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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
 
   
  TELECOM ITALIA: RESOCONTO AL 30 SETTEMBRE 2010 UTILE NETTO CONSOLIDATO: 1.819 MILIONI DI EURO (+57,2% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2009)

 
   
  Milano, 8 novembre 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 4 novembre sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. L’amministratore Delegato di Telecom Italia Franco Bernabè ha affermato: “I risultati del periodo confermano che la nostra strategia di riposizionamento nei mercati core è stata pienamente raggiunta in Brasile e che in Italia sta dando frutti tangibili sul segmento fisso mentre necessita di ulteriore tempo sul mercato mobile. Il continuo controllo dei costi, unitamente ad un’attenta gestione finanziaria, ci hanno permesso di ottenere un utile netto in forte crescita e pari a 1.819 milioni di euro e di confermare il raggiungimento degli obiettivi di Ebitda e la riduzione del debito per l’anno in corso”. “Infine, con l’acquisizione del controllo di Telecom Argentina, i cui risultati saranno consolidati a partire dal prossimo trimestre, abbiamo aggiunto un asset di grande valore in America Latina, area cruciale per la crescita del Gruppo”. Gruppo Telecom Italia Nei primi nove mesi del 2010 sono uscite dal perimetro di consolidamento: la società Hansenet Telekommunikation Gmbh (operante nelle attività broadband in Germania), già classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute); la cessione è avvenuta il 16 febbraio 2010; la società Elettra (inclusa nella business unit Domestic – International Wholesale) ceduta il 30 settembre 2010. Al 30 settembre 2010, a seguito della decisione di procedere alla sua vendita, viene considerato quale gruppo in dismissione, ai sensi dell’Ifrs 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), il gruppo Bbned (incluso nel settore Altre attività). Di conseguenza, le attività e passività sono state riclassificate nelle due apposite voci della Situazione patrimoniale – finanziaria al 30 settembre 2010: “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” e “Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”; la cessione è avvenuta il 5 ottobre 2010. Nel corso del 2009 si erano verificate le seguenti principali variazioni: ingresso in data 30 dicembre 2009 dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda, a seguito dell’acquisizione del 100% da parte di Tim Participações, consolidato nell’ambito della business unit Brasile; uscita dal perimetro di consolidamento dal 1° maggio 2009 della società Telecom Media News S.p.a., a seguito della cessione della quota del 60% della stessa da parte di Telecom Italia Media S.p.a.. I ricavi nei primi nove mesi del 2010 ammontano a 19.899 milioni di euro, con una riduzione dello 0,5% rispetto a 19.995 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009. In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 4,9%. In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata: escludendo l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (+190 milioni di euro riferibili all’ingresso nel perimetro di consolidamento dei primi nove mesi del 2010 di Intelig Telecomunicações Ltda nell’ambito della business unit Brasile); escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+733 milioni di euro, principalmente dovuti alla variazione positiva dei cambi della business unit Brasile); 4 escludendo, nei primi nove mesi del 2009, altri ricavi non organici pari a 6 milioni di euro. L’ebitda è pari a 8.475 milioni di euro e si riduce, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 51 milioni di euro (-0,6%), con un’incidenza sui ricavi del 42,6%, invariata rispetto ai primi nove mesi del 2009. In termini organici l’Ebitda si riduce dello 0,8%, mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,9 punti percentuali (44,0% nei primi nove mesi del 2010 a fronte del 42,1% nei primi nove mesi del 2009). L’ebit è pari a 4.304 milioni di euro, con un incremento di 11 milioni di euro (+0,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2009 e un’incidenza sui ricavi stabile (dal 21,5% dei primi nove mesi del 2009 al 21,6% dei primi nove mesi del 2010). La variazione organica dell’Ebit è positiva per 126 milioni di euro (+2,8%), mentre l’incidenza sui ricavi è cresciuta di 1,7 punti percentuali (22,9% nei primi nove mesi del 2010 rispetto a 21,2% dello stesso periodo dell’anno precedente). L’utile netto consolidato è pari a 1.819 milioni di euro, in crescita del 57,2% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (1.157 milioni di euro). Escludendo le partite non ricorrenti - rappresentate per lo più da svalutazioni per complessivi circa 590 milioni di euro contabilizzate nel terzo trimestre 2009 e dagli accantonamenti per gli interventi sul personale pari a 240 milioni di euro contabilizzati nel terzo trimestre 2010 - la crescita dell’utile netto sarebbe pari al 14,6% rispetto ai primi nove mesi del 2009. Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 3.451 milioni di euro, con una riduzione di 481 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009 principalmente per effetto dell’utilizzo dei fondi operativi accantonati in Bilancio negli esercizi precedenti legati alla vicenda Sparkle. Escludendo tale impatto la generazione di cassa operativa del periodo (3.840 milioni di euro) risulta sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto rettificato (esclusi gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività/passività finanziarie) è pari a 32.985 milioni di euro con una riduzione di 964 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) e di 2,1 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2009. Tale riduzione è principalmente dovuta agli effetti positivi della cessione di Hansenet e di Elettra, che hanno ampiamente assorbito l’impatto negativo derivante dal pagamento di 418 milioni di euro, effettuato a luglio 2010 nell’ambito del procedimento dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di Telecom Italia Sparkle, nonché la distribuzione di dividendi per complessivi 1.061 milioni di euro. Nel terzo trimestre 2010 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 594 milioni di euro rispetto ai 33.579 milioni di euro al 30 giugno 2010: al pagamento delle imposte sul reddito si è contrapposto il positivo flusso della gestione operativa. L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 33.773 milioni di euro e diminuisce di 974 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (34.747 milioni di euro) e di 256 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2010 (34.029 milioni di euro). Il personale del Gruppo è pari a 70.054 unità di cui 59.903 in Italia. I Risultati Delle Business Unit I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi: 4 business unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (international wholesale) nonché le relative attività di supporto; 4 business unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile; 4 business unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive; 4 business unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa, di prodotti per ufficio e di servizi per l’Information Technology; 4 Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia. A seguito della cessione nei primi nove mesi del 2010 di Hansenet, già classificata tra le discontinued operations, la business unit European Broadband non viene più esposta. Le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività. A partire dall’1.1.2010 le società Shared Service Center e Hr Services, precedentemente consolidate nelle Altre attività, sono entrate a far parte del perimetro della business unit Domestic. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata. I dati al 30 settembre 2010 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 29 ottobre 2010, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società che li ha approvati. Domestic 4 I ricavi Domestici, pari a 15.032 milioni di euro, si riducono del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 (16.234 milioni di euro) con una flessione in termini organici del 7,5%. Nel dettaglio: Ricavi Core Domestic I ricavi Core Domestic sono pari a 14.251 milioni di euro e si riducono del 7,6% (15.416 milioni di euro nei nove mesi 2009), con una flessione in termini organici del 7,6%. Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2009:  Consumer: la flessione dei ricavi è pari a 947 milioni di euro (-11,4%), di cui 760 milioni di euro (-9,5%) relativi a ricavi da servizi e 187 milioni di euro a ricavi da vendita di prodotti. La riduzione dei ricavi da servizi è riconducibile principalmente alla diminuzione dei ricavi da servizi tradizionali voce, in particolare su fonia Fisso (-298 milioni di euro) e voce uscente Mobile (-355 milioni di euro). In risposta al posizionamento tariffario non sostenibile, dalla fine del 2009 sono state introdotte nuove offerte commerciali finalizzate a rendere più competitiva l’offerta e per effetto delle quali la contrazione della customer base si è sostanzialmente interrotta nell’ultimo trimestre, sebbene il recupero della base clienti sia stato meno rapido del previsto. Su tale dinamica incide, inoltre, l’andamento dei ricavi da terminazione (-127 milioni di euro, di cui -83 milioni di euro riconducibili all’effetto della riduzione delle tariffe) e da messaging Mobile (-67 milioni di euro). Sui servizi Internet si registra invece una variazione positiva rispetto ai primi nove mesi del 2009 grazie alla continua crescita dei servizi broadband sia sul Fisso (+50 milioni di euro), sia sul Mobile (+43 milioni di euro).  Business: il segmento presenta una contrazione dei ricavi pari a 166 milioni di euro (-5,9%), confermando tuttavia anche nel terzo trimestre 2010 una graduale ripresa rispetto ai trimestri precedenti (terzo trimestre 2010: -4,3%; secondo trimestre: -5,4%; primo trimestre: -8,0%; quarto trimestre 2009: -10,2%). Tale miglioramento è frutto delle positive politiche di commercializzazione avviate già nella seconda metà del 2009, orientate a una più efficace difesa della customer base e a una maggiore qualità dei clienti acquisiti, specie nel comparto Mobile. Nel comparto Fisso, gli Accessi Fonia presentano nel terzo trimestre 2010 una contrazione di 30.000 accessi circa, - 24.000 nel secondo trimestre, -25.000 nel primo trimestre; decrementi più contenuti di quelli dei trimestri 2009. Gli Accessi Broadband registrano una crescita di 12.000 accessi circa, inferiore rispetto alla crescita del secondo (+16.000) e del primo trimestre 2010 (+27.000). Nel comparto Mobile, l’incremento netto delle linee è pari a 40.000.  Top: il totale dei ricavi presenta una riduzione di 147 milioni di euro (-5,5%) rispetto al 8 corrispondente periodo del 2009, con un dato del terzo trimestre 2010 (-4,5%) sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (-4,8%) e migliore del primo (-7,2%). Si registra una tenuta dei ricavi da servizi, in particolare nel comparto Fisso, anche grazie alla tenuta dei ricavi da servizi Ict. Tale risultato è stato ottenuto in un contesto nel quale si registra una costante riduzione dei Ricavi Fonia e Dati del comparto Fisso, prevalentemente per le dinamiche di prezzo tipiche dei servizi maturi. Nel comparto Mobile si conferma la dinamica di crescita dei ricavi (+7,7%) sostenuti dalla continua crescita della customer base e dei Vas (+21% circa), in particolare Interattivi (+19% circa).  National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+66 milioni di euro; +4,5%) è generato dalla crescita della customer base degli Olo (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream. Ricavi International Wholesale Nel corso dei primi nove mesi del 2010, International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.207 milioni di euro, con una flessione di 91 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009 (-7,0%), principalmente determinata dalla riduzione dei prezzi del servizio fonia (-87 milioni di euro). Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia (fisso e mobile). Ricavi Telecomunicazioni Fisse Nei primi nove mesi del 2010 i ricavi sono pari a 10.516 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 448 milioni di euro (-4,1%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 461 milioni di euro (-4,2%). Al 30 settembre 2010 la consistenza degli accessi retail è di 15,6 milioni (-513.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009); si segnala il miglioramento della riduzione delle linee rispetto ai trimestri precedenti (-263.000 nel terzo trimestre 2009; -196.000 nel primo trimestre 2010; -160.000 nel secondo trimestre 2010; -157.000 nel terzo trimestre 2010). Aumenta il portafoglio clienti wholesale che ha raggiunto circa 6,6 milioni di accessi (+423.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009). Il portafoglio complessivo Broadband, al 30 settembre 2010, è pari a circa 9 milioni di accessi (+292.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009), di cui oltre 1,8 milioni wholesale. Fonia Retail I ricavi di questa area di business, pari a 4.613 milioni di euro (-527 milioni di euro; -10,3% rispetto ai primi nove mesi del 2009), risentono su tutti i segmenti di mercato della fisiologica riduzione della base clienti, che peraltro presenta un trend in costante rallentamento, e della riduzione dei volumi di traffico, entrambe dovute al contesto competitivo in cui l’azienda opera. L’andamento dei ricavi risente inoltre della riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile. Si segnala in particolare che la contrazione dei ricavi da accesso nel comparto retail (-178 milioni di euro) è in parte compensata, nel business domestico, dallo sviluppo dei servizi Wholesale nazionali (+73 milioni di euro sulla componente dei Servizi Intermedi Regolamentati, quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental). Internet I ricavi sono pari a 1.317 milioni di euro, in aumento di 54 milioni di euro (+4,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2009. Il portafoglio complessivo di accessi broadband retail sul mercato domestico ha raggiunto i 7,2 milioni di accessi, con una crescita rispetto a fine 2009 di 186.000 unità; la clientela che aderisce a offerte Flat ha raggiunto un’incidenza dell’86% (83% a fine 2009), anche grazie allo sviluppo delle nuove offerte rivolte al mercato Consumer “Internet senza limiti” e “Tutto senza limiti”. Business Data I ricavi del comparto Business Data, pari a 1.146 milioni di euro, diminuiscono, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 76 milioni di euro (-6,2%), e riflettono sia l’attuale congiuntura economica negativa, sia la contrazione dei prezzi sui business tradizionali delle leased lines e trasmissione dati. In particolare, sul comparto Ict la riduzione dei ricavi è pari a 28 milioni di euro (-4,9%) a causa della flessione sia nelle vendite dei prodotti (-20 milioni di euro) in coerenza con la politica di focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità, sia nei servizi (-8 milioni di euro). Wholesale Il portafoglio di clienti gestiti dalla divisione Wholesale nazionale di Telecom Italia ha raggiunto nei primi nove mesi del 2010 i 6,6 milioni di accessi per i servizi di fonia e oltre 1,8 milioni di accessi per i servizi broadband. Complessivamente, i ricavi da servizi wholesale nazionale presentano, rispetto al corrispondente periodo del 2009, una crescita di 144 milioni di euro (+6,8%). L’evoluzione dei ricavi di questo comparto è correlata allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi servita attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero comparto Wholesale sono pari, nei primi nove mesi del 2010, a 3.136 milioni di euro (+2,6%). Ricavi Telecomunicazioni Mobili I ricavi delle telecomunicazioni Mobili nei primi nove mesi del 2010 sono pari a 5.822 milioni di euro con una flessione di 674 milioni di euro (-10,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2009: i ricavi da servizi registrano una riduzione dell‘8,2% e i ricavi da prodotti del 49,9%. Al 30 settembre 2010 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 30,6 milioni, in crescita di 88.000 linee rispetto al secondo trimestre 2010, evidenziando un trend in miglioramento su base annua, un churn (rapporto tra il numero dei clienti cessati e la consistenza media dei clienti) in netta riduzione e una percentuale di linee attive in crescita all’85% della base clienti. Fonia uscente I ricavi sono pari a 3.069 milioni di euro e diminuiscono, rispetto allo stesso periodo del 2009, di 439 milioni di euro (-12,5%). Le politiche commerciali avviate nel quarto trimestre del 2009, indirizzate a ricondurre l’offerta su livelli maggiormente competitivi stimolando in particolare il traffico all’interno della community dei clienti Tim, non hanno ancora registrato un recupero dei volumi tale da compensare la riduzione dei prezzi. Fonia entrante I ricavi, pari a 1.047 milioni di euro, registrano una diminuzione, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 105 milioni di euro (-9,1%), principalmente per effetto della riduzione dei prezzi di terminazione su rete mobile. Servizi a valore aggiunto (Vas) I ricavi sono pari a 1.536 milioni di euro e registrano un incremento del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2009. Tale crescita è principalmente attribuibile ai Vas interattivi, che presentano un incremento del 12,5%, grazie specialmente all’apporto dei ricavi da Browsing (+18,9%). L’incidenza dei ricavi Vas sui ricavi da servizi è pari al 27,2%. Vendita terminali I ricavi sono pari a 170 milioni di euro e diminuiscono di 169 milioni di euro (-49,9%) rispetto allo stesso periodo del 2009. Prosegue la razionalizzazione del portafoglio prodotti, più focalizzato sulla qualità (maggior incidenza di terminali evoluti e di device abilitanti al mobile internet) e sulla redditività degli stessi. L’ebitda della business unit Domestic, pari a 7.210 milioni di euro, registra una riduzione di 493 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009 (-6,4%). L’incidenza sui ricavi è pari al 48,0%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. La contrazione dei ricavi è in parte compensata da una spesa commerciale mirata e selettiva e dal rigoroso contenimento dei costi fissi. L’ebitda in termini organici è pari a 7.482 milioni di euro. La variazione organica è negativa per 279 milioni di euro (-3,6%), con un’incidenza sui ricavi pari al 49,8%, in aumento di 2,0 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. L’ebit della business unit Domestic è pari a 4.038 milioni di euro e registra un decremento di 259 milioni di euro (-6,0%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 26,9% (26,5% nei primi nove mesi 2009). L’andamento dell’Ebit è attribuibile principalmente alla riduzione degli ammortamenti per 183 milioni di euro. La variazione organica dell’Ebit è negativa per 102 milioni di euro (-2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2009), con un‘incidenza sui ricavi pari al 28,5% (27,0% nei primi nove mesi 2009). Gli investimenti industriali sono pari a 2.153 milioni di euro, con una riduzione di 258 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009, principalmente dovuta a minori investimenti su 11 piattaforme di rete e di servizio. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 14,3% in linea con i primi nove mesi del 2009 (14,9%). Il personale è pari a 58.317 unità, in riduzione di 1.050 unità rispetto al 31 dicembre 2009. Brasile (cambio medio real/euro 2,34125) - I ricavi del Gruppo Tim Brasil nei primi nove mesi del 2010 sono pari a 10.532 milioni di reais, superiori di 804 milioni di reais (+8,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, la crescita organica è del 3,5%. I ricavi da servizi dei primi nove mesi del 2010 si attestano a 9.945 milioni di reais, in crescita rispetto agli 8.939 milioni di reais dello stesso periodo nell’anno precedente (+11,3%; in termini organici la crescita è del 5,9%); i ricavi da prodotti si riducono dai 789 milioni di reais dei primi nove mesi del 2009 ai 587 milioni di reais dei primi nove mesi del 2010 (-25,6%) per effetto dello sviluppo di offerte mirate più al servizio e meno al sussidio del terminale. L’arpu, ricavo medio mensile per cliente, a settembre 2010 risulta pari a 24,1 reais contro i 26,7 reais di settembre 2009. Le linee complessive al 30 settembre 2010 sono pari a 46,9 milioni, in crescita del 18,5% rispetto al 30 settembre 2009, corrispondenti ad una market share del 24,5%. L’ebitda, pari a 2.999 milioni di reais, è superiore di 589 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009 (+24,4%); l’incidenza sui ricavi è pari al 28,5%, in crescita di 3,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. Tale risultato è stato conseguito grazie alla crescita dei ricavi, all’espansione delle direttrici di traffico “on net” che ha consentito di migliorarne il margine, e in generale al costante recupero di efficienza nelle aree di costo non correlate direttamente allo sviluppo del business. La variazione organica dell’Ebitda rispetto ai primi nove mesi del 2009 è pari a +465 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 28,5% (24,9% nei primi nove mesi del 2009). L’ebit è pari a 778 milioni di reais (+536 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’Ebitda rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente (2.212 milioni di reais nei primi nove mesi del 2010, 2.156 milioni di reais nei primi nove mesi del 2009), in parte ridotto dalla crescita degli ammortamenti per 56 milioni di reais. La variazione organica dell’Ebit rispetto allo stesso periodo del 2009 è positiva per 503 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 7,4% (2,7% nei primi nove mesi del 2009). Gli investimenti industriali ammontano a 1.736 milioni di reais, con un aumento di 206 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009 dovuto principalmente ai maggiori investimenti nella rete e nelle piattaforme It. Il personale è pari a 9.445 unità. Olivetti - I ricavi dei primi nove mesi del 2010 ammontano a 259 milioni di euro e registrano un incremento di 40 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009. L’aumento risulta distribuito su tutti i canali commerciali, anche grazie ai positivi effetti del rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico dell’azienda sul mercato dell’Information Technology. In particolare, è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove linee di prodotti (Data Card, Net Book e Note Book) sui canali Olivetti e Telecom Italia. L’ebitda è negativo per 24 milioni di euro, in calo di 6 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Il fenomeno è attribuibile da un lato alle attività necessarie per sostenere la crescita, dall’altro al fatto che la nuova offerta, pur sostenuta da volumi significativi, registra una marginalità percentuale più bassa rispetto a quella dei prodotti tradizionali in calo, la cui struttura dei costi è rimasta inalterata. L’ebit è negativo per 27 milioni di euro, in calo di 5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Gli investimenti industriali ammontano a 4 milioni di euro, in aumento di 1 milione di euro rispetto allo stesso periodo del 2009. Il personale è pari a 1.107 unità (1.018 unità in Italia e 89 unità all’estero). Evoluzione Prevedibile Della Gestione Per L’esercizio 2010 Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, sulla base dei risultati dei primi nove mesi, si confermano i seguenti target per l’intero anno 2010:  Ebitda organico sostanzialmente stabile nel confronto con l’anno precedente;  Investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;  Indebitamento finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.  
   
 

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