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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA: ACCOLTA CON FAVORE LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SULLA COPIA PRIVATA

 
   
  "Una sentenza attesa che accogliamo con soddisfazione": così Paolo Ferrari, Presidente di Confindustria Cultura Italia, commenta la decisone della Corte di Giustizia Europea riguardo alla questione dell’equo compenso per i titolari dei diritti delle opere d’ingegno soggette a copia privata. "La sentenza sulla copia privata emessa venerdì scorso dalla Corte di Giustizia Europea rappresenta una prova tangibile della corretta interpretazione delle finalità e delle funzioni della direttiva europea emessa nel 2001, a tutela e a parziale risarcimento del diritto d’autore." La Corte Europea riunita a Lussemburgo ha, infatti, stabilito che sui supporti di riproduzione acquistati da professionisti a fini diversi dalla realizzazione di copie private, non si deve pagare il compenso. Questo punto, oggetto della controversia, è ribadito con chiarezza anche dalla normativa italiana. "L’italia – aggiunge Ferrari - anche in quest’ottica è coerente con l’Europa, dato che già prevede esenzioni per gli usi professionali e delle pubbliche amministrazioni. Si tratta quindi di distinguere l’uso professionale o privato di un dispositivo o di un supporto, questione risolvibile con i protocolli applicativi". Dalla sentenza emerge inoltre che la semplice capacità di realizzare copie giustifica il pagamento del compenso per copia privata, a condizione che apparecchi, supporti o dispositivi siano a disposizione delle persone fisiche quali utenti privati. "Questo aspetto – conclude Ferrari - è importante perché sottolinea il fatto che il carattere ´eventuale´ del danno causato all’autore dell’opera protetta risiede nella realizzazione della condizione preliminare, vale a dire nella messa a disposizione a una persona fisica di apparecchiature o dispositivi che consentano l’effettuazione di copie"  
   
 

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