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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2010
 
   
  PAC, APPROVATO DOCUMENTO UNITARIO DELLE REGIONI PRESENTATO ALLA CAMERA. POI SARÀ LA VOLTA DI SENATO, GOVERNO E PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Presentato alla Commissione Agricoltura della Camera il documento unitario sulla riforma della Pac, approvato all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome su relazione dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari delle Regione Puglia Dario Stefàno, in qualità di Coordinatore della Commissione Politiche Agricole. “Il documento - spiega l’assessore pugliese Stefàno - è un contributo alla definizione di una posizione comune e condivisa del sistema agricolo nell´ottica di un rafforzamento del peso dell´Italia nel negoziato sulla nuova Politica Agricola Comune europea”. Negoziato che si avvierà ufficialmente il 17 novembre prossimo a Bruxelles con la presentazione della relazione del Commissario europeo all´agricoltura Ciolos, e che costituirà l’impalcatura su cui verrà costruita la nuova Pac. “Auspico – dichiara l’assessore Stefàno – che Parlamento e Governo nazionale vogliano valorizzare al massimo il significativo lavoro che abbiamo prodotto e che trova valore in un documento unitario che ha già registrato il coinvolgimento delle Organizzazione di categoria”. Dopo aver incontrato il mondo delle cooperative, infatti, ieri è stata la volta dei presidenti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri che hanno espresso apprezzamento per il lavoro fatto e l’impostazione del documento che traccia i temi portanti e innovativi per la Pac post 2013. Tra questi: la considerazione che il comparto avrebbe bisogno di più risorse per affrontare le nuove sfide globali o, quantomeno, della conferma dell´attuale budget complessivo; la richiesta che i pagamenti diretti vadano agli agricoltori attivi ed in virtù di ciò che si impegnano a fare e non sullo status storico; l´individuazione di nuovi strumenti di sostegno al reddito degli agricoltori, come la creazione di un fondo anticiclico in grado di intervenire nelle situazioni di crisi del settore, ma anche di nuovi strumenti assicurativi; l´ispirazione di una strategia comune a tutti i fondi erogati nel settore per migliorare le sinergie e ridurre gli attuali problemi di demarcazione; la creazione di una componente agricola ben organizzata, proseguendo e migliorando la esperienza delle Op, ma in tutte le filiere; la definizione di regole che sostituiscano quelle delle varie Ocm in graduale eliminazione; interventi tesi a favorire le esportazioni e dare garanzie ai produttori e ai consumatori europei attraverso il riconoscimento di una maggiore reciprocità commerciale; garantire migliori e più efficaci ed omogenee regole, ma anche adeguate risorse finanziarie per la realizzazione dei controlli in tutti gli Stati membri; una maggiore flessibilità e una significativa semplificazione dei processi per l´attuazione delle politiche agricole, rivedendo anche le attuali regole sull´utilizzo delle risorse finanziarie, con l´introduzione di norme di flessibilità finanziaria all´interno dei singoli Stati membri. Nei prossimi giorni il documento sarà presentato alla Commissione Agricoltura del Senato e al Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo De Castro, in attesa di ricevere la disponibilità ad un incontro sul tema da parte del Ministro Galan. “Il nostro obiettivo - conclude Stefàno - forti del ruolo e delle deleghe che ci attribuisce il Titolo V della Costituzione e che il mondo agricolo ci chiede di esercitare, è recuperare all’Italia una linea autorevole e condivisa. Il nostro Paese è in grave ritardo nella discussione avviata in ambito europeo e, proprio per questo, riteniamo essenziale un´accelerazione capace di colmare il grave gap rispetto agli altri Stati membri. Dopo il 17 novembre si aprirà formalmente il negoziato e, quindi, ci si dovrà concentrare per riempire di contenuti la posizione dell’Italia, che abbiamo cercato di rappresentare al meglio affinché nella relazione di Ciolos trovino già segnali di apertura le aspettative e le speranze del mondo agricolo italiano".  
   
 

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