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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  FORMIGONI: FEDERALISMO NON SIA PARTITA DI POTERI VANNO TAGLIATI GLI SPRECHI GARANTENDO I SERVIZI AI CITTADINI

 
   
  Milano, 8 novembre 2010 - "Abbiamo l´obbligo di dire la verità: il federalismo porterà a un cambiamento positivo dell´organizzazione del nostro Stato a patto che sia un federalismo ben fatto e ben ragionato. I cittadini hanno il sacrosanto diritto di misurare quale sarà il vantaggio per loro: se si risolvesse in una semplice partita di potere tra livelli di governo dello Stato, i cittadini avrebbero il diritto di mandarci a quel paese". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, interviene il 5 novembre a Milano al Vii seminario nazionale organizzato dal circolo culturale Ettore Calvi: il tema all´ordine del giorno è il federalismo, i relatori sono lo stesso Formigoni e il segretario Cisl, Raffaele Bonanni. Sì A Nuovo Accordo Su Ammortizzatori - Per Bonanni Formigoni è "uno dei migliori amministratori d´Italia". Per Formigoni "amministrare significa essere responsabili, soprattutto in un momento come questo in cui la crisi, che ci ha investito, sta prolungando la sua coda maligna. Sacconi ha annunciato che dovremo rifare l´accordo sugli ammortizzatori sociali: è un ottimo annuncio". Concretezza, dunque, è l´atteggiamento con cui il presidente della Formigoni guarda al presente e alla riforma federalista: "Io sono innamorato del federalismo e del suo progetto complessivo. Il federalismo fiscale è una prima parte a cui si dovrà accompagnare un federalismo istituzionale con l´istituzione del Senato federale e un federalismo per devoluzione di alcune competenze dal livello dello Stato ad altri livelli dell´organizzazione pubblica che meglio possono gestire quelle responsabilità". Criterio Di Virtuosità Per Tutti - Per Formigoni il cammino da compiere per il federalismo fiscale deve passare attraverso l´abbondo del criterio della spesa storica a favore del costo standard: "Il finanziamento a piè di lista premia gli spreconi e penalizza i virtuosi". E proprio a proposito della virtuosità e dei costi standard Formigoni nota come "all´inizio si parlava della regione più virtuosa. Siccome la Regione più virtuosa nel campo della sanità è una Regione che si conosce bene, si è poi passati all´idea che bisogna avere come riferimento le tre Regioni più virtuose. Adesso si sta ragionando sulle prime 5, scegliendone tre. Si tratta di tecnicalità purché alla fine non si arrivi al fatto che tutto viene cambiato perché nulla venga cambiato". È giusto - nota Formigoni - che tutti si efficientizzino: "Se i costi standard sono la misurazione della virtù, il periodo delle vacche grasse è finito per tutti: sindaci, presidenti di Provincia e Regioni, e ministri che non rispettino il patto con i cittadini, garantendo servizi di qualità senza sfondare, dovranno andarsene a casa. Il federalismo deve diventare il mondo in cui la viziosità delle amministrazioni siano punite". In quest´ottica - ricorda Formigoni - "ho proposto la creazione di una commissione mista che vada a esaminare tutti i capitoli del bilancio pubblico: abbiamo bisogno di razionalizzare la spesa dello Stato, individuando tutti i punti neri in cui si annidano diseconomie". I Nodi Dell´irap E Delle Risorse - Se la prospettiva del federalismo è quella di dare vita a un sistema efficiente, Formigoni pone la questione dell´Irap che, in prospettiva, potrebbe essere eliminata: "A cosa serve l´Irap? - chiede al pubblico - Serve a finanziaria la sanità. Quando sarà trasferita come gettito per finanziare la sanità, dovrà essere trasferita una quota di Irap tale che garantisca lo stesso gettito di oggi calcolato secondo i costi standard. Non ci vengano a dire che dobbiamo eliminare l´Irap: diversamente si fa il gioco di passare le grane alle Regioni". Altra questione delicata, poi, è quella relativa al bilancio regionale alla luce dei tagli imposti sul trasporto pubblico locale, sulle politiche per le imprese e sulle politiche per il sociale. "Non pretendiamo - nota Formigoni - che ci siano restituiti tutti i soldi, ma se il taglio resta quello annunciato, si rischia di mettere a repentaglio alcune politiche fondamentali per i cittadini. Dobbiamo economizzare e tagliare gli sprechi, ma i servizi essenziali devono essere realizzati. Questa è la linea su cui mi muovo". Per questo - dice Formigoni - "Regione Lombardia continuerà a lavorare con il Governo".  
   
 

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