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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  UE: LE IMPRESE RIPORTANO UN CALO DEL 2,6% NEGLI INVESTIMENTI IN R&S

 
   
  Bruxelles, 2 novembre 2010 - Il nuovo quadro di valutazione sugli investimenti in R&s delle imprese Ue rivela che gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&s) realizzati dalle aziende dell´Unione europea sono scesi del 2,6% nel 2009. Si tratta del primo calo dopo anni in questo settore, ma bisogna considerare che nello stesso anno vendite e utili sono scesi rispettivamente del 10 e del 21% e che le decisioni di investimento in R&s per il 2009 sono state prese verso la fine del 2008, all´apice della crisi finanziaria. Date le circostanze, dunque, l´esiguo calo negli investimenti in R&s dimostra l´importanza che il settore riveste per le aziende. Il quadro di valutazione sugli investimenti in R&s delle imprese Ue, pubblicato ogni anno dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, fornisce informazioni sugli investimenti in ricerca e sviluppo delle 1.400 società più importanti del mondo. Secondo quanto riportato nell´edizione 2010 della relazione, a livello mondiale le imprese hanno ridotto gli investimenti in R&s mediamente dell´1,9%, una cifra inferiore a quanto riscontrato nell´Ue. Esaminando le cifre per regione, si evince che le aziende statunitensi hanno decurtato di oltre il 5% i propri investimenti nel settore, al contrario delle loro concorrenti asiatiche, le cui attività di R&s sono cresciute significativamente. La relazione evidenzia inoltre notevoli differenze a livello settoriale. Ad esempio, il comparto farmaceutico ha rafforzato la propria leadership tra gli investitori in R&s, incrementando il budget del 5,3%. Anche il settore delle energie alternative ha visto crescere le proprie attività di R&s (aumento degli investimenti del 28,7%). Particolarmente colpita dalla crisi finanziaria, l´industria automobilistica ha invece fatto segnare un calo (-11,6%) in questo campo, analogamente al settore dell´hardware e delle attrezzature informatiche (-6,4%). In Europa, le differenze riscontrate fra i vari paesi rispecchiano piuttosto fedelmente la distribuzione dei settori nel continente: ad esempio, la relazione spiega come il calo nelle attività di R&s delle imprese tedesche e francesi sia in larga misura imputabile all´industria automobilistica nazionale, i cui investimenti in ricerca e sviluppo sono rispettivamente scesi del 7,4 e del 14,1%, mentre nel Regno Unito il calo complessivo non è andato oltre lo 0,6%, in parte proprio grazie al peso ridotto della sua industria automobilistica. Alcuni paesi con una spiccata tendenza all´innovazione, come la Svezia e la Finlandia, hanno riportato cali prossimi al 6%, attribuibili al loro esteso settore dell´hardware informatico, duramente colpito dalla crisi. Fa invece notizia la crescita del 15,4% ottenuta dalla Spagna grazie ai consistenti aumenti negli investimenti in R&s effettuati da importanti società nazionali, quali Telefónica (16%) e Acciona (29%). Per il secondo anno consecutivo, la casa automobilistica giapponese Toyota è risultata il maggiore investitore in R&s a livello mondiale, con 6,8 miliardi di euro, mentre gli investimenti per 5,8 miliardi di euro posizionano Volkswagen, primo investitore europeo in R&s, al quarto posto nel mondo. Soltanto altre 2 imprese con sede nell´Ue figurano tra le prime dieci al mondo: la finlandese Nokia al 7° posto e la francese Sanofi-aventis al 9°. "Il fatto che le principali imprese Ue abbiano sostanzialmente mantenuto gli investimenti in R&s dimostra che esse considerano le attività di R&s un elemento chiave per emergere più forti dalla crisi", ha dichiarato a proposito della nuova edizione del quadro Máire Geoghegan-quinn, commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza. "Ma l´ampio divario con le migliori imprese degli Stati Uniti in settori quali il software e le biotecnologie e il proseguimento della rapida ascesa delle imprese con sede in Asia sottolineano l´emergenza cui l´Europa deve far fronte in materia di innovazione. Occorre assolutamente che in occasione del Consiglio europeo di dicembre i capi di Stato e di governo sostengano le proposte di un´Unione dell´innovazione che ho annunciato con il commissario Tajani il 6 ottobre". Per maggiori informazioni e per scaricare il quadro di valutazione 2010 sugli investimenti in R&s delle imprese Ue consultare: http://iri.Jrc.ec.europa.eu/reports.htm    
   
 

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