare il presente. E creare il futuro. . .  
   
 

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