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Notiziario Marketpress di
Giovedì 28 Ottobre 2010 |
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PRESENTATA SLOW WINE 2011. LA NUOVA GUIDA ENOLOGICA DI SLOW FOOD EDITORE
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È stata presentata al Palaolimpico di Torino Slow Wine, la nuova guida enologica edita da Slow Food Editore. Erano presenti, insieme a un folto numero di collaboratori, i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, Marco Bolasco, direttore editoriale Slow Food Editore, Carlo Petrini, presidente di Slow Food, Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia e, ospite a sorpresa, Antonio Albanese il quale in un breve intervento ha riproposto la sua divertente parodia dei sommelier. Burdese, aprendo la sequenza degli interventi, ha ricordato come il lavoro di gestazione di questa nuova guida abbia richiesto più di un anno e mezzo, in modo da trovare la giusta chiave che la differenziasse dalle altre. Dopo una breve anticipazione di Rupi del vino, il nuovo documentario che il regista Ermanno Olmi ha dedicato alla Valtellina, è stata la volta di Marco Bolasco, il quale ha rimarcato l’importanza del lavoro di squadra all’interno della redazione e ha sottolineato le principali caratteristiche della guida: niente punteggi e una descrizione, oltre che dei vini, anche degli uomini, della loro filosofia, delle loro vigne. «Una guida che punta al pubblico più ampio possibile, un pubblico attratto anche dalle potenzialità che il turismo legato al vino può offrire». Infine, Bolasco ha anticipato che la guida sarà disponibile a breve come applicazione per l’iPhone e, da fine gennaio, in formato elettronico in lingua inglese. Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni hanno sottolineato: «Ogni cantina è stata visitata personalmente dai circa 200 collaboratori». Hanno poi illustrato con dovizia di particolari la loro creatura, raccontando il lavoro svolto e i criteri con cui sono stati assegnati i nuovi simboli: la Chiocciola (cantina che aderisce ai valori cari a Slow Food), la Bottiglia (cantina con ottima qualità media), la Moneta (buon rapporto medio qualità-prezzo), Vino Slow (che condensa nel bicchiere caratteri di territorio, storia, ambiente), Grande Vino (migliore per qualità organolettiche), Vino Quotidiano (di costo inferiore a 10 euro). In chiusura, Carlo Petrini ha ricordato: «L’interesse del pubblico nei confronti del vino è cambiato rispetto al 1987, anno in cui è nata la collaborazione con il Gambero Rosso per la guida Vini d’Italia. Oggi la gente è più consapevole ed è alla ricerca di informazioni, più che di semplici valutazioni. Per questo sono convinto che la scommessa di una guida come Slow Wine sia già vinta». In conclusione, il presidente di Slow Food ha affrontato la questione della crisi agricola che non sta risparmiando neanche il mondo del vino, una crisi nella quale i valori del cibo sono mercificati e quello che conta sembra essere la rincorsa al prezzo più basso a discapito della qualità, una crisi da cui non si può uscire aumentando i consumi, ma riqualificandoli |
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