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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Ottobre 2010
 
   
  VACANZE E WEB: RICERCA ON LINE, ACQUISTI OFF LINE

 
   
  Al Ttg Incontri – Tti di Rimini focus sulle nuove tendenze di acquisto turistico legate alle nuove tecnologie. Oggi in Italia il 33%dei prodotti turistici vengono acquistati in agenzia di viaggi dopo aver attinto dal web tutte le informazioni necessarie alla scelta. Nuove prospettive e spazi di collaborazione tra i portali di e-commerce legati alle vacanze e le agenzie viaggi tradizionali. Il web non più nemico ma alleato dalle grandi potenzialità delle agenzie viaggi che desiderano restare sul mercato. Ieri pomeriggio a Ttg Incontri –Tti, la principale fiera b2b del turismo in programma fino a domenica 24 ottobre presso il quartiere fieristico di Rimini, focus su Ricerca online-acquisti offline. Nuove strategie e opportunità per portare clienti in agenzia. Obiettivi puntati su un nuovo comportamento di acquisto che oggi accomuna anche in Italia molti vacanzieri: ricerca delle informazioni sul web e perfezionamento della pratica in agenzia. Il cosiddetto Ropo (research online, purchase offline) che da una ricerca presentata a Rimini da Travel Google Italia già oggi coinvolge il 33% degli italiani che acquistano una vacanza. Il turismo è attualmente la terza categoria acquistata oggi in modalità Ropo, dopo tecnologia e prodotti di largo consumo, e tra i prodotti turistici più gettonati ci sono i pacchetti vacanze (30%),gli hotels (27%) e i viaggi incentive (12%). “La maggiore influenza sulla decisione dei clienti Ropo è dei motori di ricerca e di internet – ha detto Robert Brenner, industry leader di Travel Google Italia – Dunque la visibilità on line del prodotto turistico è estremamente importante ma ciò non significa necessariamente che debba coinvolgere l’e-commerce”. Nuove soluzioni operative di collaborazione multicanale si prospettano per il mondo dell´intermediazione come hanno evidenziato anche i dati dell’Osservatorio sul Turismo Online 2009/2010 di Travelpeople.it che indica come costante la percentuale degli italiani on line che vanno sempre meno in agenzia per prendere informazioni ma continuano a sceglierle per l’acquisto: il 31% pari a 9 milioni di italiani. “ Le persone vanno in agenzia per la competenza, l’assistenza ma soprattutto per la relazione e la consulenza – ha spiegato Paolo Mezzina, presidente Agenzia Slash e direttore Qmark e Travelpeople.it – Una modalità di acquisto che in futuro sarà destinata a crescere perché il 50% degli italiani on line non sceglierà in maniera netta tra adv e web ma deciderà di volta in volta a seconda delle rispettive opportunità”. “Come indicato nelle più recenti ed autorevoli ricerche sulla multicanalità, l´orientamento più frequente per il consumatore è quello di utilizzare il web per la ricerca di informazioni sui prodottii disponibili sul mercato, e di procedere in un secondo momento all´acquisto in agenzia”, ha conferma Luigi Porro, b2b manager eDreams Italia, network di agenzie online. Questa tipologia di clientela è quella dei cosiddetti ´lookers´, “che oggi – dice – di fatto si disperdono sull´intera rete agenziale nazionale, e che invece andrebbero convogliate su agenzie specializzate nel servizio al cliente multicanale”. A questo proposito, nel corso del forum, Marco Ficarra, ad del Gruppo Blu Holding, ha illustrato le possibili soluzioni che consentono di colmare il gap di penetrazione dell´online nella vendita dei pacchetti di viaggio, ancora poco acquistati sul web rispetto agli altri prodotti turistici. “La nostra analisi – ha spiegato – punta a sottolineare quanto sia ormai ridottissimo il numero di vacanze acquistate senza alcuna attività realizzata online”. Soprattutto se a partire sono i viaggiatori appartenenti alla fascia dei digital natives, oggetto dello studio realizzato dal gds (global distribution system) Amadeus, rappresentato al Forum Ttg dal direttore marketing Enrico Bertoldo. “Il web 2.0 ha visto la nascita di nuovi gruppi di viaggiatori che sono diventati molto influenti per l´intera filiera del viaggio”, dice Bertoldo, sottolineando che “conoscere chi sono, dove andranno e quali sono i loro bisogni e i loro valori rappresenta la chiave di volta del futuro del settore turistico”. Sono i viaggiatori nati nell´era della proliferazione tecnologica, di internet, dei videogiochi, dei telefonini e dei lettori Mp3. “Quelli che usano la tecnologia quasi come un´appendice del proprio sé e in modo assolutamente naturale e disinvolto”, approfondisce stilando una classifica dei loro bisogni capitali, ormai non più trascurabili da chi vende turismo. Tra questi emerge infatti la volontà spiccata di “trovare il miglior prezzo e le migliori occasioni”, di “comunicare in tempo reale”, “essere sempre raggiungibili” e “virtualizzare la realtà”  
   
 

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