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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
 
   
  EDISON: RICAVI IN CRESCITA A 7.593 MILIONI (+16,8%); IN FLESSIONE L’EBITDA (-17,6%) E L’UTILE NETTO (-11,8%). IL CDA APPROVA LA RISOLUZIONE ANTICIPATA DELLE CONVENZIONI CIP 6

 
   
  Milano, 27 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri , ha esaminato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. Il terzo trimestre 2010 ha fatto registrare un modesto incremento della domanda di energia elettrica (+0,8%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, con una flessione nei mesi di agosto del -2,7% e di settembre del -2%. Nei primi 9 mesi del 2010 la domanda di energia elettrica è cresciuta del +1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche la domanda nazionale di gas fa segnare nel terzo trimestre del 2010 soltanto una crescita limitata, con un +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. Nei primi 9 mesi dell’anno invece la crescita della domanda nazionale di gas, rispetto allo stesso periodo del 2009, ha fatto segnare un incremento più marcato (+7,8%), favorita dai fattori climatici. Se il confronto si estende al 2008, la flessione della domanda nei primi 9 mesi è ancora più marcata: -5,3% per l’energia elettrica e -5% per il gas (-8,9% al netto degli effetti climatici). Gli effetti negativi del rallentamento della domanda sono stati amplificati dalla forte turbolenza che ha caratterizzato il settore gas, a causa degli ingenti quantitativi di gas spot commercializzati sui più importanti mercati europei (hub inglese, olandese e tedesco) a prezzi decisamente più bassi di quelli dei tradizionali contratti di acquisto gas di lungo termine, correlati ai prezzi petroliferi. Ciò ha provocato anche in Italia una forte riduzione dei prezzi sul mercato, che si sono posizionati ad un livello ben inferiore rispetto a quello del costo del gas importato con contratti di lungo termine. Questa situazione ha portato tutti gli operatori del settore, compresa Edison, ad attivare la rinegoziazione contrattuale con i propri fornitori. Anche nel settore elettrico si è assistito nei primi 9 mesi del 2010 ad una contrazione dei margini della Borsa elettrica. L’effetto congiunto del basso livello dei prezzi del gas naturale e della forte pressione competitiva, determinata dall’ingresso nel mercato di nuova capacità produttiva, ha causato infatti una flessione del prezzo medio dell’energia elettrica venduta in Borsa (64,1 euro al Mwh rispetto ai 66,2 euro al Mwh dei primi 9 mesi del 2009). In questo contesto Edison ha chiuso i primi 9 mesi del 2010 con risultati commerciali positivi (ricavi in crescita del 16,8% a 7.593 milioni) mentre il margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%) e l’utile netto di Gruppo a 179 milioni (-11,8%) sono in contrazione a causa dell’andamento dell’attività di importazione e vendita del gas, per le problematiche sopra esposte. Rimangono sostanzialmente allineati all’anno precedente i risultati delle altre attività. In particolare si sono riscontrati andamenti positivi nel settore elettrico, in cui l’incremento dei volumi venduti (+18%) legati all’espansione commerciale nel mercato dei clienti finali e dell’attività di trading hanno sostanzialmente sostituito le vendite sulla Borsa elettrica, riducendo di conseguenza l’esposizione ai bassi margini della stessa. Nel settore idrocarburi l’azzeramento dei margini dell’attività di importazione e vendita di gas ha vanificato il risultato positivo dell’attività commerciale (volumi di vendita gas +31,6%). La buona performance industriale dell’attività di Esplorazione e Produzione sia in Italia che a livello internazionale (produzione di olio +34,6% e gas +9,4%) ha mitigato la contrazione complessivi del settore. Nei primi 9 mesi del 2010 i Ricavi di Vendita sono cresciuti a 7.593 milioni (+16,8%), grazie all’incremento dei ricavi sia nella Filiera Energia Elettrica (+9,8%) che in quella degli Idrocarburi (+22,9%). Tale aumento è dovuto alla crescita dei volumi venduti alla clientela finale (+11,6% nel comparto elettrico e +11,3% nel comparto del gas naturale) e sul mercato grossista elettrico (+91,3%). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si attesta a 930 milioni (-17,6%) rispetto ai 1.128 milioni dello stesso periodo del 2009. In particolare, nella filiera energia elettrica, il Margine Operativo Lordo adjusted [2] flette del 9,9% a 722 milioni rispetto agli 801 fatti segnare al 30 settembre del passato esercizio, principalmente a causa di effetti una tantum (scadenza di alcuni incentivi e convenzioni nel comparto Cip 6 e poste positive non ricorrenti del 2009). Nella filiera idrocarburi il Margine Operativo Lordo adjustedb diminuisce del 30,5% a 280 milioni rispetto ai 403 milioni registrati nello stesso periodo del 2009 a causa dell’azzeramento dei margini dell’attività di importazione e vendita del gas. Buona invece la performance dell’attività di Esplorazione e Produzione sia in Italia (produzione olio +40,8%) sia all’estero (produzione olio +23,8% e gas +21,6%). Il Risultato Operativo (Ebit), si attesta a 368 milioni, in flessione del 34,5% rispetto ai 562 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, per effetto di quanto precedentemente illustrato. Il Risultato Ante Imposte è pari a 309 milioni, in flessione del 31% rispetto ai 448 milioni dei primi 9 mesi del 2009. Su di esso incidono gli oneri finanziari per 93 milioni, in riduzione di 24 milioni di euro rispetto ai 117 milioni dello stesso periodo del 2009, soprattutto in conseguenza dei proventi di copertura dei differenziali di cambio euro/dollaro e del minor costo del debito, oltre che gli altri proventi netti per 34 milioni in seguito alla definizione transattiva di alcune vertenze e alla proventizzazione di fondi rischi a seguito dell’estinzione delle garanzie ad esse connesse. Il Risultato Netto di Gruppo si attesta a 179 milioni, in flessione (11,8%) rispetto ai 203 milioni del corrispondente periodo del 2009. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010 è risultato pari a 3.995 milioni sostanzialmente in linea rispetto ai 3.858 milioni rilevati a fine dicembre 2009. Il rapporto debito/patrimonio netto pari allo 0,49 rispetto allo 0,47 registrato al 31 dicembre 2009, si conferma uno dei migliori del settore. Con riferimento ai prestiti in scadenza entro i 18 mesi si segnala che in data 10 dicembre 2010 scadrà il prestito obbligazionario a tasso fisso emesso nel 2003, di nominali 700 milioni, e in data 19 luglio 2011 scadrà il prestito obbligazionario a tasso variabile emesso nel 2004, di nominali 500 milioni. Convenzioni Cip 6 - Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre autorizzato la presentazione al Ministero dello Sviluppo Economico dell’’istanza vincolante per la risoluzione anticipata, su base volontaria, delle convenzioni Cip 6 degli impianti di produzione di energia elettrica, alimentati da combustibili fossili (Jesi, Milazzo, Porto Viro, Porcari), optando per il regime di pagamento in forma rateizzata. La risoluzione anticipata delle convenzioni Cip 6, se conclusa come prevedibile entro fine anno, avrà un effetto positivo una tantum sull’Ebitda superiore a 150 milioni di euro e marginale a livello di risultato netto. Previsioni per l’esercizio 2010 - L’attuale andamento delle rinegoziazioni dei contratti gas di lungo termine non lascia prevedere una conclusione entro l’esercizio corrente. Il 4°trimestre di quest’anno presenterà inoltre prezzi in ulteriore calo rispetto al precedente periodo, per effetto della campagna commerciale 2010-2011 e non beneficerà ancora né del minor costo d’acquisto dei contratti rinegoziati né di riconoscimenti una tantum per i periodi pregressi. La già menzionata risoluzione volontaria anticipata delle convenzioni Cip 6, che porterà ad una forfetizzazione una tantum, influirà positivamente sui risultati dell’esercizio 2010. L’effetto economico previsto non sarà però sufficiente a compensare la contrazione dei risultati dell’attività di importazione e vendita di gas rispetto al 2009. Per gli altri comparti di attività si confermano risultati in linea o in crescita rispetto all’anno precedente. La combinazione di tutti questi fattori fa ritenere che il margine operativo lordo (Ebitda) del 2010 sarà in lieve flessione rispetto al 2009.  
   
 

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