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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  APPRENDISTATO IN BASILICATA: UIL, INTESA PER RILANCIARE LAVORO GIOVANI

 
   
  Potenza, 2 novembre 2010 - “L’intesa tra Governo, Regioni e tutte le Parti Sociali per rilanciare il contratto d´apprendistato professionalizzante che, in questi anni, ha subito una forte flessione quantitativa, coglie l´obiettivo di ridare certezze ad imprese e giovani soprattutto dopo i dati diffusi da Eurostat che vedono la Basilicata con il 38,3% di senza lavoro sotto i 24 anni di età tra le prime dieci Regioni dell’Ue per disoccupazione giovanile”. A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro, aggiungendo che “tra i motivi di uno scarso utilizzo vi è senz´altro quello provocato da una concorrenza "feroce" di altre tipologie d´ingresso nel mondo del lavoro che sono spesso utilizzate in maniera elusiva e distorta. In particolare la Uil condivide e sostene tutte le misure tese a limitare l´abuso e la reiterazione dei Tirocini formativi e delle Collaborazioni a progetto che nascondono veri e propri rapporti di lavoro subordinato. L´apprendistato, invece – aggiunge Vaccaro - deve diventare il contratto d´ingresso «tipico» dei giovani nel mercato del lavoro. E agli apprendisti dovrà essere garantito il massimo di formazione da parte di tutti gli attori che hanno una responsabilità diretta nella gestione di questo strumento, a partire dalle Regioni o, in sussidiarietà, le parti sociali e gli enti bilaterali. In questa fase, e in attesa di una revisione e di un chiarimento della normativa vigente, con l´intesa – riferisce Vaccaro - si stabilisce di avviare un tavolo tripartito per la "definizione di una mappatura condivisa della normativa concretamente applicabile Regione per Regione, settore per settore; delle linee guida condivise per la riforma dell´apprendistato professionalizzante secondo la delega contenuta nella legge n. 247 del 2007 in corso di riattivazione nell´ambito del disegno di legge ´collegato lavoro´, valorizzando la formazione aziendale di tipo formale, la risorsa della bilateralità, il ruolo dei fondi interprofessionali e la tracciabilità sul libretto formativo del cittadino; di un quadro più razionale ed efficiente dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità e prevenire gli abusi e l´utilizzo distorto degli stessi tirocini formativi e di orientamento e di altre tipologie contrattuali (in particolare le collaborazioni coordinate e continuative) in concorrenza con il contratto di apprendistato". Secondo gli ultimi dati Isfol disponibili, nel 2009 s´è registrato un forte calo del numero dei contratti di apprendistato attivati (dai 645.986 del 2008 si è passati a 567.842 con una riduzione di 78.144 unità) in un contesto, qual è quello italiano, caratterizzato da tassi di disoccupazione giovanile tra i più alti in Europa. Inoltre, come si ribadisce nel testo ministeriale, solo il 20% degli apprendisti ha effettivamente ricevuto una formazione.  
   
 

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