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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  LATTE.A CREMONA STATI GENERALI PER PREPARARE ADDIO A QUOTE, REGIONE PRONTA A FARE LA SUA PARTE SU PREZZO, BISOGNA GARANTIRE IL FUTURO DI TUTTE LE AZIENDE

 
   
  Cremona - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, insieme a quello all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, ha preso parte, il 29 ottobre, alla settima edizione degli "Stati Generali del Latte" tenutisi alla 65ma Fiera internazionale del bovino da latte in versione europea. Si è trattato dell´occasione per fare il punto sul nuovo pacchetto legislativo di riforma delle quote latte allo studio da parte dell´Unione europea. Agli "Stati Generali" erano presenti, tra gli altri, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, per il ministero delle Politiche agricole e forestali Mario Catania, per il ministero dell´Agricoltura francese Stephane Le Moing, l´onorevole Luciano Pizzetti, il presidente nazionale di Confagricoltura Federico Vecchioni e il numero uno regionale della Cia Mario Lanzi. Paolo De Castro ha anticipato alcune delle realtà che saranno contenute nei pacchetti latte e qualità della Commissione europea che il Commissario Dacian Ciolos anticiperà il 17 novembre e presenterà complessivamente entro fine anno mentre per la Pac (Politica agricola comunitaria) si dovrà attendere il luglio 2011. "Agli ´Stati Generali´ del latte - ha detto De Castro - bisogna dire che la proposta informale di Ciolos non piace e che la soluzione potrebbe essere trovata nell´alleanza sulla proposta franco-tedesca". "Gli ´Stati Generali´ - ha detto l´assessore De Capitani - riuniscono persone diverse: chi deve far conoscere le norme decise a livello europeo e chi, come me, deve portare all´Europa le richieste degli allevatori, le persone che sono e fanno l´agricoltura". De Capitani ha sottolineato il passaggio del presidente di Cremonafiere, Antonio Piva, sulla semplificazione. "Regione Lombardia - ha ricordato - si è dotata di un assessorato specifico e l´ha affidato al collega Carlo Maccari, che ha deciso di iniziare lo snellimento burocratico proprio dall´agricoltura". "Parlare di latte in Lombardia - ha proseguito De Capitani - vuol dire raccontare la regione che, da sola, produce il 40% del latte nazionale. La Lombardia è la più importante regione italiana per l´agricoltura e una delle leader a livello europeo". "Guardando ai dati - ha aggiunto l´assessore - dobbiamo rilevare come l´industria lattiero-casearia sia uno dei pilastri dell´economia lombarda e nazionale e, anche per questo, Regione Lombardia ribadisce il proprio impegno a impedire la chiusura anche di una sola impresa. Come assessorato opereremo sempre per cercare di dare risposte ai problemi del territorio a cui daremo sempre il massimo ascolto". "Gli ´Stati Generali del latte´ - ha spiegato De Capitani - fotografano la situazione della filiera lattiero-casearia, ai cui attori chiedo di dialogare e di fare sistema per non svendere il prodotto latte e trovare un accordo sul suo prezzo. Gli imprenditori, allevatori e trasformatori, hanno bisogno tutti di certezze. Alla filiera lattiero-casearia servono qualità e quantità e bisogna centrare questi traguardi tutti insieme". "Per questo motivo - ha continuato - rivolgo un appello all´industria della trasformazione, affinché unisca le sue forze a quelle dei produttori per trovare un´unitarietà che consenta di salvaguardare le eccellenze lombarde, voci dei nostri territori, dalle importazioni straniere". De Capitani non si è sottratto sui temi caldi delle quote latte e del prezzo alla stalla. "La fine del sistema delle quote latte - ha sostenuto De Capitani - potrebbe anche essere un fatto positivo, ma occorre gestirla bene, perché non possiamo permettere che le aziende che hanno investito nelle quote siano costrette a chiudere o che le nostre Dop finiscano in sofferenza e smettano di conquistare, come invece avviene ora, i mercati stranieri". Sul tema "quote" è intervenuto anche l´assessore Gianni Rossoni. "Dobbiamo capire cosa sarà il ´dopo quote´ - ha detto Rossoni - perché bisogna capire cosa accadrà alle aziende. Vogliamo capire anche - ha proseguito - cosa sarà delle aziende che hanno investito, per essere in regola, nelle quote. In Lombardia, ma soprattutto a Cremona, l´agricoltura è un´attività di primaria importanza e dobbiamo dare certezze a questo settore come ben sta facendo il collega De Capitani". "La questione senza dubbio più calda - ha concluso l´assessore De Capitani - è quella del prezzo del latte. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegna il presidente Formigoni e il sottoscritto a operare per la definizione del prezzo del latte. Io ribadisco la mia totale disponibilità a incontrare le parti, produttori e trasformatori, per arrivare alla risoluzione del problema. Come Regione Lombardia puntiamo a tutelare produttori, trasformatori ma anche i consumatori ai quali dobbiamo continuare a poter offrire latte lombardo di qualità".  
   
 

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