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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
 
   
  RICERCA: IN LOMBARDIA 35% AZIENDE BIOTECNOLOGIE

 
   
  Milano, 27 ottobre 2010 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Università e Ricerca, Alberto Cavalli, ha partecipato ieri , su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione di Biotech 2010, la fiera sulle biotecnologie per l´industria e la ricerca. "Regione Lombardia - ha detto il sottosegretario Cavalli - è la candidata nazionale più quotata per qualificarsi come bioregione in ambito europeo". Circa il 35% delle 228 aziende biotecnologiche italiane, infatti, è localizzato nella nostra regione; di queste il 90% è in provincia di Milano. Più in generale, il 18,4% degli addetti della ricerca scientifica, il 21,4% delle spese per la ricerca e il 35,4% dei brevetti italiani depositati nell´ultimo anno sono lombardi. "Questi risultati - ha aggiunto Cavalli - sono il frutto della cultura dell´innovazione che il Governo regionale sostiene e che in Lombardia può contare su 12 atenei e 269 centri di ricerca accreditati dal sistema regionale. Tale capitale umano e queste risorse meritano di essere ulteriormente potenziati. Le istituzioni pubbliche e private devono lavorare nella stessa direzione". Regione Lombardia ha individuato nelle biotecnologie un settore strategico per la competitività del territorio, promuovendo un metadistretto tecnologico riconosciuto dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca. E´ nato così il Progetto Bioiniziativa, riconosciuto anche dalla Commissione europea, che ha permesso di selezionare 294 progetti innovativi per nuove imprese, investendo, con le 12 Università lombarde, 61 milioni di euro per aiutare l´attività dei giovani ricercatori e sostenendo l´attività del Nerviano medical center per lo sviluppo clinico di composti innovativi nelle cure ematologiche ed oncologiche. La Regione, nel campo della ricerca medica, si è impegnata a realizzare la Città della Salute e della Ricerca di Milano (che ospiterà l´ospedale Sacco, l´Istituto dei Tumori e l´istituto neurologico Besta) oltre che a sviluppare il Progetto Cerba (per la cardiologia, l´oncologia, la neonatologia e le neuroscienze) e promuovere la nascita della Fondazione Centro europeo di Nanomedicina (per la diagnostica precoce e lo screening di massa delle patologie più gravi e diffuse). "Proprio in un momento difficile come l´attuale - ha concluso Cavalli - è essenziale promuovere ricerca e trasferimento tecnologico perché questo è un investimento per il futuro".  
   
 

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