Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 2010
 
   
  “FRIULI VENEZIA GIULIA: LEGGE 38 - IL SERVIZIO SANITARIO ALLA PROVA DEI FATTI”. IL DOLORE COLPISCE 1 CITTADINO SU 5. I MEDICI A SCUOLA PER L’APPROPRIATEZZA E PER LE GARANZIE NELL’ACCESSO ALLE TERAPIE DEL DOLORE” A TRIESTE, MILANO, NAPOLI, FIRENZE E TORINO LE LEZIONI.

 
   
  Milano, 3 novembre 2010 – La nuova legge sulla terapia del dolore si pone come obiettivo la tutela del diritto a non soffrire per molte persone affette da dolore cronico o malati terminali. Ciò dovrebbe avvenire attraverso l’equità nell’accesso all’assistenza con sostegno sanitario e socio-assistenziale. Questi sono gli impegni presi dal Parlamento il 9 marzo 2010, data di approvazione della Legge 38 sulla terapia del dolore e cure palliative. Ad un primo bilancio di quanto fatto nella regione Friuli Venezia Giulia, a sei mesi dall’entrata in vigore della normativa, viene da pensare che l’analisi delle prospettive di attuazione delle disposizioni è ancora tutta da affrontare. Nei giorni 3 e 4 novembre si terrà a Trieste il primo corso di formazione sul dolore dedicato ai Medici di Medicina Generale, organizzato da Simg – con il sostegno incondizionato di Grunenthal, azienda leader nel trattamento del dolore - sul modello del corso Ministeriale, con la collaborazione del dr. Cesare Bonezzi e con il coordinamento della Prof. Ssa Rita Melotti. “Tutti ci auspichiamo, afferma Giorgio Della Rocca, Direttore della Clinica di Anestesia e Rianimazione, Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, che questo corso rappresenti il primo passo per trasformare in realtà quello che la nuova legge sulla terapia del dolore prevede: stratificazione del trattamento del dolore ed individuazione precisa di livelli diversi di diagnosi e terapia a partire dal coinvolgimento dei medici di medicina generale, sui quali è previsto un programma formativo e organizzativo". “Da parte della comunità scientifica e delle realtà sanitarie del territorio - prosegue Della Rocca – l’Azienda Universitaria di Udine con il Dr. De Monte, i dr. Cappelletto e Divella, l’Aou di Trieste il Prof. Berlot, le numerose altre realtà sanitarie in regione come Pordenone con i Dr. Leykin e Mercante, il Cro di Aviano con il dr. De Cicco, Latisana con il Dr. Colonna e San Daniele con il dr. Cugini, c’è la precisa volontà di realizzare quanto prima una rete regionale sulla terapia del dolore, che sarebbe espressione di quanto la legge prevede: abbiamo fatto una proposta alla regione ma non abbiamo avuto ancora risposta”. "Il dolore cronico è stato considerato per tanto tempo solo un sintomo, dice Ugo Colonna, Direttore Struttura Complessa Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore di Latisana, mentre sappiamo che si tratta di una vera e propria malattia che può perdurare anche oltre la rimozione della causa che l’ha generata e che invalida i pazienti fino alla perdita del lavoro e talora anche dell’autosufficienza, con conseguenti rilevanti costi sociali: penso ai tanti pazienti che si rivolgono al nostro Centro per trovare rimedio. Spero che un’oculata applicazione della legge - conclude Colonna - consenta di mettere in rete i vari centri regionali, per rispondere con appropriatezza ai bisogni del territorio. “Non posso non riconoscere l’importanza culturale della legge n. 38 che disciplina l’accessibilità del cittadino alle cure palliative e alla terapia del dolore, dichiara il dr. Vito Orlando - Responsabile Federdolore del Friuli Venezia Giulia - a mio parere si tratta di un momento istituzionale che concretamente inciderà sulla vita professionale degli addetti ai lavori sia a livello della programmazione sanitaria di ogni regione che nell’organizzazione dei servizi alla persona da parte delle aziende ospedaliere e territoriali. Nella legge viene ripreso infatti il concetto della necessità dell’istituzione delle due reti, quella delle cure palliative per l’accompagnamento al fine vita e quella della terapia del dolore. “E´ importante, afferma Licia Serra - Terapista del dolore presso il Cso Centro Sociale Oncologico di Trieste - che anche i medici di base siano pienamente coinvolti nell’attuazione della Legge 38 che pone l´accento riguardo l´eguale diritto al trattamento del dolore cronico sia per il paziente con dolore neoplastico, sia per i pazienti con dolore cronico non oncologico, prevedendo per queste due tipologie di pazienti un percorso diverso ed autonomo nel ricorrere ad un trattamento antalgico adeguato. Sarà infatti il Mmg, adeguatamente formato, a trattare per primo il paziente con dolore cronico, inviando in un tempo successivo il paziente ai Centri di Terapia antalgica per gli interventi specialistici ed invasivi, il tutto nell´ambito di una Rete con percorsi chiari ed agevoli creati ad hoc per il paziente”. L’impegno a dare piena attuazione alla Legge è assunto e condiviso dai medici di medicina generale, afferma Pierangelo Lora Aprile - Responsabile Area Dolore della Simg - che, per questi obiettivi ha innovato le formule e la metodologia didattica prevedendo anche una verifica sui risultati della formazione. Una formazione che si deve tradurre in migliori trattamenti del dolore, un più rapido accesso alle terapie più appropriate per una migliore qualità di vita dei pazienti. Medici che devono essere nuovamente aggiornati e formati per poter operare nel nuovo ruolo che la Legge prevede con tutte le conoscenze specifiche necessarie a curare i problemi di dolore che affliggono 1 italiano su 5. Questo percorso di formazione, è offerto ad altre 5 Regioni, diverse dalle 4 regioni Pilota sulle quali è iniziato il percorso formativo Ministeriale in tema Dolore, con l’obiettivo di raggiungere e formare un numero sempre maggiore di medici di famiglia in ambito Dolore.  
   
 

<<BACK