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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  IMPIANTO DEPURAZIONE MARTINA FRANCA. BILANCIARE ESIGENZE TECNICHE E PAESAGGIO

 
   
  Bari, 8 novembre 2010 - “Ci impegneremo affinché l’impianto di depurazione di Martina Franca possa riuscire a bilanciare le esigenze tecniche con quelle di tutela paesaggistica della Valle D’itria. Per questo siamo assolutamente disponibili a prendere in considerazione le proposte che il Comune vorrà presentarci, entro il termine perentorio del prossimo 23 novembre, per andare incontro alle esigenze e rimostranze manifestate da cittadini ed amministrazione rispetto al progetto dell’Acquedotto pugliese”: queste le parole dell’assessore Amati al termine del tavolo tecnico, conclusosi il 5 novembre a Bari, al quale hanno partecipato il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, il Sindaco di Martina Franca Francesco Palazzo, rappresentanti dell’Aqp e dell’Aato Puglia, dirigenti del Servizio Tutela delle acque. “Nonostante il progetto attuale – ha spiegato Amati - redatto dall’Aqp sia quello tecnicamente ottimale, non possiamo ignorare il fatto che stiamo parlando di in un sito di grande importanza paesaggistica come la Valle D’itria, che necessita di tutele ed accorgimenti ulteriori. Per questo, poiché il progetto iniziale prevede la realizzazione del sito per il recapito finale, ovvero le trincee assorbenti, in una zona lontana dall’impianto di depurazione, stiamo valutando la possibilità di trovare alternative per evitare che si creino danni da un punto di vista paesaggistico. Al momento stiamo valutando un’ulteriore proposta dell’Aqp, che prevede la realizzazione delle trincee in prossimità dell’impianto stesso. In questo modo, si eviterebbe di andare ad eseguire interventi su altre aree. Siamo però assolutamente disponibili – ha specificato Amati - ad esaminare anche le proposte che ci verranno al più presto fornite dall’amministrazione comunale di Martina Franca per poter prendere una decisione condivisa ed ottimale. Siamo fermi nella volontà di avviare al più presto l’impianto, nella piena consapevolezza però che la Valle D’itria è una realtà che va difesa e tutelata”.  
   
 

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