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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Novembre 2010
 
   
  DNA DI UNA STARTUP: ECCO 10 I PUNTI CHE CARATTERIZZANO LE IMPRESE E GLI IMPRENDITORI INNOVATIVI CHE OGGI E DOMANI SI CONTENDERANNO L’ACCESSO ALLA SILICON VALLEY

 
   
   Milano, 9 novembre 2010 - Giunta quest’anno alla sua terza edizione, Mind The Bridge è un’iniziativa che nasce dall’intuizione di un gruppo di imprenditori italiani radicati con successo nella Silicon Valley. Obiettivo mettere altri giovani nella condizione di replicare la propria esperienza - nello spirito del “give back” - lanciando un “ponte” tra la creatività italiana e i capitali americani, aprendo nuove opportunità ai talenti del nostro Paese dove abbondano creatività e spirito imprenditoriale ma difettano cultura e pratica del venture capital. 1. L’istruzione conta… Le startup 2.0 sono fondate da persone con alta formazione Solo il 5% non ha una laurea universitaria • Il 67% ha un background scientifico/tecnologico, mentre il 33% ha una formazione economica/umanistica • Il 42% ha un Ph.d o un Mba. 2.Ma studiare non basta L’esperienza conta tanto quanto la formazione Essere un imprenditore seriale è un Lavoro. La startup giusta non è mai la prima che si mette in piedi: Il 28% ha precedenti esperienze imprenditoriali 3. Aprire i propri orizzonti è fondamentale. Lavorare e studiare all’estero significa generare una rete di rapporti, di opportunità, di idee, di esperienze che alimenteranno la attività di impresa: Il 33% ha ottenuto il Phd all’estero. 4. Le one-man band non fanno molta strada: Il successo di una startup dipende dall’impegno di squadra • Il team dei fondatori è composto da 3-4 persone • Solo il 7% ha un unico fondatore. 5. Un ponte "rosa" Sono ancora poche le donne che si lanciano in iniziative imprenditoriali, abbattendo le barriere culturali ancora oggi presenti: L’86% è composto da uomini, solo il 16% da donne • Nell’edizione 2010 sono 3 le donne a capo di una startup semifinalista, su 15 • Mind the Bridge si propone di sostenere l’imprenditoria femminile. 6. Think Business: Gli scienziati solitamente faticano a pensare in termini di business e le università non incentivano i docenti a creare aziende (i cd. Spin-off). Si avverte la relativa scarsa esperienza degli uffici di trasferimento tecnologico e una scarsità di manager disponibili a entrare in queste neo nate realtà imprenditoriali. C’è quindi ancora bisogno di spin-off universitari. • Il 16% è incubato in un Parco Tecnologico • Il 20% è uno spin-off accademico. 7. Innovare non può essere una questione di geografia: Il 77% ha origine nel nord Italia, il 9% al sud, l’8% in Italia centrale e il 6% all’estero • 2 startup su 15 semifinaliste provengono dal sud (Sicilia, Sardegna). 8. Le esperienze pregresse contano. Un’iniziativa di successo è figlia di esperienze precedenti e di un percorso di studi e specializzazione che va oltre la laurea. L’idea giusta arriva spesso dopo i 30 anni • Il fondatore ha in media 35 anni. 9. Alla conquista del capitale Il successo richiede investimenti e di necessità la raccolta di capitali di rischio. Il 97% cerca un finanziamento • Il capitale iniziale di investimento è di €33k • Il 19% ha ricevuto qualche tipo di finanziamento esterno (per lo più borse di ricerca). 10.Chi fallisce ha una marcia in più Il fallimento non è un´onta ma un bagaglio fondamentale di esperienza.  
   
 

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