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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  PUGLIA: NUVOLE NERE ALL´ORIZZONTE PER L´ISTRUZIONE NEL NOSTRO PAESE

 
   
  Bari, 8 novembre 2010 - L’assessore al diritto allo studio, Alba Sasso, ha diffuso la seguente nota: "Nuvole nere si addensano all’orizzonte dell’Istruzione nel nostro Paese (in particolare con riferimento ai “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale”, “Diritto allo Studio, ovvero contributo per i libri di testo nella scuola dell’obbligo e contributi per il comodato per la scuola superiore” “Diritto allo Studio Universitario” e, infine, alla “Edilizia Scolastica”) La previsione si può agevolmente fare dopo l’esame del disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)” Si apprende, così, che i “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale” finanziati dal Miur con 40 milioni di Euro/anno sino al 2008, nemmeno per il prossimo anno 2011 saranno finanziati. Sorte non migliore tocca al “Diritto allo Studio” che prevedendo, tra l’altro, il contributo per i libri di testo nella scuola dell’obbligo e contributi per il comodato per la scuola superiore, non vede assegnate le risorse che, per il corrente anno 2010, ammontavano a circa 103 milioni di Euro. Il fondo integrativo per le borse di studio universitarie che, nel 2009, era stato finanziato per circa 246 milioni di Euro, sarà ridotto nel 2011 a soli 26 milioni di Euro! Infine, dopo tanto parlare di sicurezza nelle strutture scolastiche e considerando la scadenza dei termini previsti dal D.lgs 626/94 con la conseguente necessità di dover adeguare gli edifici alle vigenti norme in materia di sicurezza, per il secondo anno consecutivo(!) la legge 23/96 che riguarda, appunto, la messa in sicurezza ed adeguamento a norma degli edifici scolastici non sarà finanziata. Non si può non essere allarmati dalla situazione che, nell’intero comparto dell’Istruzione, tali economie (ma il vero termine è: tagli) comporteranno con una ricaduta diretta sulle famiglie già ampiamente indifese e disarmate contro la già precaria situazione economica. Se l’istruzione e le conoscenze sono il fondamento di una società che vuole migliorare, non sono i tagli del governo Berlusconi a rendere possibile tale miglioramento"  
   
 

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