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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Novembre 2010
 
   
  TRENTO: “PER LA PACE IN CAUCASO”, DIPLOMAZIA POPOLARE. PER PORTARE UNA SPERANZA

 
   
  Trento, 9 novembre 2010 - Giovedì prossimo a Trento di scena il convegno “Per la Pace in Caucaso”, organizzato dall´associazione Rondine. Proposte concrete per la costruzione della pace, nate dall´iniziativa degli studenti. Per la pace in Caucaso: un laboratorio di diplomazia popolare” è un seminario che nasce dalla collaborazione tra Associazione Rondine, Trentino Spa, Osservatorio Balcani e Università di Trento e porta nella società trentina l´attenzione per le tematiche della guerra, della solidarietà internazionale dei conflitti ancora aperti nel mondo. Circa un mese fa fu una firma su un protocollo d´intesa tra l´assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e il presidente Franco Vaccari a suggellare questa partnership tra Trentino e Cittadella della Rondine, un´associazione onlus con sede nell´omonimo borgo in provincia di Arezzo, che svolge un importante ruolo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato Internazionale, un progetto che permette a studenti provenienti da diverse aree di conflitto dell’Europa: Romania, Serbia, Bosnia Herzegovina, Macedonia, Kosovo, Federazione Russa (Russia, Inguscetia, Ossezia, Cecenia); del Caucaso del sud: Georgia (Georgia e Abcasia); del Medio Oriente (Israele, Palestina, Libano) e dell’Africa (Sierra Leone) di sperimentare una vita di convivenza, di formazione e di studio. Gli studenti frequentano corsi universitari o master presso le università di Firenze e di Siena. Nell´ambito di questa collaborazione sono previste una serie di iniziative. La prima è il convegno-seminario in questione, in programma a Trento giovedì 11 novembre dalle 11 alle 13 nell´Aula 3 della Facolta di Sociologia, dove al centro dei riflettori ci sarà il conflitto del Caucaso. Una guerra vera, di cui però poco si parla anche sui media, che si trascina da anni in una costellazione di piccoli stati ciascuno con una lingua o un dialetto diverso nati dal disfacimento dell´Urss: Cecenia, Dagestan, Inguscetia, Kabardino-balkaria, Nord Ossetia, Armenia, Azerbaijan e soprattutto Georgia. Nel convegno – ospitato dalla Facoltà di Sociologia del preside Bruno Dallago - verranno trattate tutte queste tematiche con la testimonianza di esperti di relazioni internazionali come il prof. Aldo Ferrari, docente in Storia moderna e contemporanea del Caucaso e dell´Asia Centrale presso l´Università di Cà Foscari a Venezia, l´ambasciatore Giuseppe Cassini, e Luisa Chiodi, direttrice scientifica di Osservatorio dei Balcani e Caucaso, oltre a persone che lavorano per portare speranze di pace in questi luoghi. Come ad esempio gli studenti dell´associazione Rondine, che hanno elaborato il “Documento dei 14 punti”, una specie di piccola road map per la risoluzione pacifica del conflitto, sottoposta anche all´attenzione delle autorità georgiane, il paese più coinvolto da questo conflitto, ricevendo grande attenzione e disponibilità. Un progetto sviluppato nell´ambito dell´iniziativa “Ventidipaceincaucaso: un progetto di diplomazia popolare” portato avanti dall´Associazione Rondine, per una pace che arrivi “dal basso” dalle persone, non in concorrenza ma ad integrazione dei normali canali delle relazioni internazionali. “Per la pace in Caucaso: un laboratorio di diplomazia popolare” fa parte di un percorso che vuole valorizzare la vocazione del Trentino quale “terra della pace”, caratteristica e peculiarità che ritorna nella propensione solidaristica di questa provincia, ma anche in simboli, carichi di storia e di significati, come ad esempio la Campana della Pace a Rovereto o il Sentiero della Pace.  
   
 

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