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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: L’EXPORT ITALIANO TIENE IL PASSO CON LA GERMANIA (+3,0% CONTRO +3,1%)

 
   
  Roma, 17 novembre 2010 – Prosegue il recupero delle esportazioni italiane nel mondo che a settembre sperimentano una crescita del 3,0% rispetto ad agosto, in linea con il dato della Germania (+3,1%) e ben superiore a quello della Francia (-3,1%). Nel periodo gennaio-settembre 2010, prendendo in analisi i primi tre esportatori europei (Germania, Francia e Italia), i prodotti italiani crescono del 14,3% su base annua (con un valore di 246,2 miliardi di euro), mentre Germania e Francia aumentano rispettivamente del 18,5% (704,3 miliardi di euro) e dell’11,3% (288 miliardi di euro). Sono i mercati extra-europei a guidare la crescita, con un incremento del 15,1% e una quota export del 42,4%, in crescita costante negli ultimi tre anni (nel 2008 era pari al 40% circa). “Le imprese italiane si stanno progressivamente riposizionando nei Paesi extra-europei, sia in termini di valore delle esportazioni che di volumi, cresciuti del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 – commenta Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, dopo la pubblicazione dei dati Istat – L’italia infatti, con il 42,4%, registra una quota delle vendite in ambito extra-Ue superiore a quelle di Germania e Francia, ferme al 39,4% e al 39,6%. Basti pensare inoltre che l’attivo 2009 del Made in Italy è attribuibile soprattutto alle performance extra-europee delle nostre imprese, con un’incidenza sul saldo complessivo del 74%, più che raddoppiata rispetto al 2008 (33%)”. Complessivamente l’Italia registra un deficit di 19,2 miliardi di euro, inferiore a quello della Francia (38,3 miliardi di euro) e in gran parte dovuto al disavanzo energetico, che dall’inizio dell’anno ha raggiunto circa 39 miliardi di euro. La Germania invece si conferma economia export-led con un attivo di oltre 110 miliardi di euro. Nonostante un attivo di 28,5 miliardi di euro, il Made in Italy risente della crisi e nell’ultimo anno vede ridursi il proprio surplus di 6,2 miliardi di euro. A pesare soprattutto i dati dei metalli e prodotti in metallo, con una riduzione dell’attivo del 3,7 miliardi di euro, e dell’elettronica, che vede inasprirsi il proprio deficit di 3,4 miliardi di euro. Anche la meccanica, settore leader nelle esportazioni, ha subito dei contraccolpi pur facendo segnare un avanzo di circa 27 miliardi di euro, quasi un quarto del surplus complessivo della Germania (110 miliardi di euro).  
   
 

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