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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Novembre 2006
 
   
  OUTSOURCING DI SERVIZI INNOVATIVI: PIU’ PRODUTTIVITA’ E COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA PAESE

 
   
   Roma, 23 novembre 2006 - “La chiave per raggiungere una maggiore produttività ed efficienza del sistema economico e della Pa è l’outsourcing di servizi innovativi, ovvero l’esternalizzazione di funzioni interne non strategiche e l’acquisizione di servizi avanzati, sempre più specializzati e su misura. E’ questo il processo che sta modernizzando e rendendo più competitive le economie dei paesi nostri concorrenti. In Italia il suo sviluppo trova seri ostacoli nella rigidità del lavoro, nell’aumento della presenza pubblica nei servizi di mercato, nelle carenze manageriali delle imprese, che occorre superare con politiche di promozione della concorrenza, di liberalizzazione dei servizi e di sostegno alle Pmi” – è quanto affermato Ennio Lucarelli, vicepresidente della neonata Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e presidente di Aitech-assinform, l’associazione nazionale dell’Information Technology, nel corso del suo intervento al convegno organizzato dalla Fiera di Roma, in cui è stata annunciata la realizzazione, per il prossimo autunno, del primo “Salone dell’outsourcing”, mostra-convegno dei servizi alle imprese e alla Pubblica amministrazione”. Pur se non è semplice valutare la dimensione esatta del fenomeno per la mancanza di dati omogenei, a livello mondiale il mercato dei servizi in outsourcing è da tempo in netta crescita. Anche nell’Ue, sempre più imprese e amministrazioni pubbliche scelgono di affidarsi a società di servizi esterne specializzate, anche all’estero (offshoring). Nel settore dei servizi informatici, troviamo la Gran Bretagna, Germania e Francia ai primi posti. Interessante il caso dell’Olanda, dove il ricorso spinto all´offshore outsourcing ha fatto la fortuna di molte società di servizi It indiane. Il mercato italiano, si è attestato sui 2,5 miliardi di euro con un trend rispetto all’anno precedente pari all’1,6% (Fonte: Rapporto Assinform 2006), facendo registrare uno dei tassi di crescita più bassi a livello europeo. “Nel caso dei servizi It alla Pa – ha sottolineato Lucarelli - più volte abbiamo avuto modo di denunciare la crescita delle società di proprietà pubblica, che vengono alimentate prevalentemente con affidamenti diretti, c. D. "in house", che oggi sono arrivate a quotare oltre il 50% del mercato It della Pa locale e regionale. E’ questa un’anomalia tutta italiana che costituisce un fattore di freno del processo di sviluppo del mercato dei servizi innovativi”. A questo riguardo, il vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha concluso indirizzando a Governo ed Enti locali la richiesta di un serio confronto sull’opportunità di società pubbliche nel campo dei servizi innovativi: “Da parte nostra riteniamo essenziale rafforzare il settore dei servizi specializzati resi alle imprese e alle Pa attraverso la promozione di maggior concorrenza. In questo senso va considerato obiettivo strategico per la modernizzazione del Paese promuovere la partecipazione, attraverso l’apertura di nuove procedure competitive, delle imprese di servizi innovativi agli investimenti per realizzare sistemi pubblici più moderni ed efficienti, per ridurre i costi di gestione e gli sprechi della spesa pubblica”. .  
   
 

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