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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  SISTEMA PER IL MIGLIORAMENTO GENETICO DEL BESTIAME IN E-R, INCONTRO TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI

 
   
  Bologna – Un confronto sulla situazione del sistema regionale per il miglioramento genetico del bestiame: questo il tema dell’incontro del 28 ottobre tra l’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni e il comitato di presidenza dell’Associazione regionale allevatori (Ara). Costituito da un’associazione regionale e otto associazioni provinciali, il sistema che governa il miglioramento genetico in Emilia-romagna dà lavoro a circa 230 persone, gestisce la tenuta dei “libri genealogici” e lo svolgimento dei controlli funzionali su oltre 15.000 allevamenti di varie specie. Durante l’incontro entrambe le parti hanno manifestato preoccupazione sull’eventualità che le attuali difficoltà finanziarie possano compromettere una parte importante di servizi alle aziende zootecniche. L’assessore, dal canto proprio, ha assicurato che continuerà a sostenere le associazioni per permettere una continuità del loro operato. “Insieme alle altre Regioni del nord Italia – ha dichiarato Rabboni – stiamo sollecitando il ministro affinché si impegni a garantire alle associazioni regionali e provinciali degli allevatori un finanziamento certo e diretto, in grado di garantirne la funzionalità. Il lavoro di miglioramento genetico e i relativi controlli funzionali del bestiame in allevamento assumono un ruolo particolarmente significativo per qualificare la nostra zootecnia e renderla competitiva sul mercato globale; mettere in crisi la struttura che svolge quest’attività – ha concluso l’assessore – può contribuire ad aggravare la situazione di questo comparto. Contiamo di ricevere a breve una risposta dal ministero e, soprattutto, contiamo su una risposta positiva”. L’ara ha illustrato le iniziative che intende avviare per migliorare l’efficienza organizzativa, in un’ottica di maggior sinergia tra livello regionale e provinciale: un percorso che, anche attraverso un maggior sfruttamento dell’innovazione tecnologica, dovrebbero portare a un abbassamento dei costi senza compromettere il servizio ai soci.  
   
 

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