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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Novembre 2010
 
   
  APRE A PORDENONE "PARCO"-GALLERIA DŽARTE MODERNA

 
   
  Pordenone, 15 novembre 2010 - "La massiccia trasformazione sociale ed economica subita dal nostro territorio e dal nostro Paese, il cambiamento in senso multietnico e multiculturale della nostra società impongono la ricerca di una Žlingua comuneŽ per riuscire, da un lato, a integrare i Žnuovi cittadiniŽ, dallŽaltro per migliorare la qualità della vita di tutti. Cultura e sport possono ben essere questa Žlingua comuneŽ: e allora le risorse che si indirizzano in questi settori non sono una spesa, ma un investimento. Mi sembra di poter dire che a Pordenone questo investimento da parte degli enti locali è stato fatto e con buoni risultati". Così si è espresso lŽassessore regionale alla Cultura e sport, Elio De Anna, intervenuto il 13 novembre in rappresentanza della Regione - erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, e il consigliere regionale Piero Colussi - allŽinaugurazione di "Parco - Galleria dŽArte Moderna e Contemporanea" di Pordenone. NellŽoccasione De Anna ha anche chiesto uno sforzo generale per superare lŽattuale sistema di finanziamento delle attività culturali da parte della Regione: "uno sforzo di ascolto prima e di individuazione di nuove forme poi, in grado di garantire dinamicità al sistema, riconoscimento della progettualità e valorizzazione delle eccellenze culturali". La nuova Galleria dŽArte Moderna e Contemporanea, intitolata allŽartista maniaghese Armando Pizzinato (era presente la figlia), "costituisce - ha affermato da parte sua il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello - lŽultimo tassello del grande mosaico del sistema museale cittadino voluto in questi anni dallŽAmministrazione comunale". Accanto al Museo dŽarte di Palazzo Ricchieri e a quello di Scienze (entrambi sistemati e ammodernati), è nato il Museo Archeologico del Castello di Torre, sta per essere concluso il recupero dellŽex Tintoria del Cotonificio di Torre per ospitare lŽImmaginario Scientifico, è stata poi sistemata lŽarea mostre di Via Bertossi, e sono in corso i lavori per il recupero di Palazzo Cevolin di fianco al Municipio, per ospitare le opere del Museo Ricchieri dellŽ800 e 900. "Un percorso - ha insistito il sindaco - che ha visto anche altre realizzazioni come il teatro e la biblioteca e che afferma in modo chiaro come lŽAmministrazione Comunale abbia voluto investire in cultura, anche con lŽaiuto della Regione, per fare di Pordenone una città certamente attenta allŽeconomia e allŽimprenditoria, ma altrettanto aperta alla ricerca, allŽinnovazione e alla cultura: è la cultura che apre le porte al futuro". AllŽinaugurazione sono intervenuti anche il presidete della Provincia, Alessandro Ciriani, e lŽassessore comunale alla Cultura, Gianantonio Collaoni, mentre i curatori della mostra, Fabio Benzi e Gilberto Ganzer, ne hanno illustrato significato, contenuti e opere. Dal 13 novembre il capoluogo del Friuli Occidentale ha il Parco, acronimo di "Pordenone Arte Contemporanea" ma anche indicazione del luogo dove sorge, ovvero il Parco Galvani. LŽapertura avviene con la mostra "Corrado Cagli e il suo magistero. Mezzo secolo di arte italiana, dalla Scuola Romana allŽAstrattismo". La nuova Galleria dŽArte Moderna e Contemporanea, intitolata allŽartista maniaghese Armando Pizzinato a lungo vissuto a Pordenone prima di trasferirsi a Venezia, si compone di due corpi: la vecchia Villa Galvani, risistemata su progetto dei tecnici comunali arch. Primula Cantiello e perito Bonaldo; un moderno edificio (collegato con la villa) su progetto dellŽarch. Ugo Perut. LŽopera ha previsto anche la sistemazione esterna del parco e del laghetto, impreziosito dal "Giardino delle rose" (un vero e proprio excursus storico e botanico con 185 varietà) ideato dallŽarch. Annalisa Marin. Il tutto realizzato con il determinante sostegno della Regione. Se nella Villa troveranno spazio (a rotazione) le varie collezioni di arte moderna di proprietà del Museo, nella nuova Galleria gli spazi - articolati e con una permeabilità esterna - saranno dedicati a mostre temporanee, a laboratori, a incontri grazie anche alla realizzazione di un auditorium di 100 posti. Insomma, un luogo aperto alla contaminazione, proteso alla trasversalità espositiva. Il percorso espositivo si completa in centro città con gli ampi spazi espositivi ricavati nellŽedificio comunale di Via Bertossi (inaugurati la scorsa settimana con la mostra del fotografo americano Jim Goldberg. La mostra su Cagli e il suo Magistero - curata da Fabio Benzi e Gilberto Ganzer - mette in relazione lŽopera dellŽartista con quella di numerosi artisti italiani del Novecento, che con lui entrarono in relazione, spesso come allievi. Corrado Cagli (1910-1976) fu uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del secolo scorso. Questa mostra rende omaggio non solo allŽartista, ma anche e soprattutto alla sua versatilità intellettuale, che lo rese uno dei personaggi più straordinari e internazionali del Novecento italiano, capace di influenzare generazioni di artisti tra i maggiori del nostro Paese con la sua forza creativa e il suo magistero artistico. Sono esposte nella nuova Galleria pordenonese oltre 250 opere provenienti da 13 prestigiosi musei italiani e da 80 prestatori privati. Per la prima volta in assoluto, viene esposto il dipinto di Afro "La scoperta dellŽAmerica". La mostra si lega al territorio e ai suoi maggiori artisti del Xx secolo, Afro, Mirko e Dino Basaldella, che da Cagli presero le mosse e che a lui tanto furono legati. La sua enorme influenza artistica e culturale si diffuse su una quantità di artisti e di movimenti, riconosciuta da tutti come determinante: dalla Scuola Romana a Corrente, dallŽastrattismo del dopoguerra allŽInformale. Il percorso si apre con unŽintroduzione monografica su Cagli, in cui unŽottantina di opere illustrano lŽintera sua esperienza artistica. Prosegue con una serie di sezioni nelle quali si mettono a fuoco i rapporti di influenza dellŽintellettuale con i suoi compagni di strada e con le più giovani generazioni, con opere dei Basaldella, di Capogrossi, Cavalli, Melli, Gentilini, Ziveri, Guttuso, Leoncillo, Fazzini, Purificato, Birolli, Tomea, Mafai, Franchina, Mannucci, Dova, Baj, Crippa, Tancredi, Scialoja, Pizzinato, Berti, Novelli e molti altri artisti dagli anni Trenta agli anni Sessanta. Si celebrano con questo evento ben tre centenari. Oltre a quello di Cagli, quello di Mirko Basaldella, uno dei più importanti scultori del Novecento italiano e noto a livello internazionale; e quello di Armando Pizzinato, uno dei principali pittori italiani del secondo dopoguerra.  
   
 

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