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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  RINVIO CIPE APRE SPIRAGLI PER TARANTO E LA PUGLIA

 
   
  Bari, 8 novembre 2010 - “Con il rinvio della seduta del Cipe prevista per domani, una indecente discriminazione è stata evitata”. Guglielmo Minervini commenta così il 4 novembre la notizia raccolta dalla Conferenza delle Regioni. L’assessore alla mobilità della Regione Puglia nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme perché all’ordine del giorno del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica i progetti finanziati tra i quali il Mose di Venezia, o l’Alta velocità da Milano verso Genova e Verona, si fermavano a Civitavecchia. Minervini ieri è intervenuto personalmente alla Commissione infrastrutture della Conferenza delle Regioni sollecitando il Governo, presente con il Ministro Fitto e con il viceministro ai trasporti Roberto Castelli, per l’inserimento e il finanziamento di interventi per il Mezzogiorno. “Ora si aprono gli spazi perché la Puglia faccia valere i suoi progetti – aggiunge Minervini - in modo particolare quelli che hanno straordinario valore strategico e di immediata cantierizzazione come quelli per il Porto di Taranto, dove un ultimo finanziamento di 33 milioni di euro potrebbe sbloccare la realizzazione della piattaforma logistica integrata che ha un valore strategico per tutta la Regione”. Nel dettaglio la piastra logistica dello scalo jonico gode già di un finanziamento di 118 milioni di euro di risorse pubbliche già stanziate e di 37 milioni di risorse private garantite dal concessionario che si è aggiudicato la gara pubblica. La piattaforma logistica permetterebbe la realizzazione della completa intermodalità strada-ferro-mare e la realizzazione di servizi di stoccaggio e manipolazione delle merci nel porto di Taranto che prevede l’impiego diretto di trecento addetti e un impatto occupazionale sull’indotto di oltre 600 lavoratori. “Questo rinvio – conclude Minervini – ci offre una straordinaria occasione per dimostrare che il nostro territorio su alcune cruciali infrastrutture strategiche riesce ad agire di concerto sia tra gli schieramenti politici, sia tra le organizzazioni sociali, sia tra gli operatori economici.”  
   
 

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