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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  IL COMUNE DI GENOVA HA REALIZZATO IL SEAP (SUSTAINABLE ENERGY ACTION PLAN),

 
   
  Genova, 17 novembre 2010 - Il Comune di Genova, primo grande comune italiano insieme a Torino ad avere aderito nel 2009 al Patto dei sindaci, grazie alla collaborazione dell’Are (Agenzia regionale per l’energia della Liguria) e l’Università degli Studi di Genova (Cruie), ha realizzato il Seap (Sustainable Energy Action Plan), presentato alla Commissione Europea alla fine di agosto 2010 come stabilito dalla formale ratifica del Patto dei Sindaci, iniziativa dell’Unione Europea che ha come obiettivo la riduzione entro il 2020 di oltre il 20% di emissioni di Co2 da parte delle città. Il Seap è considerato dall’Unione Europea uno strumento operativo diretto a definire le politiche energetiche del Comune. Si tratta di un vero e proprio piano - sottoposto a verifica da parte sia dell’Agenzia Jrc della Commissione Europea che dell’Ispra - i cui indicatori misurabili e le azioni previste (il Comune di Genova ne prevede più di 80) dovranno essere supportate da una struttura interna di riferimento che permetta avvio e gestione del processo, coinvolgimento di stakeholder e cittadini, organizzazione puntuale di monitoraggio e implementazione con verifica biennale, attività di comunicazione e, infine, diffusione e condivisione delle esperienze correlate. Il Seap di Genova si basa sui risultati del Baseline Emission Inventory (Bei) che costituisce una fotografia della situazione energetica comunale rispetto al 2005, anno di riferimento adottato. E’ costituito da schede di azione che per ciascun intervento indicano responsabile dell’attuazione, obiettivi, descrizione dell’azione, risultati ottenibili, tempi di attuazione,attori coinvolti e soggetti promotori, copertura finanziaria, possibili ostacoli e vincoli, indicazioni per il monitoraggio. Il dato di Genova frutto della Bei ha consentito di valutare i consumi energetici nei settori civili e dei trasporti del Comune (8.076.600 >Mwh) cosi suddivisi, 27% terziario, 5% edifici comunali, 21% trasporto privato, >2% trasporto pubblico comunale, 45% residenziale e le relative >emissioni di Co2 >(2.271.900 t. Co2 equivalenti) in cui fanno la parte del leone nella città di Genova il settore residenziale con il 42% di emissioni, il terziario con il 29% e il trasporto privato con il 23%. Il Seap ha permessola realizzazione di una banca dati e i suoi obiettivi si inseriscono tra le strategie e i programmi elaborati da Urban Lab, l’esperienza di urbanistica coordinata da Renzo Piano. A Genova edilizia e illuminazione pubblica, attuando azioni misurabili di risparmio energetico, di domotica, interventi di efficienza energetica sugli impianti di illuminazione, possono contribuire a una riduzione di Co2 del 6,9%, mentre le azioni di rilievo previste dal Seap di Genova nel settore dei trasporti potranno portare ad un complessivo 5% di riduzione intervenendo su svecchiamento della flotta municipale, potenziamento del trasporto ferroviario metropolitano, isole ambientali politica di tariffazione ed estensione aree blu, soft-mobility, ciclabilità, rete metropolitana wireless. Azioni di rilievo, previste nel settore della produzione locale di elettricità, riguardano energia eolica (parco minieolico, accordo con privati per l’installazione di fotovoltaico e lo sfruttamento delle superfici a tetto di proprietà comunale, incentivi all’installazione di impianti di micro cogenerazione in strutture ricettive, centri commerciali, impianti sportivi, biogas da rifiuti postraccolta differenziata). Il risultato è un -7,4% di emissioni. La riduzione complessiva rispetto al totale delle emissioni del Comune di Genova prevista dal Seap è di meno 538.014 tonnellate di Co2 pari a -23,7%. Un risultato importante che potrà aspirare al raggiungimento del -40% di Co2, se Genova riuscirà anche ad essere Smart City, strategia già avviata dalla Giunta guidata da Marta Vincenzi con una delibera che coinvolge più di 90 aziende genovesi.  
   
 

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