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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Ottobre 2010
 
   
  VENEZIA, CIAMBETTI SCRIVE A TREMONTI: “SALVIAMO IL PATRIMONIO ARTISTICO MANTENENDO LE AGEVOLAZIONI PER CHI RISIEDE IN EDIFICI STORICI”

 
   
   Venezia, 25 ottobre 2010 - “Mantenere le agevolazioni fiscali, attualmente previste dalla normativa tributaria, per gli immobili di pregio artistico o storico, credo sia un dovere ben preciso”. Roberto Ciambetti, assessore veneto al bilancio, ha scritto al ministro Tremonti e al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, caldeggiando la revisione della norma del federalismo municipale che a partire dal 2014, quando entrerà a pieno regime l’imposta unica, potrebbe creare non pochi problemi. “E’ vero che la norma sgrava dalla futura imposta municipale gli immobili adibiti ad abitazione principale del proprietario – scrive Ciambetti – però vi assoggetta quelli classificati come ville, castelli, palazzi con eminenti pregi artistici o storici, nelle categorie catastali A1, A8 A9”. Secondo l’assessore regionale “la possibilità che vengano meno le agevolazioni tributarie attualmente vigenti, derivanti dalla legge 2 agosto 1982 n. 512 sul Nuovo Regime Tributario dei Beni Culturali e ribadite dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 346 del 2003, determinano un rischio grave: la sottrazione di risorse necessarie per il mantenimento di un patrimonio di straordinaria ricchezza artistica e culturale”. “Al di là della legislazione che fonda la sua logica nell’articolo 9 della Costituzione – spiega Ciambetti – c’è il problema concreto di cosa dobbiamo e possiamo fare per difendere questo patrimonio. Ribadendo che mi riferisco esclusivamente a vere e proprie residenze, cioè a edifici abitati, mi sembra che le agevolazioni fiscali per i beni architettonici o di pregio storico non rientrino in quelle forme di elusione fiscale sicuramente censurabili. Penso al mio Veneto, al patrimonio che sta alla base di quella che chiamiamo civiltà della villa; penso a quanto sta accadendo al Villino Forni Cerato a Montecchio Precalcino, opera attribuita al Palladio e tutelata dall’Unesco, ma in condizioni penose, fatiscente giacché la proprietà non sembra interessata a mantenere un bene così prezioso. Ma ci sono altre realtà dove i proprietari fanno l’impossibile per salvaguardare un bene prezioso che in verità appartiene a tutti”. “Ecco perché difendo il mantenimento dell’attuale previsione di agevolazione tributaria – conclude l’assessore –. Chiedo troppo? No, chiedo solo di aiutare a difendere il nostro patrimonio d’arte”.  
   
 

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