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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  MEDIOBANCA, TRIMESTRALE AL 30/09/2010MIGLIOR TRIMESTRE NEGLI ULTIMI 12 MESI: UTILE NETTO A €127,6M RICAVI IN CRESCITA, RETTIFICHE IN CALO

 
   
   Milano, 28 ottobre 2010 - Sotto la presidenza di Renato Pagliaro, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre scorso del gruppo Mediobanca, illustrata dall´Amministratore Delegato Alberto Nagel. Risaltati consolidati - Il trimestre chiude con un utile netto di 127,6 milioni, in significativo aumento rispetto ai precedenti tre trimestri (rispettivamente 69,5 milioni a dicembre 09, 84,3 milioni a marzo 1o e 46,4 milioni a giugno io). Si conferma, pertanto, la ripresa di redditività del Gruppo, con tutte le divisioni che riportano, per la prima volta dopo 18 mesi, risultati netti positivi ed in aumento. Poco significativo appare il confronto con il settembre 09 (200,6 milioni di utile netto), che beneficiava di elevati utili su cessioni di titoli disponibili per la vendita (103,4 milioni contro 7,7 milioni) e di trading (162,9 milioni contro 72 milioni quest´anno) connessi ad uno scenario di mercato molto favorevole. I ricavi di Gruppo raggiungono i 498,7 milioni, miglior livello degli ultimi 12 mesi. In particolare: il margine di interesse, a 262,1 milioni (+ 22,5% a/a e +2,5% t/t), Si conferma la fonte principale di crescita per i ricavi di Gruppo; il suo andamento riflette l´ampliamento dei margini netti nel corporate e il minor costo della raccolta, in presenza di impieghi in crescita nel retail. Gli utili da negoziazione tornano positivi per 79,7 milioni (dopo la perdita di 29,2 milioni nel precedente trimestre legata alla crisi dei titoli governativi) e includono 72 milioni di proventi da trading e 7,7 milioni di utili da cessione di titoli disponibili per la vendita. L´attività di trading beneficia dell´apporto positivo di entrambi i comparti: fixed income (54,9 milioni) e equity (17,1 milioni). Le commissioni ed altri proventi diminuiscono del 5,1% t/t (da 119,2 a 113,1 milioni) esclusivamente per il minor apporto del Corporate e Investment Banking (-11,2%, da 71,5 a 63,5 milioni) che sconta la riflessività del mercato succedutasi al periodo di crisi dei debiti sovrani; in leggera crescita (+5% t/t) le commissioni nel Retail e Private Banking. La flessione delle commissioni è maggiore su base annua (-21,8%) per il confronto con il settembre 09, miglior trimestre per commissioni nette degli ultimi due anni. Il concorso delle società consolidate ad equity scende a 43,8 milioni (da 53,3 milioni a settembre 09 e 72,2 milioni a giugno 1o), per il contributo negativo di Pirelli (9,2 milioni, collegato alla perdita straordinaria registrata in sede di spin-off Prelios) ed un minor apporto di Assicurazioni Generali (46,3 milioni contro contro 58,9 milioni a settembre 09 e 71 milioni a giugno lo) parzialmente compensati dal ritorno all´utile di Rcs Mediagroup (+3 milioni). I costi si mantengono pressoché stabili su base annua e trimestrale (+3,4% a/a e +1,7% t/t) raggiungendo i 188 milioni. Le rettifiche di valore sui crediti diminuiscono (-20% a/a e -lo% t/t) attestandosi a 112,3 milioni e confermando il trend di miglioramento in corso dallo scorso esercizio. In particolare la riduzione è più marcata nel segmento corporate (19,4 milioni contro 19,2 milioni nello scorso trimestre e 40,2 milioni a settembre 09). In calo anche le rettifiche su crediti dei servizi finanziari alle famiglie (87,3 milioni contro 90 milioni nello scorso trimestre e 92,9 milioni a settembre 09). Pressoché assenti (1,1 milioni) le rettifiche su investimenti azionari disponibili per la vendita per effetto di una ripresa dei corsi che determina tra l´altro un incremento della riserva da valutazione del comparto (+36,2 milioni) per buona parte (20,4 milioni) relativa a titoli oggetto di impairment nei precedenti esercizi. Sul piano patrimoniale, si confermano, rispetto a giugno lo, la solidità patrimoniale, la posizione di liquidità e la diversificazione delle fonti di raccolta. Gli voci patrimoniali si caratterizzano per un calo della tesoreria (da 15 a 12,7 miliardi) a favore delle obbligazioni disponibili per la vendita (da 5,2 a 6,5 miliardi). Gli impieghi a clientela mostrano una crescita del 1,8% (da 33,7 a 34,3 miliardi), con primi segnali di ripresa nel corporate (+2,7%) e la conferma della crescita per credito al consumo e mutui. La provvista passa da 53,8 a 53,4 miliardi, di cui 10,1 miliardi provenienti dal canale retail di Chebanca! (9,6 miliardi a giugno lo). Il patrimonio netto aumenta del 4% a 6,6 miliardi. Le masse gestite nel Private Banking sono in lieve salita da 11,7 a 11,8 miliardi. Risultati divisionali Corporate & Investment Banking ("Cib") Proseguono la crescita del margine di interesse (+13% a/a, +i% t/t) e il calo delle rettifiche su crediti (-48% a/a e -27% t/t) con parallelo aumento della redditività netta degli attivi. Riduzione delle commissioni nette (-ii% t/t, -32% su settembre 09, il trimestre record degli ultimi due anni) per la debolezza congiunturale dell´advisory e del capital market. Pioventi da trading nuovamente positivi (7om) dopo la perdita dello scorso trimestre legata alla crisi dei titoli governativi, ma in calo del 6o% rispetto ai massimi raggiunti a settembre 09 (164m). Pressochè assenti (3m) gli utili da cessione di titoli disponibili per la vendita (65m a settembre 09). Costi: +6% a/a, cost/income al 33%. Costo del rischio: 45 bps (da 85 bps a settembre 2009) e asset quality in miglioramento. Assenti le rettifiche su titoli dopo due esercizi penalizzati da impairments. Utile netto a 79m, il miglior trimestre dell´ultimo anno. Primi segnali di crescita degli impieghi: +3% nel trimestre, ma ancora in calo del 4% su base annua Il primo trimestre si chiude con un risultato netto di 79,2 milioni, in calo rispetto ai 146,6 milioni dello scorso anno ma in sensibile incremento rispetto ai successivi tre trimestri dell´esercizio scorso (61,8 milioni, 50,5 milioni e - 15,9 milioni). I ricavi si riducono da 427,8 a 243,3 milioni per i già riferiti minori proventi da trading (69,7 milioni contro 163,5 milioni) e su titoli disponibili per la vendita (3,2 milioni contro 70 milioni) che scontano un raffronto con un primo trimestre dello scorso anno caratterizzato da una performance del fixed income particolarmente positiva per il restringimento degli spread su titoli in portafoglio (163,5 milioni contro una media trimestrale di circa 40 milioni degli ultimi 3 anni) e dalla cessione dell´ultima quota del possesso Fiat (64,5 milioni). Il trimestre conferma la solidità del margine di interesse (+13,3%, da 102,3 a 115,9 milioni nell´anno e +1% nell´ultimo trimestre), sulla scia dell´ampliamento degli spread corporate e dei maggiori volumi medi di tesoreria. Le commissioni (-31,8%, da 93,1 a 63,5 milioni su base annua e -11% nell´ultimo trimestre) scontano la debolezza congiunturale dell´inuestment banking e in particolare il rallentamento del capitai market. Nel periodo si registrano inoltre perdite non ricorrenti delle società consolidate ad equity (9,2 milioni, collegata alle perdita straordinaria registrata da Pirelli in sede di spin-off Prelios). I costi di struttura aumentano del 5,9% su base annua (da 76,3 a 80,8 milioni) e restano collegati allo sviluppo dell´attività e delle infrastrutture informatiche. Le svalutazioni nette su crediti ammontano a 25 milioni, di cui 5,6 milioni del leasing (7,8 milioni) e 19,4 milioni sul portafoglio corporate (40,2 milioni), quest´ultime ormai in miglioramento da oltre cinque trimestri. Pressoché assenti le rettifiche su titoli (0,8 milioni). Gli aggregati patrimoniali indicano una crescita del portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 5,1 a 6,5 miliardi) e degli impieghi a clientela (da 24,6 a 25,2 miliardi) finanziati dalla riduzione degli impieghi netti di tesoreria (da 16,4 a 14,1 miliardi). Principalinvesting ("Pi") Contribuzione netta positiva per 5im (in linea con settembre 09) ¨ Valore di libro delle partecipazioni stabile a 2,9m1d ¨ Valore di mercato delle partecipazioni: 3,Imld (3,omld a giugno 2oio) La quota degli utili di competenza del periodo rimane pressoché stabile a 50,6 milioni (da 49,6 milioni) con un apporto positivo per tutte le partecipazioni: Generali per 46,3 milioni (58,9 milioni), Rcs Mediagroup 3 milioni (-3,5 milioni) e Telco 3,7 milioni (o,6 milioni). Retail &Private Banking ("Rpb") ¨ Utile netto della divisione nuovamente positivo (per 15m) dopo 18 mesi di perdite legate alla fase di start up di Chebanca!. ¨ Driver della crescita dei ricavi si conferma il margine di interesse (+21% nell´anno) per i minori costi di raccolta e la ripresa delle erogazioni nel credito al consumo. ¨ Costi sotto controllo (+2% a/a) per l´ottimizzazione dei progetti di investimento di Chebanca! ¨ Qualità del credito in graduale miglioramento nel credito al consumo; settore dei mutui ancora penalizzato dal portafoglio francese ¨ Raccolta di Chebanca! a io,imld (+6% rispetto i 9,6mld a giugno) ¨ Crediti erogati: +16% a/a nel credito al consumo ¨ Attivi gestiti in lieve crescita (ii,8mld da 11,~ a giugno) Il trimestre mostra un utile di 15 milioni, in sensibile aumento rispetto allo scorso anno (3,3 milioni) per effetto del maggior margine di interesse (+21,4%, da 119,4 a 145 milioni) che beneficia soprattutto del minor costo della raccolta. Le rettifiche su crediti diminuiscono da 92,9 a 87,3 milioni, a conferma del favorevole trend iniziato lo scorso esercizio. Quanto ai dati patrimoniali: gli impieghi a clientela sono stabili rispetto al 30 giugno a 12,6 miliardi, di cui 8,4 miliardi rivenienti dal credito al consumo e 3,6 miliardi dai mutui ipotecari; i depositi della clientela Chebanca! aumentano da 9,6 a 10,1 miliardi; gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 11,8 miliardi (11,7 miliardi), di cui 5,6 miliardi per Cmb (5,7 miliardi) e 6,2 miliardi per Banca Esperia (6 miliardi). Credito al consumo ¨ Prosegue la crescita della nuova produzione (+16% a/a) e del margine di interesse (+12% a/a, +I% t/t), quest´ultimo anche per effetto del minore costo della raccolta. ¨ Rallentamento della crescita dei costi (+6% a/a) per il graduale stabilizzarsi dei costi di recupero. Cost/income al 35%, valore minimo degli ultimi due anni. ¨ Costo del rischio in riduzione a circa 390 bps da 425 bps a settembre 09 e 405 bps a giugno Io ¨ Utile netto: 12,7m (3m a settembre 09) Retail Banking: Chebanca! ¨ Depositi: in ulteriore aumento da 9,6mld a giugno a io,imld (+6%) ¨ Estensione del conto deposito alla clientela corporate ¨ Perdita nette in progressivo contenimento: -4,6m, con ricavi+37% e costi -3% Private Banking ¨ Masse gestite a ii,8mld (+8% a/a): • Banca Esperia: +25%, a 6,2mld • Cmb: -7% a 5,6mld Su proposta del Presidente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dr. Angelo Casò - Consigliere indipendente e non esecutivo - Presidente del Comitato Remunerazioni che resta immutato nella sua composizione: Angelo Casò, Presidente, Renato Pagliaro, Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Vincent Bolloré, Jonella Ligresti e Carlo Pesenti.  
   
 

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