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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2010
 
   
  IN ITALIA QUASI 7 AZIENDE SU 10 HANNO A CUORE IL RISPETTO DELL’AMBIENTE, PIÙ DELLA METÀ NON RITIENE CHE ESISTANO CERTIFICAZIONI ADEGUATE. MANCA UN’EFFICACE COMUNICAZIONE DELLE AZIONI GREEN

 
   
   Roma, 28 ottobre 2010 - Cresce in Italia la sensibilità delle aziende verso le tematiche legate alla sostenibilità ambientale: il 66,7%, quasi 7 aziende su 10, adotta politiche e pratiche rispettose dell’ambiente. È il dato presentato ieri alla Camera dei Deputati dall’associazione Low Impact, emerso dalla ricerca condotta da Popai Italia Associazione Internazionale di Retail Marketing su un campione di 180 aziende. Nelle aziende eco-friendly, l’attenzione è rivolta principalmente verso politiche virtuose di risparmio energetico e l’utilizzo di materiali ecocompatibili (60% del totale), oltre alla gestione differenziata della raccolta dei rifiuti (56,7% del totale). Il 41,2% delle aziende “green” ha acquisito certificazioni ambientali . Una considerevole parte (il 58%) non lo ha fatto perché non ritiene che esistano certificazioni adatte per la propria azienda. Le motivazioni sono varie: il 21,4% ritiene che siano troppo impegnative, il 14,3% troppo costose. Il 26,5% delle aziende che ha adottato pratiche virtuose e rispettose dell’ambiente lo ha fatto per strategie di branding, il 17,6% invece per adeguamento al mercato e alla concorrenza. Tra le aziende che hanno comunicato le azioni green intraprese (54,8%), la totalità di esse è convinta dei risultati positivi generati. Lo scopo principale di Low Impact, associazione senza fini di lucro, è quello di costituire un punto di riferimento autorevole capace di valutare e comunicare le azioni green svolte da aziende e istituzioni. Per entrare in Low Impact bisogna rispettare i codici di autoregolamentazione elaborati dall’Associazione. Si tratta di disciplinari, validati da un comitato scientifico di alto prestigio, formato da accademici, tecnici ed esperti in materia ambientale. Nei disciplinari sono contenute indicazioni concrete di azioni da intraprendere in relazione ad un’ampia gamma di settori : produzione e/o risparmio di energia, risparmio idrico, corretta gestione dei rifiuti, utilizzo di materiali ecocompatibili, gestione della mobilità, sensibilizzazione al risparmio ambientale, riduzione e ottimizzazione dei trasporti, ottimizzazione in fase di produzione. L’etichetta Low Impact simboleggia per aziende e istituzioni associate, la sensibilità sul tema del risparmio e della promozione ambientale, l’impegno a contribuire alla diffusione di tali principi, la partecipazione ad una grande community. Low Impact, infatti, assocerà i tantissimi cittadini che si sentono impegnati per la difesa ambientale nella loro vita quotidiana e che saranno definiti Vlip, Very Low Impact People. “L’ambiente – afferma Letizia Palmisano portavoce di Low Impact - è un valore per tutti noi. Per questa ragione un corretto approccio a tale tematica deve essere completamente indipendente e non deve basarsi su idealismi o ideologismi. Low Impact si impegnerà in questa direzione a garanzia di tutti i soggetti coinvolti”. “I servizi turistici low cost – afferma Fabio Cannavale, fondatore di Bravofly - sono basati sull´efficienza che riduce l´impatto ambientale, Bravofly è pioniere nel diffondere questa cultura. Eliminare la carta ed inutili cataloghi, eliminare spostamenti per andare a prenotare servizi turistici e cercare l’efficienza nei servizi di acquisto e pagamento sono tutte ottimizzazioni che riducono l’impatto sull’ambiente in termini di risparmi per riscaldamento, spostamento e produzione documenti cartacei. Inoltre, gli stessi prodotti low cost venduti sono esempi di riduzione dell’impatto in quanto grazie all’utilizzo di aerei efficienti è possibile risparmiare nel rapporto tra carburante e passeggeri trasportati, grazie all’eliminazione del bagaglio inutile è possibile ridurre i consumi di carburante ed ancora l’ambiente viene risparmiato con la scelta di hotel minimalisti con concezione e design low cost”. “Vi era necessità di un´associazione che riunisse le imprese con una visione sostenibile del futuro, capace di dare dei protocolli sfidanti ma raggiungibili, ha affermato Andrea Baracco Director Communication & Public Affairs di Renault Italia”. “Low Impact, afferma Luisa Piazza Responsabile Pubblic Affair di Seat Pagine Gialle, è un’associazione che si basa su un concept nuovo caratterizzato da obiettivi di collaborazione e coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati ai temi di sostenibilità (aziende+consumatori+istituzioni). Tale impostazione, unita ad un Comitato scientifico di alto profilo che garantisce qualità e impegno dell’associazione, hanno indotto Seat Pg a partecipare tra i soci fondatori di Low Impact. L’adesione a Low Impact è in piena sintonia con gli impegni che già da tempo Seatpg esprime verso la sostenibilità ambientale, tra i quali, a titolo esemplificativo : la scelta delle materie prime per realizzare gli elenchi e la selezione delle cartiere da cui rifornirsi; l’adesione a codici di autodisciplina Europei; la partecipazione al progetto europeo Printpower volto a dimostrare, con dati oggettivi, la sostenibilità dei mezzi su carta stampata; l’attenzione nell’evitare sprechi di energia anche nel quotidiano, attraverso la scelta di lampadine a basso consumo, l’installazione, nelle sedi principali, di sistemi di illuminazione con spegnimento automatico, l’acquisto di elettrodomestici di classe A e di dotazioni tecnologiche a spegnimento automatico.” “Essere soci fondatori di Low Impact è per noi motivo di grande orgoglio, un modo per rafforzare il nostro impegno concreto a tutela dell’ambiente” - afferma Fabrizio Brogi, Presidente Nau!, la prima marca di occhiali di qualità e design a prezzi ragionevoli. “Infatti in Nau! crediamo e lavoriamo nel rispetto dell’ambiente. Per questo motivo abbiamo ottimizzato ogni processo, eliminando il superfluo. A testimonianza di questa anima verde, ad esempio, abbiamo affidato il processo di taglio e colorazione delle lenti da vista, abitualmente realizzato all’interno dei negozi di ottica, a laboratori specializzati che assicurano uno smaltimento corretto e responsabile dei residui. Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto, nel 2007 Nau! ha creato la prima collezione di occhiali in plastica riciclata, indossati ogni anno anche dal team di Goletta Verde”. “Sviluppare e promuovere un turismo a basso impatto è, da sempre, la nostra missione - afferma Luigi Vedovato Amministratore unico di Cts Viaggi. “Il turismo, industria fra le più importanti del Pianeta e leva strategica dell’economia, ha l’imperativo di limitare gli impatti negativi sull’ecosistema. Adottare comportamenti virtuosi in campo ambientale significa non solo tutelare le comunità locali, ma soprattutto preservare la biodiversità, grande risorsa per il comparto turistico, contribuendo positivamente allo sviluppo di quest’ultimo. Perciò, oggi più che mai il turismo dovrebbe essere capace di produrre effetti e interrelazioni positive. Il turismo rappresenta dunque per Cts Viaggi uno strumento che, nella speciale declinazione sostenibile, può arricchire il patrimonio immateriale del viaggiatore, apportando nel contempo concreti benefici ai luoghi visitati". “Appoggiare le tematiche ambientali - afferma Anna Tuteur, Responsabile Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Auchan Spa - conviene. Lo fanno tutti perché è facile. Mi sento di affermare con forza, però, che noi siamo anche qualcos’altro. La prerogativa ambientale noi la sentiamo, ogni giorno, sulla nostra pelle. Per questo abbiamo deciso di progettare strutture che siano armoniche con l’ambiente e non solo sotto il profilo estetico. Siamo stati i primi della Gdo.  
   
 

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