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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Ottobre 2010
 
   
  IMMIGRAZIONE IN LIGURIA: AL VIA SPORTELLI REGIONALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEI FENOMENI DI DISCRIMINAZIONI

 
   
  Genova, 26 Ottobre 2010 - Diventeranno operativi martedì 2 novembre gli sportelli della rete regionale di monitoraggio prevenzione e contrasto dei fenomeni di discriminazione. Lo hanno comunicato il 25 ottobre l’assessore regionale all’Immigrazione, Enrico Vesco insieme a Massimiliano Monanni, direttore Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio. Saranno 27 gli sportelli attivati a livello regionale, 16 nella Provincia di Genova, 4 nella Provincia di Imperia, 4 nella Provincia di Savona e tre alla Spezia. Si tratta del frutto di una sperimentazione attivata a seguito del firma del Protocollo d’Intesa siglato nel 2009 tra la Regione e Unar, il cui obiettivo finale è la costituzione di un centro regionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni razziali e per la promozione della cultura del rispetto e delle diversità. “Abbiamo voluto valorizzare la rete esistente di centri e sportelli del mondo associativo che già lavorano sul tema – ha spiegato l’assessore all’Immigrazione, Enrico Vesco - attraverso un contributo regionale di 28.000 euro concesso alla rete composta da Arci Liguria con Acli Liguria e Anolf - Cisl”. Presso i 27 sportelli presenti su tutto il territorio ligure, i cittadini vittime o testimoni di discriminazioni potranno trovare assistenza e supporto e la possibilità di avere una consulenza legale. La rete inoltre ha come obiettivo l’analisi metodologica dei casi di discriminazione sul territorio regionale, il monitoraggio e la catalogazione degli episodi di razzismo raccolti e raccontati dai media,la costruzione di prassi comuni e la promozione di casi di eccellenza nelle azioni di contrasto alla discriminazione e tutela degli individui. Grazie alla collaborazione tra Regione Liguria e Unar, il quale sta mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza tecnica nel contrasto di comportamenti discriminatori, è stato realizzato un percorso di aggiornamento e formazione per i 39 operatori coinvolti, che ha riguardato le tematiche della normativa, dell’accoglienza, e della gestione informatica dei casi. “Dall’operatività di questa sperimentazione – ha ribadito Vesco - si deve partire per riflettere sulle prospettive future del centro regionale contro le discriminazioni che vorremmo costituire dotandolo di tutti gli strumenti tecnici e giuridici indispensabili al suo pieno funzionamento, per garantire la massima efficacia delle azioni di prevenzione, contrasto e monitoraggio delle discriminazioni”. “Le attività regionali anti-discriminazione – aggiunge Massimiliano Monnanni, direttore Unar - saranno ulteriormente valorizzate attraverso il progetto “Rete delle antenne territoriali per la prevenzione e il contrasto della discriminazione razziale” finanziato dal Ministero dell’Interno e rivolto in particolare a 4 regioni, Liguria, Piemonte, Toscana e Lazio, che sono già operative nella costituzione dei centri”. Ammontano a 600 i casi di discriminazione segnalati a livello nazionale nel 2010, il doppio rispetto al 2009 quando le segnalazioni sono state 383. I casi di discriminazione segnalati in Liguria ammontano al 2% rispetto al dato nazionale del 2010.  
   
 

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