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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Novembre 2006 |
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MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL´ACQUA POTABILE IN EUROPA: UN NUOVO PROGETTO E MIRA AD APPROFONDIRE LA NOSTRA CONOSCENZA DELLE MALATTIE TRASMISSIBILI PER VIA IDRICA
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Bruxelles, 24 novembre 2006 - Il problema dell´acqua potabile contaminata è spesso associato ai paesi in via di sviluppo più poveri; tuttavia, anche in numerosi paesi europei, la qualità dell´acqua potabile lascia molto a desiderare. «Crediamo che l´acqua contaminata causi un numero maggiore di malattie di quanto sia generalmente ritenuto», ha dichiarato il dott. Manfred Höfle del Centro di ricerca Helmholtz per le malattie infettive, coordinatore del nuovo progetto «Healthy Water» finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro dell´Ue (6Pq). Il problema è che sussistono molte lacune per quanto riguarda il tipo di microbi presenti nell´acqua potabile in Europa e il loro impatto sulla salute umana. «Al momento siamo riusciti a determinare soltanto un germe particolare, E. Coli», ha spiegato il dott. Höfle. «Di fatto non sappiamo niente sulla frequenza di altri batteri, virus, o sui cosiddetti protozoi, che sono organismi unicellulari. » Il dott. Höfle e i suoi colleghi hanno già messo a punto un «aqua-chip» che si è già rivelato efficace nel rilevare la presenza di agenti patogeni di origine batterica nell´acqua. Ora i partner del progetto sperano di rendere il chip sensibile ai protozoi e ai virus. I ricercatori realizzeranno anche uno studio epidemiologico per individuare i fattori che potrebbero suggerire un nesso tra le infezioni e l´acqua potabile inquinata. «In Europa non abbiamo ancora questo tipo di dati strutturati», ha osservato il dott. Höfle. «Crediamo che lo studio ci darà alcune indicazioni sugli agenti patogeni cui dovremo prestare un´attenzione particolare al momento di sviluppare il chip. » Infine i partner del progetto sperano che la conoscenza generata dal progetto consenta di migliorare la qualità dell´acqua potabile riducendo così il peso delle infezioni trasmissibili per via idrica in Europa. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Helmholtz-hzi. De/de/ . |
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