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Notiziario Marketpress di Venerdě 12 Novembre 2010
 
   
  LUCCADIGITALVIDEOCONTEST 2010: NICOLA QUIRICONI VINCE CON IL VIDEO " OMAGGIO A NONO N.1".

 
   
  Il video-artista Nicola Quiriconi ha vinto l´edizione 2010 del Luccadigitalvideo Contest con il lavoro "Omaggio a Nono N.1" dedicato al compositore Luigi Nono nel ventennale della sua scomparsa. La giuria presieduta da Luciano Bobba (video art director del Luccadigitalphotofest), Elio Carmi (Designer) e Paolo Manazza (esperto di economia dell´arte per il Corriere della Sera e Direttore di arslife.Com) ha riconosciuto nell´opera di Quiriconi la capacitŕ di portare al nostro quotidiano l´estetica di Luigi Nono con una rilettura colta della profonditŕ del suono e del volume dell´immagine. La Video-installazione "Omaggio a Nono N.1" sarŕ prodotta dal Festival ed esposta nell´ex Manifattura Tabacchi, dal 20 novembre al 12 dicembre. Nicola Quiriconi sarŕ premiato il 27 novembre durante la serata degli Award 2010 che si terrŕ al Teatro del Giglio, insieme con i prestigiosi nomi della fotografia internazionale presenti a Lucca quest´anno. Il video menzionato 2010 č invece quello di Luca Dimitrije Roggero dal titolo "Dramaticity" di cui sarŕ proiettato uno stralcio durante la notte degli Award. Per tutti coloro che ambiscono a partecipare al concorso, l´appuntamento č con il Luccadigitalvideo contest 2011. Www.ldpf.it gestione3@studioesseci.Net 4 Milano (Galleria Marconi): The Inevitable and the Unnecessary - seconda personale dedicata all´artista newyorkese Matthew Brannon- venerdě 18 novembre / 11 gennaio 2011 La Galleria Giň Marconi presenta nei suoi spazi al piano terra "The Inevitable and the Unnecessary", seconda personale dedicata all´artista newyorkese Matthew Brannon. La mostra inaugura venerdě 18 novembre ed č visitabile fino all´11 gennaio 2011. In primo piano nelle opere dell´artista temi come l´incoerenza, l´accesso, il desiderio represso, l´alcolismo, la carriera. Nel corso degli anni, il lavoro di Brannon si č espresso in un´ampia varietŕ di forme: arazzi, stampe in rilievo, silkscreens, affreschi, registrazioni sonore, scritti e film. A questa lista ora l´artista aggiunge le piů convenzionali tra le forme d´arte: la pittura ad olio e il disegno. Le pitture, realizzate in tonalitŕ monocromatiche di grigio, bianco e nero, raffigurano forme floreali astratte ispirate a disegni che Brannon ha realizzato dal vivo. Alcune rimandano a scenari di giardini notturni; altre sembrano immortalare foglie bianche che cadono su sfondi grigio pallido. Esposti uno accanto all´altro i dipinti danno luogo ad una serie che letteralmente rovescia la pittura com´č convenzionalmente espressa e recepita. I lavori fronteggiano metaforicamente il muro e mostrano allo spettatore il retro. Cosě facendo rendono visibile la materia grezza di cui si serve l´artista, o chi si fregia di tale nomina. Insieme ad una varietŕ di acrilici Brannon presenta nuove sculture. In esse si percepisce il tono canzonatorio di Brannon nei confronti di quella che č l´immagine clichč di artista: solo nel suo studio, di notte, che beve vino, fuma, legge stropicciate edizioni tascabili, ascolta dischi jazz e si pulisce le mani sporche di pittura sui jeans. Altre sculture ricostruiscono scaffali da bar su cui sono appoggiate mani scolpite a grandezza naturale e bottiglie di legno dipinte, i cui colori rimandano a quelli d al gusto neutro dei dipinti. Sia il piacere del bere che le sue conseguenze sono state e sono un soggetto costante nel lavoro di Brannon. In mostra anche due letterpress, lavori distintivi dell´opera di Brannon, in cui illustrazioni e testi convivono. Alla domanda "qual´č il ruolo dell´arte?", una volta Brannon ha risposto " l´arte č una frustrazione produttiva e una piacevole irritazione". Una delle prioritŕ dell´artista č il coinvolgimento del pubblico: il suo lavoro vuole essere irritante o provocatore/canzonatore, non per distrarre ma per diventare un´opportunitŕ di porsi domande sulle nostre motivazioni e i nostri desideri. Un´´opportunitŕ di ricostruire la storia come se ci trovassimo sulla scena del crimine: č sangue questo sparso su tutto il pavimento o č solo vino versato? Matthew Brannon č nato a St. Maries, Idaho, nel 1971. Vive e lavora a N ew York. Nel 2011 Matthew Brannon terrŕ una mostra personale a cura di Daniel Birnbaum presso Portikus, a Francoforte. Negli anni Brannon č stato protagonista di mostre personali quali: Mouse Trap, Light Switch, Museum M, Leuven, Belgio; Reservations, Ursula Blickle Stiftung, Kraitchal, Germania; Where Were We, Whitney Museum of American Art at Altria, New York; e Try and Be Grateful, Art Gallery of York University, Toronto. I suoi lavori sono stati presentati in tutto il mondo in numerose mostre tra cui: At Home/not at Home: Works from the Collection of Martin and Rebecca Eisenberg, Center for Curatorial Studies, Bard College, Annandale-on-hudson, Ny; Cabinet of Curiosities con Pablo Bronstein, Matthew Brannon, Anthea Hamilton, and Wayne Koestenbaum, Nottingham Contemporary, Nottingham, Inghilterra; Beg, Borrow, Steal, Rubell Family Collection, Miami; 50 Moons of Saturn, T2 Trienniale di Torino, Torino, Italia; the 2008 Whitney Biennial, Whitney Museu m of American Art, New York; and Multiplex: Directions in Art, 1970 to Now, Museum of Modern Art, New York  
   
 

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