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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
 
   
  OFFICINA DELLE ABILITÀ, MILANO: UNA RISPOSTA CONCRETA AI BISOGNI DEI BAMBINI CON DISABILITÀ E ALLE LORO FAMIGLIE

 
   
  Milano, 27 ottobre 2010 - “Una realtà straordinaria, simbolo della sensibilità, della responsabilità e dello spirito innovativo di Milano, dove i bambini disabili imparano a essere autonomi e a relazionarsi con gli altri”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti, insieme con l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, in occasione della visita all’”Officina delle abilità”, via Mac Mahon 92, primo Centro diurno dedicato ai bambini con disabilità. L’officina, nata da una sperimentazione durata due anni nella quale gli standard per adulti sono stati modulati sui bisogni evolutivi dei bambini, è un centro altamente specializzato che lavora sulle abilità dei piccoli pazienti per migliorarne la qualità della vita e favorirne l’inserimento sociale. I bambini presi in carico dal centro sono 25, di età compresa tra i 4 e gli 11 anni. I progetti mettono al centro sia l’incremento delle autonomie quotidiane, dall’igiene personale, al mangiare, al vestirsi, sia l’apprendimento, dalla lettura, alla scrittura, al calcolo. Un’altra prerogativa dell’Officina è il lavoro di riprogettazione continua delle proposte educative e dei percorsi individuali, infine il coinvolgimento delle famiglie attraverso momenti di ascolto e di condivisione. “Con questo Centro diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, attraverso un lavoro di rete in grado di definire il percorso educativo ottimale – ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti –. Un percorso che mette al centro le necessità dei bambini e quelle delle famiglie. Un esempio della vicinanza che il Comune, insieme a tante realtà private e del terzo settore, mette in campo ogni giorno per accogliere e sostenere i soggetti più deboli. Dalla rete dei Centri Diurni Disabili, strutture all’avanguardia che accolgono i disabili e le loro famiglie con progetti individuali di riabilitazione, con percorsi educativi e ricreativi, ai Centri Socio Educativi dove si sconfiggono solitudine ed esclusione sociale. Dal ‘Pronto Intervento Disabili’, un servizio pensato per offrire assistenza telefonica e garantire interventi tempestivi in caso di emergenza, ai contributi per le spese di trasporto, taxi e benzina, per migliorare la vita quotidiana di chi ha disabilità motorie. Inoltre stiamo lavorando con Atm su un altro fronte decisivo, quello del trasporto pubblico, investendo, nel 2010, 4 milioni di euro per realizzare gli ascensori in metropolitana, per rinnovare la segnaletica, per sostituire le pedane mobili sugli autobus, per implementare il sistema di informazioni audio per i non vedenti su tutti i mezzi di superficie e in metropolitana. Per una Milano sempre più vivibile, all’avanguardia, che sia veramente vicina a tutti i suoi cittadini”. “A cominciare da coloro – ha aggiunto Landi di Chiavenna – che pongono una domanda di riconoscimento della propria individualità e personalità. La domanda che un disabile porta con sé è quella di un’oggettività che aspira a realizzarsi, pur nella complessità e nei limiti di ciascuno. L’officina delle Abilità, da noi intensamente voluta, il primo Centro Diurno di Milano dedicato ai bambini disabili, è un contesto privilegiato e speciale ove questa domanda di normalità e di serenità trova un primo, importante sbocco. Qui infatti 25 bimbi tra i 5 e gli 11 anni avranno l’opportunità, correttamente seguiti, di intraprendere un percorso di autonomia attraverso l’apprendimento di piccoli gesti e di mansioni semplici, eppure fondamentali, basali, della vita quotidiana”. “Ci gratifica molto aver realizzato un progetto così articolato – ha concluso l’assessore –, che ci consente ancora una volta di parlare di disabilità con rinnovato senso di responsabilità istituzionale e con passione civile. Una città davvero internazionale e solidale come Milano non può ignorare quella parte di popolazione che vive la disabilità come condizione permanente e quindi come bisogno, di servizi, di assistenza, di prossimità. L’assessorato alla Salute s’è fatto interprete convinto di questa domanda di aiuto, potenziando i servizi esistenti e avviando significativi tavoli di lavoro, in collaborazione stretta e partecipata con il privato sociale e l’associazionismo, per elaborare piani di intervento che arrivino là dove il bisogno è emergente, come ad esempio nel caso dell’autismo. Per questo possiamo dire che l’Officina rientra sostanzialmente e programmaticamente in una prospettiva, che è quella del Settore Handicap e Salute Mentale, finalizzata a costruire attorno alla persona disabile, sin dall’infanzia, un progetto di vita, il più possibile autonomo, ma sicuramente anche soddisfacente, sereno, armonioso. Gli standard pedagogici convenzionali dei Cdd per adulti sono stati modulati sui bisogni evolutivi dei bambini, in coordinamento con le strutture di Neuropsichiatria infantile. Gli obiettivi degli educatori saranno molto concreti perché è di concretezza che le famiglie hanno bisogno”.  
   
 

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