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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  CONVEGNO “ARNO LAVORI IN CORSO” NEL 44° ANNIVERSARIO DELL´ALLUVIONE «LA DIFESA DEL SUOLO SI FA COL LAVORO DI SQUADRA» IN PREPARAZIONE IL NUOVO TESTO UNICO CHE SEMPLIFICA GLI INTERVENTI

 
   
  Firenze, 8 novembre 2010 - “Il miglior servizio che possiamo rendere oggi alla Toscana sulla difesa del suolo è il lavoro di squadra. La sfida la vinciamo solo se la filiera istituzionale è completa”. Lo ha detto il 4 novembre l´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini intervenendo al convegno “Arno Lavori in corso” organizzato dall´Autorità di Bacino del fiume Arno al quale ha partecipato anche il Ministro alle infrastrutture Altero Matteoli. A 44 anni dall´alluvione del ´66 e a pochi giorni dalla tragedia di Massa che è costata la vita a tre persone, Bramerini ha messo in evidenza che le condizioni portano inevitabilmente a esprimere una valutazione complessiva di quanto è stato fatto e quanto ancora bisogna fare. “E allora dico – ha precisato - che solo la condivisione degli impegni con il territorio ci permetterà di proseguire nel migliore dei modi, tenendo presente la necessità d i velocizzare, fattore ineludibile di efficienza”. Accelerare sulle opere più importanti: il messaggio è arrivato chiaro. Un´accelerazione che più si implementa quanto più fattiva è la collaborazione tra gli enti. Lo si è visto nel caso dell´Accordo del 2005 che è potuto partire avendo a monte una progettazione condivisa tra le istituzioni. “Grazie al fatto che tutti i Piani di assetto idrogeologico allora erano approvati – ha proseguito l´assessore - abbiamo potuto individuare quegli interventi prioritari che oggi ci possono far dire che la Toscana ha una sicurezza idraulica accettabile. Non solo, quell´accordo ha permesso di istituire una cabina di regia tra Ministero, Regione e Autorità di Bacino che, che oltre a rappresentare un momento di sintesi tra le diverse realtà che gestiscono la difesa del suolo, ci ha consentito anche di individuare un set di interventi che ammontano a 200 milioni di euro di cui ad oggi ne sono stati resi disponibili 100. E infatti sono partiti i lavori della Cassa di espansione di Figline, strategica per la messa in sicurezza di Firenze e procedono quelli alla cassa di espansione di Roffia a San Miniato realizzata già per il 40%, così come quelle in Val d´Era e quelle di Fibbiana nell´empolese. Adesso ai 100 milioni già disponibili dall´accordo del 2005 si aggiungono altri 20 milioni dell´ultimissimo accordo da 126 milioni di euro (67 statali e 59 regionali) tra Regione e Ministero dell´Ambiente in via di sottoscrizione, che destina alla difesa del rischio idraulico 57 milioni di euro di cui appunto 20 saranno dedicati al bacino dell´Arno. Dopo aver ricordato che tanti sono stati negli anni gli accordi firmati con il ministero e che è impegno della Regione Toscana adesso fare il punto sullo stato di avanzamento di tutti i lavori previsti da quegli accordi, l´assessore ha sottolineato che “ades so l´importante è spendere le risorse che abbiamo”. Ma la Toscana ha in serbo un´altra carta, il Testo unico sulla difesa del suolo. “Stiamo lavorando a un testo unico – ha spiegato Bramerini - che riordini la materia, raccolga tutte le leggi vigenti e soprattutto tenga presente un concetto basilare: che l´acqua è un bene da difendere e al tempo stesso un rischio da cui difendersi. Il nuovo testo unico ci permetterà di razionalizzare le competenze, semplificare, individuare con chiarezza le responsabilità e chi fa che cosa in un contesto che andrà oltre i confini amministrativi e terrà invece presente il livello regionale. La sussidiarietà orizzontale è strategica e per questo sarà valorizzata. Ma proprio a causa della complessità di molti interventi e delle procedure autorizzative, la Regione, là dove ci fossero empasse, dovuti alle oggettive difficoltà dovute alla scarsità di mezzi con i quali le amministrazioni locali si trovano spesso a lottare, potrà fare ricorso a poteri sostitutivi con la nomina di un commissario come prevede la bozza di legge sulle opere strategiche di interesse regionale.” Bramerini ha poi affrontato lo stretto rapporto tra difesa del suolo e pianificazione territoriale che ha bisogno di una doppia attenzione: quella sulla prevenzione sul settore della difesa del suolo e quella legata alle scelte urbanistiche su un territorio, la Toscana, che sappiano fragile ma che dispone di un quadro di conoscenze utile ad evitare alcune scelte discutibili del lontano passato”.  
   
 

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