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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  SERVIZIO IDRICO IN ABRUZZO: VERSO L´OBIETTIVO GESTIONE PUBBLICA

 
   
  L´aquila, 8 novembre 2010 - Le prospettive del servizio idrico integrato sono state al centro di un incontro tra l´Assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo e le rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. L´assessore ha illustrato la strategia messa in campo per pervenire, nel rispetto della normativa nazionale, al mantenimento dell´acqua in totale gestione pubblica secondo il cd. Modello in house. Alla riunione era presente anche il Commissario Unico degli Ato abruzzesi e Direttore dei Ll.pp. Della Giunta Regionale Ing. Pierluigi Caputi per trattare sulle prospettive del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo. Le Parti Sociali hanno apprezzato e condiviso le linee di azione illustrate dall´Assessore per perseguire il fine del mantenimento dell´acqua in gestione pubblica (in house). Inoltre, è stato ribadito il sostegno al disegno di legge regionale teso all´individuazione di un "Ato" unico che assicuri quell´azione di controllo sulle attività dei soggetti gestori che è apparsa carente nel passato. Dalla riunione è anche scaturita la valutazione comune che la complessità del quadro normativo imponga una accelerazione dei tempi per l´approvazione della legge cd. ´articolo unico´. La proposta è infatti da molto tempo all´attenzione della competente Commissione Consiliare (Ii Commissione). Le stesse Organizzazioni hanno comunicato che chiederanno autonomamente, ai Presidenti di Commissioni ed ai Capigruppo Consiliari, audizione per sollecitare un immediato dibattito che conduca all´approvazione del cd. "articolo unico" in Consiglio Regionale in tempi rapidi. "E´ questo un segnale molto positivo di coesione sociale - ha detto l´assessore Di Paolo - verso l´obiettivo della gestione pubblica dell´acqua, fra l´altro, in coerenza con l´indirizzo approvato all´unanimità dal Consiglio Regionale. C´è anche la comune consapevolezza che dovranno crescere la managerialità dei soggetti gestori e l´effettivo controllo analogo sulle decisioni assunte dagli stessi". Sono questi gli elementi che abbiamo a disposizione per dare forza alla richiesta di deroga da parte dell´Autorità nazionale alla previsione, codificata da legge, di privatizzazione della gestione del ciclo idrico ed alla prosecuzione della gestione pubblica ´in house´.  
   
 

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