Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Novembre 2010
 
   
  “ÖTZI20”: PRESENTATA A BOLZANO LA MOSTRA PER I VENT’ANNI DI ÖTZI

 
   
  Bolzano, 9 novembre 2010 - Dal 1° marzo 2011 il Museo Archeologico dell’Alto Adige dedicherà alla sua celebre mummia una mostra temporanea per il ventennale del ritrovamento. L’esposizione è stata presentata il 5 novembre dall’assessora provinciale alla cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Widmann. Nel 2011 l’Uomo venuto dal ghiaccio compirà vent’anni, almeno nella sua seconda vita di mummia tra le più importanti e note al mondo. Per celebrarli, il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano ha preparato per il suo celebre reperto una mostra temporanea dal titolo “Ötzi20”. L’esposizione aprirà al pubblico il 1° marzo 2011 e sarà accessibile fino al 15 gennaio 2012. “Ötzi20”. L’esposizione, che rivoluzionerà l’attuale allestimento del Museo Archeologico almeno sino al gennaio 2012, illustrerà le più recenti scoperte scientifiche presentando numerose curiosità sulla mummia dell’Età del rame ormai divenuta parte del nostro immaginario: dall’Ötzi oggetto di approcci esoterici a quello protagonista di operazioni di marketing o di fantasiosi reportage giornalistici. Come un filo rosso, aleggerà per l’intera esposizione la domanda: che impatto ha Ötzi su noi contemporanei? Nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra l’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha affermato che “L’uomo venuto dal ghiaccio con la sua straordinaria importanza archeologica ha reso nota in tutto il mondo la nostra terra. Dall’inaugurazione del museo, oltre tre milioni di visitatori hanno visto la mummia e il suo corredo. Negli anni, di Ötzi hanno parlato tutte le maggiori testate internazionali, ed oggi come ieri i risultati delle ricerche sulla mummia girano il mondo appassionando e coinvolgendo non solo gli scienziati, ma anche i profani. Saluto perciò con favore l’iniziativa del Museo Archeologico dell’Alto Adige di prendere il ventennale della scoperta di Ötzi ad occasione per presentare un quadro d’insieme aggiornato della tematica, fornendo un bilancio e trasmettendone gli esiti attraverso una mostra temporanea”. La direttrice del Museo Archeologico, Angelika Fleckinger, ha quindi aggiunto che “La mostra intende indagare per la prima volta Ötzi al di là dell’aspetto scientifico. Che immagine si è formata di lui? Che ruolo hanno svolto i mass media a questo proposito? Quali fenomeni si sono sviluppati intorno ad Ötzi ed a quali singolari eccessi ha portato tutto ciò? La mostra è uno sguardo d’assieme a più strati, mai apparso finora in questa forma, in energico contrasto con la attuale esposizione permanente”. Il curatore della mostra, lo svizzero Beat Gugger, ha quindi illustrato alla stampa la vera e propria rivoluzione che caratterizzerà per il periodo della mostra la struttura interna del Museo Archeologico in tutti i suoi quattro piani espositivi che dal primo al quarto saranno dedicati rispettivamente alle tematiche di Ötzi riguardanti: life (l’immagine di Ötzi attraverso i media mondiali), reality (dalla mostra nascerà una nuova immagine di Ötzi anche grazie alla ricostruzione che ne faranno gli artisti olandesi Alfons ed Adrie Tennis), science (il terzo piano assumerà l’aspetto di una vera e propria sala operatoria) ed infine fiction, con le numerose rappresentazioni di Ötzi elaborate nel mondo). Gugger ha quindi aggiunto “Ötzi è una delle mummie su cui sono state eseguite più analisi scientifiche, e tuttavia la avvolgono ancora numerosi misteri. E’ di certo questa la chiave dell’interesse che è in grado di suscitare a livello mondiale. Centro della mostra è perciò il fascino che Ötzi esercita su scienziati, grande pubblico ed un gran numero di ricercatori improvvisati”. La mostra sarà accompagnata ed arricchita da un catalogo, l’edizione italiana sarà curata dalla Folio Editore mentre quella in lingua tedesca sarà pubblicata per i tipi della Theiss Verlag di Stoccarda.  
   
 

<<BACK