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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2010
 
   
  TESORO, MI SI È RISTRETTO IL SINCROTRONE

 
   
  Bruxelles, 28 ottobre 2010 - Se dite "sincrotrone", la maggior parte degli scienziati immagina un immenso impianto molto costoso e piuttosto raro, progettato per produrre fasci di luce molto intensi, come il Diamond Light Source nel Regno Unito, che ha una circonferenza di 500 metri e la cui costruzione è costata 263 Mio Gbp (297 Mio Eur). Tuttavia, tutto ciò potrebbe presto cambiare, poiché scienziati finanziati dall´Ue hanno creato un dispositivo da tavolo capace di produrre raggi X di sincrotrone intensi tanto quanto quelli prodotti da alcuni degli impianti più grandi al mondo. Lo strumento, descritto nella rivista Nature Physics, potrebbe rendere più semplice ed economica l´analisi di materiali in campi molto diversi, dalla medicina all´ingegneria aeronautica. L´ue ha sostenuto il lavoro attraverso il progetto Laserlab-europe ("The integrated initiative of European laser research infrastructures Ii"), che ha ricevuto 10 Mio Eur nell´ambito della linea di bilancio "Infrastrutture di ricerca" del settimo Programma quadro (7° Pq). "Ogni generazione di macchine a raggi X ha aperto nuove frontiere alla scienza, come le prime radiografie e la determinazione della struttura del Dna [acido deossiribonucleico]," fanno notare i ricercatori. Oggi, i sincrotroni forniscono ai ricercatori di tutte le discipline dei raggi X estremamente intensi che permettono sistemi di imaging a risoluzioni straordinariamente elevate. Tuttavia, le loro dimensioni e i loro costi fanno sì che ci siano solo pochi sincrotroni nel mondo, e la domanda di utilizzo di questi impianti supera di molto l´offerta. Il nuovo sincrotrone da tavolo, che è stato sviluppato da scienziati in Francia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti, funziona in modo simile a un normale sincrotrone, ma su una scala molto ridotta: l´intero dispositivo è contenuto in una camera a vuoto larga circa 1 metro. I ricercatori fanno notare che i raggi X generati dal loro sistema possiedono una lunghezza di impulso estremamente breve e hanno origine da un punto molto piccolo nello spazio, portando a un fascio di raggi X molto stretto. Queste proprietà non sono facili da ottenere da altre sorgenti di raggi X, quindi - suggeriscono i ricercatori - il nuovo sistema potrebbe portare a nuovi sviluppi nell´imaging a raggi X all´avanguardia. Ad esempio, gli impulsi ultrabrevi potrebbero permettere ai ricercatori di studiare le interazioni atomiche e molecolari che avvengono nell´ordine dei femtosecondi (un femtosecondo è un milionesimo di miliardesimo di secondo). Inoltre, un fascio stretto di raggi X rivela i più piccoli dettagli in un campione di materia. "Riteniamo che un sistema come il nostro potrebbe essere usato in vari modi," ha commentato il dott. Zulfikar Najmudin dell´Imperial College di Londra nel Regno Unito, che ha guidato la ricerca. "Ad esempio, potrebbe aumentare in modo significativo la risoluzione dei sistemi di imaging usati in campo medico usando raggi X ad alta energia, nonché permettere di osservare più facilmente crepe microscopiche nei motori degli aerei. Potrebbe anche essere sviluppato per specifiche applicazioni scientifiche in cui gli impulsi ultrabrevi di questi raggi X potrebbero essere usati dai ricercatori per "congelare" il movimento su scale di misura del tempo straordinariamente brevi." Il dott. Najmudin e il suo team hanno ottenuto i loro risultati usando uno dei più potenti laser al mondo. "I laser ad alta potenza sono attualmente abbastanza costosi e difficili da usare, ciò significa che non siamo ancora in una fase in cui possiamo realizzare un nuovo sistema economico a raggi X ampiamente disponibile," ha spiegato. "Tuttavia, la tecnologia laser sta progredendo rapidamente, siamo quindi ottimisti riguardo al fatto che tra pochi anni saranno disponibili sorgenti di raggi X affidabili e facili da usare che sfruttano le nostre scoperte." Il dott. Stefan Kneip, dell´Imperial College di Londra, commentando i risultati dello studio ha detto: "Noi abbiamo compiuto i primi passi per rendere la produzione di raggi X di alta qualità e ad altissima energia più semplice ed economica. Ciò che è straordinario è che le proprietà inerenti del nostro sistema relativamente semplice generano, in pochi millimetri, un fascio di raggi X di alta qualità che uguaglia fasci prodotti da sincrotroni lunghi centinaia di metri. "Anche se la nostra tecnica non si metterà subito in competizione diretta con le poche grandi sorgenti di raggi X nel mondo, per alcune applicazioni essa permetterà importanti misurazioni che finora non erano possibili." Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College Londra: http://www.Imperial.ac.uk/  Nature Physics: http://www.Nature.com/naturephysics  Progetto Laserlab-europe: http://www.Laserlab-europe.net/    
   
 

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