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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  CONVEGNO BIODIVERSITÀ, ISTITUZIONI A CONFRONTO

 
   
  Potenza, 2 novembre 2010 - Ha avuto un prologo istituzionale il primo dei quattro workshop in cui si articola il convegno sulla biodiversità che si è trenuto il 29 e 30 ottobre a Marsico Nuovo presso la sede del Parco dell’Appennino Lucano. A dare il saluto di benvenuti è stato il primo cittadino del comune ospitante Domenico Vita che ha indicato proprio nel Parco “il collante tra tutti i comuni dell’area, capace di innescare la cultura dell’orgoglio delle nostre bellezze, per poi spingere e aiutare tutti a metterle a frutto”. Di ampio respiro è stato il saluto del commissario del Parco Domenico Totaro che ha dettato quelle che a suo avviso sono le parole d’ordine su cui il Parco basa la propria azione. “Difendere e diffondere sono imperativi fondamentali per la nostra area protetta, nella quale difendere l’ambiente è importante, a causa della presenza delle attività estrattive, ma è altrettanto importante diffondere una cultura del rispetto ambientale e della responsabilità di ciascun cittadino, chiamato ad essere sentinella del Parco di cui è abitante”. A sua volta il consigliere regionale Mollica ha suggerito di rendere virtuosa la convivenza di Parco e Petrolio, sfruttando ai fini della tutela i fondi che rivengono dalle royalties. “E’ necessario –ha continuato Mollica- un regolamento per le aree contigue al Parco, più esposte a danni ambientali”. Per il consigliere regionale Franco Mattia, invece, “il Parco ha contribuito a far prendere coscienza delle emergenze sommerse, ma per il territorio è necessaria una più forte politica occupazionale”. L’intervento dell’assessore regionale all’ambiente Agatino Mancusi, invece, ha ripercorso le tappe della politica ambientale del dipartimento ambiente della regione illustrando il progetto Rete Natura 2000 e lanciando l’idea di un convegno sul tema “natura e petrolio” da tenersi in Val d’Agri. Molto sentito, poi, è stato il saluto dei rappresentanti del Cfs. Nazario Palmieri, Dirigente superiore del Corpo Forestale, ha ricordato come sia necessario un coordinamento tra le diverse politiche ambientali a vari livelli e come la sensibilizzazione su questi temi alla parte politica del Paese possa produrre soluzioni concrete per la salvaguardia del territorio. “Molti problemi per la tutela dell’ambiente –ha affermato invece Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato– sono legati ad una paralisi dell’azione amministrativa dovuta ad un decentramento che ha portato ad una debolezza nelle decisioni. Il Corpo Forestale, da questo punto di vista, può rappresentare il trait union, il filo conduttore, per incoraggiare non solo la difesa naturalistica dell’ambiente ma anche lo sviluppo sostenibile. Il vero rischio –ha concluso– è l’abbandono del territorio da parte della popolazione e ciò va affrontato con una politica di investimento, nel rispetto dell’ecosistema, per dare lavoro ai giovani negli stessi territori che vogliamo tutelare e proteggere. Noi, Corpo Forestale, riteniamo di essere la manovalanza intelligente a disposizione della comunità e dei Parchi”.  
   
 

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