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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Novembre 2010
 
   
  FORMAZIONE IN OBBLIGO: GRAZIE A INTERVENTO REGIONE UMBRIA GARANTITI DIRITTI

 
   
  Perugia, 4 novembre 2010 - “L’intervento della Regione Umbria ha consentito a circa 350 ragazzi e alle loro famiglie di vedere riconosciuto il diritto a proseguire sulla strada scelta per la loro formazione”: così l’assessore regionale all’istruzione, Carla Casciari, ha commentato le misure adottate dalla Giunta regionale per l’attuazione della cosiddetta “formazione in obbligo”, rivolta ai ragazzi fra i 14 e i 16 anni che assolvono l’obbligo scolastico optando per un percorso di formazione che li porterà a conseguire una qualifica professionale. L’assessore, che stamani ha tenuto una conferenza stampa sulla questione, durante la quale ha anche anticipato le novità che interesseranno la materia a partire dal prossimo anno scolastico, ha evidenziato come il taglio dei fondi del Governo nazionale abbia inizialmente compromesso il regolare avvio della formazione professionale. Un settore che nell’anno scolastico in corso registra l’iscrizione di 234 ragazzi in Provincia di Perugia, con 16 corsi attivati, e 111 nella Provincia di Terni, con sei corsi attivati, per quasi mille ore complessive di lezione. “Rispetto ad un fabbisogno per l’Umbria di un milione cento mila euro, le risorse assegnate dal Ministero del lavoro hanno di poco superato i 747 mila euro – ha detto Casciari. Da qui la decisione della Giunta regionale di integrare i fondi con un finanziamento di 100 mila euro derivante dal Programma operativo regionale Fse 2007/2013. Ciò – ha aggiunto – ha consentito di offrire ai giovani interessati, molti dei quali in difficoltà e provenienti da famiglie immigrate, una opportunità per superare il disagio e l’emarginazione culturale e di lottare contro l’esclusione sociale attraverso il conseguimento di una qualifica professionale e di un probabile inserimento lavorativo. Grazie alla politica regionale contro la dispersione scolastica – ha sottolineato l’assessore - l’Umbria e’ la Regione italiana con il più basso tasso di abbandono prematuro degli studi, con un dato del 12,3% rispetto ad una media nazionale del 19,2%”. Il prossimo anno scolastico – ha aggiunto – dovrebbero trovare attuazione le Linee Guida a cui si sta lavorando nell’ambito della Conferenza Stato-regioni per raccordare, in modo organico, gli Istituti professionali di Stato, per il rilascio di qualifiche al terzo anno, e il sistema regionale di istruzione e formazione professionale. Attualmente la bozza del documento prevede la possibilità per le Regioni di scegliere tra due modelli da attuare negli Istituti tecnici professionali, quello integrativo, finalizzato a conseguire la qualifica professionale al termine del terzo anno, e quello complementare, con la costituzione di classi che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale determinati da ciascuna Regione. “L’obiettivo a cui Regioni e Ministero della pubblica istruzione stanno lavorando – ha detto il dirigente del Servizio istruzione della Regione Umbria Mario Margasini – è di costruire Linee Guida su modelli di integrazione che consentano di riportare i percorsi formativi nell’ambito degli istituti professionali, ampliando e arricchendo l’offerta formativa attraverso ad esempio stage, work experiences, borse di studio etc. In particolare per la predisposizione dell’offerta sussidiaria integrativa gli istituti utilizzerano le quote di autonomia e di flessibilità”. Sulla questione la Regione Umbria promuoverà a breve un Tavolo tecnico con le Province di Perugia e Terni per concordare il modello da adottare. Intanto – è stato annunciato – la Regione Umbria si farà promotrice, nel mese di dicembre, di una Conferenza regionale sulla scuola.  
   
 

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