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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  LOMBARDIA/CINA - A FORMIGONI LA CATTEDRA DI REGIONALISMO LEZIONE AGLI STUDENTI DELLA PRESTIGIOSA UNIVERSITÀ FUDAN

 
   
  Shanghai, 2 novembre 2010 - Ha insegnato in Cina come la competizione globale si giochi oggi tra i grandi sistemi regionali. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è salito in cattedra il 29 ottobre alle 8.30 all´università Fudan di Shanghai, il terzo ateneo più prestigioso della Repubblica popolare cinese attivo dal 1905, lo stesso che nel 1984 ospitò una lezione di Ronald Regan. Ben 80 gli universitari cinesi e italiani che hanno seguito la lezione: 30 sono studenti della laurea specialistica in economia e commercio della Bocconi, 15 vengono dalla libera università degli studi sociali Luiss di Roma e 35 dalla scuola di management dell´università Fudan. Tutti partecipano al programma biennale di scambio tra i nostri atenei e quelli cinesi (il primo anno si svolge sui nostri banchi, il secondo su quelli della metropoli sede dell´Expo 2010) per conseguire alla fine del piano di studi una doppia laurea specialistica riconosciuta sia in Italia che in Cina. Globalizzazione E Contesto Subnazionale - Formigoni, dunque, professore per 90 minuti dei futuri manager che si stanno formando alla Bocconi, alla Liuss e Fudan, ateneo quest´ultimo con 40 mila iscritti. Per i giovani è stata una sorpresa: sentire, cioè, parlare di globalizzazione a partire dal ruolo che i governi subnazionali possono svolgere nella costruzione di alleanze e collaborazioni istituzionali significative, dentro e fuori dei confini nazionali. Chiaro il titolo della lezione a cui sono seguite le domande di tre giovani italiani e cinesi: l´importanza dei distretti regionali per lo sviluppo economico. Dallo Statalismo Al Regionalismo - "Nella ricomposizione degli interessi e nella regolazione della tutela del bene pubblico - dice Formigoni in italiano nell´Aia hall a semicerchio dell´università Fudan (traduzione simultanea in cinese) - si giocherà la capacità per le Regioni di uscire dalla pura rivendicazione di spazi di sovranità. Il regionalismo è stato spesso sostanzialmente un semplice processo di devoluzione, nel quale gli spazi di autonomia erano sostanzialmente solo quelli ´concessi´ dallo Stato. Oggi abbiamo la grande occasione di immaginare e costruire un nuovo regionalismo. Non si può più ragionare per localizzazione e territorio: occorre ragionare per funzioni dei cittadini e per bisogni che i governi devono garantire. Noi, che presidiamo il ´locale´, abbiamo la responsabilità di costruire sistemi interregionali maturi, non solo transfrontalieri ma anche tra regioni europee e non europee". Cina E Italia A Confronto - Formigoni parla, appunto, dell´Italia sapendo che il discorso vale anche per una nazione così grande come quella cinese, articolata in 22 province, 5 regioni autonome, 4 municipalità e due regioni amministrative speciali. Una nazione in cui storicamente le province hanno rivestito un ruolo importantissimo al punto che i cinesi tendono a identificarsi con la provincia nativa; una nazione in cui si stanno rafforzando le reti tra le metropoli e i territori e nella quale i grandi piani infrastrutturali sono gestiti a livello locale. Così come l´Italia è formata da tante Italie, la Cina si compone di tante Cine. Per questo Formigoni sottolinea come "lavorare per un´adeguata distribuzione dei poteri tra i diversi livelli di governo appare una condizione irrinunciabile per fronteggiare gli scenari futuri. Le crescenti esperienze di devoluzione e federalismo, anche all´interno di sistemi storicamente caratterizzati da un forte centralismo, sono destinate a modificare progressivamente il quadro degli equilibri complessivi, portando a un sempre maggior peso dei grandi governi subnazionali nel contesto istituzionale globale". L´esempio Del Forum Delle Regioni - La capacità di creare reti, propria dei grandi governi subnazionali, "appare la vera discriminante tra l´immobilità e lo sviluppo". Formigoni cita le reti spesso immateriali, attraverso le quali si mettono in circolazione conoscenze, informazioni, esperienze, culture, così come le reti fisiche, di movimento di merci ma soprattutto di persone. Il presidente porta l´esempio del World Regions Forum promosso e organizzato da Regione Lombardia a Milano nel 2009, dopo l´esperienza avviata con i Quattro motori d´Europa, la prima associazione interregionale che ha sviluppato progetti concreti. Lo scambio ormai quinquennale tra un´università della Lombardia, una del Lazio e una presente della municipalità di Shanghai è un ulteriore esempio fattivo di tutto ciò e dimostra come sia possibile costruire reti e alleanze tra i vari livelli istituzionali: tocca alle regioni e ai governi subnazionali, conclude Formigoni, "assumersi la responsabilità dei bisogni delle persone e, scommettendo sulle persone, tutelare e promuovere il bene comune".  
   
 

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