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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2010
 
   
  RECEPIMENTO DELLA NORMATIVA COMUNITARIA, APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA

 
   
  Roma, 4 novembre 2010 - Il Consiglio dei Ministri del 22 ottobre 2010 ha approvato il disegno di legge ´´Norme generali sulla partecipazione dell´Italia al processo normativo dell´Unione Europea e sulle procedure per l´adempimento degli obblighi derivanti dall´appartenenza dell´Italia all´Unione Europea´´. Il ddl nasce dall’esigenza di adeguare le procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, riordinando la disciplina che regola le fasi ascendente e discendente del diritto dell’Unione europea, cioè il processo di formazione delle decisioni Ue e il processo di recepimento delle direttive comunitarie nell´ordinamento italiano. L’assetto dei rapporti tra Italia e Unione europea attualmente è regolato dalla L. 4 febbraio 2005 n. 11, ma l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (1° dicembre 2009), con le profonde innovazioni introdotte, ha reso necessaria una riforma. Tra queste, il coinvolgimento diretto dei Parlamenti nazionali in alcuni aspetti del funzionamento dell’Unione, ed in particolare nel controllo da parte dei Parlamenti nazionali del rispetto del principio di sussidiarietà nell’attività legislativa dell’Unione Europea. Tra gli obiettivi della riforma, velocizzare ulteriormente il processo di recepimento del diritto dell´Unione Europea, attraverso una rivisitazione del suo strumento fondamentale, l´attuale legge comunitaria annuale. "Un vero e proprio salto di qualità - ha commentato il ministro Ronchi - che porterà a uno snellimento a una semplificazione delle procedure, consolidando e migliorando i già ottimi risultati conseguiti in questi mesi e testimoniati dal recente Scoreboard (il Quadro di valutazione del mercato interno) pubblicato dalla Commissione europea, dove l´Italia ha finalmente abbandonato l´ultimo posto occupato da molti anni ormai per numero di procedure di infrazioni aperte". Della legge comunitaria è previsto una sorta di «sdoppiamento», che si articola in due distinte leggi annuali: la legge di delegazione europea e la legge europea. Infatti, i lunghi tempi di approvazione in Parlamento della legge comunitaria annuale spesso determinano un ritardo nell’adeguamento alla normativa comunitaria, con conseguente avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea. Più precisamente, si prevede di presentare al Parlamento, entro il 28 febbraio di ogni anno, un disegno di legge recante esclusivamente deleghe legislative e autorizzazioni all’attuazione in via regolamentare, ed un altro, eventuale, da presentare al Parlamento, anche disgiuntamente rispetto al primo, recante disposizioni di attuazione diretta; ciò al fine di consentire al Governo la predisposizione in tempi brevi e certi delle deleghe legislative necessarie per il recepimento degli atti dell’Unione Europea. Il disegno di legge, sul cui testo è stato già acquisito il parere della Conferenza unificata, prevede poi norme più adeguate ad una gestione accelerata delle procedure d’infrazione ed introduce, per la prima volta, disposizioni organiche in materia di aiuti di Stato; rafforza e favorisce la partecipazione del Parlamento e delle autonomie locali alla fase ascendente, nel contempo razionalizzando tutte le istanze di coordinamento; semplifica e velocizza il processo di ecepimento delle direttive comunitarie nell´ordinamento italiano.  
   
 

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