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Notiziario Marketpress di
Giovedė 11 Novembre 2010 |
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IL CAFFEī, BEVUTO DOPO UN PASTO, POTREBBE RIDURRE I LIVELLI DI GLICEMIA
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Grazie ad una nuova ricerca Inran, si ĻĻ ipotizzato come sia possibile Inibire gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati grazie allĄŊazione dei composti fenolici presenti nel caffĻĻ, con un meccanismo simile a quello di alcuni farmaci antidiabetogeni. EĄŊ stata data anticipazione della nuova ricerca Inran (Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) Ą°Un Possibile Meccanismo DĄŊazione Del CaffĻĶ Nella Prevenzione Del DiabeteĄą, di prossima pubblicazione. Grazie a Fausta Natella, Guido Leoni, Angela Viglianti e Cristina Scaccini, ricercatori Inran, si ĻĻ dato corpo allĄŊipotesi che i fenoli presenti nel caffĻĻ abbiano un meccanismo dĄŊazione simile ad alcuni farmaci antidiabetogeni: inibiscono gli enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati. Ą°Seppur numerosi studi epidemiologici evidenzino quanto un moderato e prolungato consumo di caffĻĻ (normale o decaffeinato) sia associato alla riduzione del rischio di Diabete di tipo 2 ĻC racconta la ricercatrice Inran Fausta Natella - il meccanismo attraverso cui il caffĻĻ agisca nel prevenire il diabete non ĻĻ chiaroĄą. E continua: Ą°EĄŊ un recente studio epidemiologico , che sottolinea quanto lĄŊassociazione inversa tra consumo di caffĻĻ e diabete sia piĻī forte per quegli individui che bevono regolarmente caffĻĻ allĄŊora di pranzo, a suggerire un possibile meccanismo dĄŊazione: il consumo di caffĻĻ potrebbe proteggere dal diabete interferendo con la digestione ed il metabolismo dei carboidrati assunti con il pastoĄą. UnĄŊipotesi confermata Ą°Partendo da una ipotesi ĻC prosegue Natella - abbiamo dimostrato che i composti fenolici presenti nel caffĻĻ (acido clorogenico, acido ferulico e acido caffeico) sono in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nella digestione dei carboidrati (ĶÁ-glucosidasi), mentre la caffeina non mostra alcuna attivitĻĪ inibitoria nei confronti di questi enzimi. I composti fenolici del caffĻĻ sembrerebbero, in grado di bloccare i residui del sito attivo dellĄŊenzima, responsabili dellĄŊidrolisi degli oligosaccaridiĄą. Diabete una malattia in aumento vertiginoso Ą°Risultati di tale portata non sono da sottovalutareĄą - sottolinea Marco Comaschi (Past President dellĄŊAssociazione Medici Diabetologi e Direttore Dea - Azienda Ospedaliera UniversitĻĪ S. Martino ĻC Genova) - Ą°soprattutto valutando le previsioni poco positive in merito alla patologia: ne ĻĻ documentato lĄŊincremento sia in Italia sia nel Mondo, anche a causa di stili di vita non propriamente salutistici (pessima alimentazione, obesitĻĪ, mancanza di esercizio fisico). I dati Istat piĻī recenti riportano una prevalenza di malattia in Italia del 4.5% sullĄŊintera popolazione, pari a circa 3 milioni di persone, ma lĄŊosservatorio delle SocietĻĪ Scientifiche (Amd ĻC Simg) ha rilevato in questi ultimi anni valori superiori, fino al 6.7% nella popolazione seguita dai Mmg. Resta comunque evidente, qualsiasi sia la fonte di produzione del dato, lĄŊincremento progressivo, anche superiore a quello previsto dallĄŊOms. Pertanto sono richiesti quanti piĻī sforzi possibili per educare la popolazione a rischio a una maggiore attenzione non solo in campo nutrizionale, ma piĻī in generale su ogni aspetto dello stile di vita. La ricerca clinica ha dimostrato che questa ĻĻ lĄŊarma migliore per ottenere una riduzione dellĄŊincidenza del Diabete di tipo 2, altrimenti destinata ad una crescita progressiva.Ąą Ą°Spesso - afferma Comaschi - le alterazioni del metabolismo del glucosio vengono scoperte in modo del tutto casuale. Raramente il paziente pensa di controllarsi, soprattutto laddove cĄŊĻĻ una familiaritĻĪ diabetica. E voglio sottolineare ĻC continua - che lo sviluppo dellĄŊiperglicemia ĻĻ graduale: agli stadi iniziali, non essendo di grado severo, non permette la manifestazione delle sintomatologia classica del Diabete. Parlando di obesitĻĪ, di mancanza dĄŊesercizio fisico e di sviluppo della sindrome metabolica, non si puϰ che evidenziare quanto sia lo squilibrio nutrizionale e il poco movimento a inficiare la buona salute e, anzi, ad aprire la porta a patologie ancora piĻī invalidanti e in diversi distretti corporeiĄą. Alimentazione equilibrata e caffĻĻ: una possibile riposta preventiva al Diabete? Ą°PerchĻĶ no? - commenta Amleto DĄŊamicis (Dirigente di Ricerca e membro del Comitato Scientifico del CaffĻĻ della Fosan) ĻC Ą°A parte la presenza di familiaritĻĪ diabetica, ĻĻ anche lĄŊalimentazione poco curata e lo stile di vita sedentario a favorire lĄŊinsorgenza di diabete. La distanza che intercorre fra sovrappeso/obesitĻĪ e sviluppo di diabete e sindrome metabolica ĻĻ breve e lĄŊalta frequenza di consumo, di cibi grassi e cibi ad alto indice glicemico, non ĻĻ dĄŊaiutoĄą. Ą°Andando per logica - prosegue DĄŊamicis - unĄŊalimentazione ricca in fibre e in antiossidanti, dovrebbe aiutare a prevenire il diabete. E oggi, poi, che la collega Natella ci ha illustrato quanto bere caffĻĻ dopo il pasto (unĄŊabitudine tutta italiana), proprio per il suo effetto inibente sulla digestione dei carboidrati, potrebbe avere effetto protettivo rispetto allĄŊinsorgenza di diabete, si aggiunge un importante tassello al mosaico preventivo, visto che ĻĻ proprio la frazione polifenolica del caffĻĻ, con o senza caffeina, a dimostrare tale azione, riducendo quindi i livelli di glicemia post-prandialeĄą. Conclusione "Se come auspichiamo questo fosse il meccanismo principale ĻC conclude Natella - la nostra osservazione andrebbe a rafforzare līindagine epidemiologica che lĄŊassociazione inversa tra consumo di caffĻĻ e diabete ĻĻ piĻī forte per quegli individui che bevono regolarmente caffĻĻ allĄŊora di pranzo; līinibizione della digestione dei carboidrati, infatti, puϰ avvenire solo se questi vengono assunti contemporaneamente al caffĻĻ. I risultati che oggi abbiamo ottenuto in vitro (con approcci biochimici e bioinformatici), devono perϰ essere confermati in vivo sullĄŊuomo, valutando la risposta glicemica ad un pasto ricco in carboidrati complessi in presenza e assenza di caffĻĻ". Durante la Conferenza Stampa ĻĻ stato presentato anche il libretto CaffĻĻ e Diabete a firma Inran che va ad arricchire la giĻĪ nota collana CaffeĄŊ e Salute A cura dellĄŊInran, la collana, destinata ai professionisti della salute, comprende a tuttĄŊoggi: CaffĻĻ e Salute; CaffĻĻ e Donna; CaffĻĻ e Apparato Gastroenterico; CaffĻĻ e Cuore; CaffĻĻ e Antiossidanti; CaffĻĻ e Tumori e lĄŊultimo nato CaffĻĻ e Diabete. I libretti stampabili in versione .Pdf o su supporto cartaceo possono essere visualizzati e richiesti accreditandosi al sito www.Caffemedicina.it |
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