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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Novembre 2010
 
   
  TOSCANA: A SETTEMBRE RECORD STORICO DELLA CASSA INTEGRAZIONE

 
   
   Firenze, 11 novembre 2010 - Impennata della cassa integrazione che, a settembre, ha raggiunto in Toscana 6 milioni e 800 mila ore, un record mai registrato negli ultimi decenni. Di queste, oltre 4 milioni di ore sono di cassa integrazione straordinaria, mentre 1 milione e 700 mila quelle di cassa in deroga e circa 1 milione quelle di cassa ordinaria. Il dato è stato reso noto dall´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro su rielaborazione di dati Istat e ne ha parlato l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati del bando per ricerca e sviluppo. «E´ un picco storico - ha commentato l´assessore – che segue ai mesi estivi nei quali, com´è fisiologico, abbiamo assistito a una lieve diminuzione. Rispetto allo scorso anno le ore di cassa integrazione sono cresciute di oltre 2 milioni e, in particolare, sono raddoppiate quelle di straordinaria, che viene richiesta in presenza di una crisi aziendale. E´ un dato significativo, che dimostra che ancora non siamo fuori dalla crisi e che ancora dobbiamo tenere insieme, nel nostro lavoro, la tenuta del sistema produttivo con le iniziative per lo sviluppo». La criticità della situazione è confermata dai numeri registrati dall´inizio dell´anno: da gennaio ad oggi le ore totali di cassa integrazione sono già sopra i 40 milioni, mentre nel 2009 erano circa 33 milioni. L´aumento, in percentuale, è del 117 % da agosto a settembre e, rispetto allo stesso periodo del 2009, del 52%. «Se il trend resta questo – spiega Simoncini – chiuderemo l´anno con un aumento davvero significativo, che non sembra compensato dalla flessione della mobilità (l´istituto per il sostegno al reddito dei lavoratori licenziati) che pure c´è stata. Da un aumento medio mensile di circa 1000 unità, siamo passati a circa 350. E´ un calo che, però, solo in minima parte si può associare alla ripresa della domanda di lavoro».  
   
 

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