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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  FAMIGLIA, CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE "MI ASPETTO RISPETTO" IL PROGETTO COINVOLGERÀ 500 RAGAZZI FINO A GIUGNO CON LABORATORI E COMUNICAZIONE SOCIALE

 
   
  Como, 17 novembre 2010 - "Mi aspetto rispetto" è il progetto di prevenzione della violenza di genere dalla preadolescenza all´età adulta presentato il 15 novembre in Municipio dall´Assessore alle Politiche Educative ed alla Famiglia, Anna Veronelli, e Giulia Casartelli, Presidente del Soroptimist Club di Como. "Mi aspetto rispetto", cofinanziato da Regione Lombardia, attraverso il Bando "Piccoli progetti per grandi idee" 2010 (sono stati presentati 15 progetti a livello regionale e finanziati 12: è stato valutato con il punteggio di 145 punti su 155 assegnabili ricevendo il massimo cofinanziamento pari a 15.000 euro) ha ottenuto il patrocinio del Ministro per le Pari Opportunità e si svolgerà fino a giugno 2011. "Mi Aspetto Rispetto si ispira ad una campagna che è stata promossa negli Stati Uniti - ha commentato Anna Veronelli -, per contrastare la violenza nella pre-adolescenza, fenomeno che poi si manifesta anche nell´età adulta. Un progetto che a Como è nato da un percorso intrapreso nel 2007 in seguito ad una relazione di Valerie Moretti in cui parlava appunto del fenomeno della violenza nelle coppie di adolescenti. Un progetto importante, dunque, che si svolgerà in due fasi: un percorso formativo con laboratori che coinvolgeranno oltre 500 ragazzi di età compresa tra i 13 ed i 18 anni ed una campagna di comunicazione sociale multimediale con manifesti, spot e spettacoli teatrali". Soggetto capofila è il Soroptimist International, Club di Como. Partner: il Comune di Como - Assessorato alle Politiche educative e alle pari opportunità; Amministrazione provinciale di Como - Assessorato all´Istruzione; Ufficio Scolastico Territoriale di Como; Ipsia Luigi Ripamonti; Cooperativa Attivamente; Teatro Sociale di Como - Aslico; Espansione Tv; Comitato per la promozione dell´imprenditoria femminile di Como e Asf Autolinee. Il progetto - Nel novembre 2007, al convegno "Violenza e abusi sui minori. Le prevenzioni possibili" la dott.Ssa Valerie Moretti presentò un primo studio sulla violenza nelle coppie adolescenti. Il tema venne ripreso anche durante gli incontri del Progetto Aurora (2008 e 2009). Per contrastare e prevenire la violenza di genere, l´Assessorato alle politiche educative e alla pari opportunità ha realizzato tra il 2007 e il 2008 il progetto "E non chiamiamolo amore." realizzato anche grazie al primo bando regionale "Piccoli progetti per grandi idee". Il progetto "Mi aspetto rispetto" prosegue il cammino avviato e prosegue il percorso di formazione e di promozione di azioni per la prevenzione della violenza di genere: coinvolgerà nella prima fase in interventi di formazione e laboratori 500 ragazzi dai 13 ai 18 anni delle scuole di Como insieme ai loro insegnanti e si rivolgerà nella seconda fase all´intera popolazione della provincia di Como, attraverso una campagna di comunicazione sociale multimediale che sarà ideata dai ragazzi stessi: manifesti, cartoline, spot televisivo. Si potenzierà il percorso di formazione anche attraverso specifici seminari aperti a tutti, due trasmissioni televisive ed altrettanti spettacoli teatrali dedicati al tema della violenza che saranno rivolti alle scuole di tutta la provincia e diretti anche alle famiglie, agli educatori e all´intera comunità. Il primo spettacolo "Biancaneve ha le mutande di pizzo" (regia e drammaturgia di Jacopo Boschini) andrà in scena il 15 aprile e sarà preceduto dal seminario "Le relazioni in adolescenza tra amore e cattiveria" al Teatro Sociale. Il secondo spettacolo sarà ideato e realizzato dagli alunni e dai docenti dell´Ipsia Ripamonti e rappresentato sempre al Teatro Sociale. Verrà inoltre realizzata una mostra urbana dei lavori (manifesti, cartoline) realizzati dagli studenti e, grazie alla collaborazione con Asf Autolinee la campagna viaggerà anche sugli autobus della nostra provincia. Il fenomeno della violenza di genere e la possibile prevenzione - I dati statistici a nostra disposizione evidenziano che una popolazione compresa tra il 3,7 ed il 20,2% degli adolescenti subisce una forma di violenza. Se il 32% degli adolescenti subisce violenza da parte di altri soggetti, ben il 68% dei casi di abuso (fisico, sessuale, o psicologico) sui ragazzi compresi tra i 16 ed i 19 anni viene perpetrato da un pari o da un partner all´interno della coppia. Le poche ricerche che paragonano le violenze subite da maschi e femmine sembrano evidenziare una maggiore vittimizzazione femminile rispetto a quella maschile, anche se vi sono in letteratura ricerche recenti che evidenziano la stessa incidenza tra i generi. L´adolescenza è stata definita come una finestra di opportunità per aiutare i ragazzi al raggiungimento di obiettivi di sviluppo, come l´apprendimento dell´autonomia e del controllo, lo spostamento della dipendenza dai genitori ai pari, le prime relazioni amorose. Ciò rende questa fase di crescita particolarmente adatta alla presentazione di progetti educativi volti allo sviluppo di relazioni sane e rispettose e incentrati sulla risoluzione non violenta dei conflitti. Se la finalità fondamentale della prevenzione è la riduzione della violenza di coppia tra gli adolescenti e la promozione di sani e rispettosi stili relazionali, al fine di ottenere questo obiettivo, i progetti di prevenzione devono incorporare elementi che sostengono la promozione alla salute e la prospettiva ecologica. Questo approccio suggerisce che per prevenire la violenza di genere tra gli adolescenti devono essere tenuti in considerazione i fattori sociali, comportamentali e ambientali, che promuovono e sostengono i comportamenti violenti e abusanti. Appare cruciale intervenire con progetti di prevenzione mirati a partire dalla preadolescenza: gli studi a nostra disposizione provano che la violenza/abuso sessuale subita nei rapporti di coppia adolescenziali è infatti predittiva di rapporti violenti/abuso sessuale in futuro. I programmi di prevenzione nelle scuole hanno evidenziato dati molto incoraggianti, riportando una diminuzione degli episodi di violenza (subita o imposta) che varia dal 56% al 92%. Pur non essendovi a oggi, un consenso su cosa costituisca un programma completo di prevenzione, gli approcci che hanno ottenuto maggiori risultati nella riduzione dell´uso della violenza nelle relazioni adolescenziali, contengono molti di questi elementi: • Sane relazioni tra pari e di coppia; • Controllo e potere in una relazione; • Disuguaglianza nella coppia; • Stereotipi legati al genere e ai ruoli; • Lettura critica dei messaggi mediatici che presentano modelli violenti e abusanti; • La dinamica dell´aggressione e del bullismo; • Reagire alla pressione dei pari; • Reagire alla rabbia e alla delusione in modi non violenti. Il progetto di prevenzione ai comportamenti abusanti nelle relazioni adolescenziali "Mi aspetto rispetto" ha l´obiettivo di presentare l´individuo come entità che si sviluppa e cambia nelle diverse fasi della vita, e le cui diverse dimensioni devono essere tutte opportunamente sviluppate per permettere la sua espressione serena e rispettosa. Sviluppo del Progetto nelle scuole medie e presso l´Ipsia Ripamonti - Sono state coinvolte 4 scuole secondarie di primo grado di Como, 12 classi terze (3 classi terze della Scuola Marconi (Istituto comprensivo Como Albate; della Scuola Parini (Istituto comprensivo Como Centro Città); della Scuola Virgilio (Istituto comprensivo Como Borghi) e della Scuola Fogazzaro (Istituto comprensivo Como Rebbio), e tre sezioni dell´Ipsia Ripamonti. Il progetto prevede una giornata full immersion (6 ore) per le classi coinvolte che lavoreranno attivamente su tre dimensioni fondamentali: biologica, culturale e relazionale affettiva. L´incontro sarà tenuto da Valerie Moretti, psicopedagogista e formatrice insieme a Jacopo Boschini, teatroterapeuta, presidente della cooperativa Attivamente. Il progetto per le classi dell´Ipsia Ripamonti prevede oltre alle giornate di full immersion (22 e 29 novembre) anche laboratori di comunicazione audiovisiva e grafica finalizzati alla realizzazione della campagna di comunicazione sociale e dello spettacolo teatrale (a cura dei professori Edoardo Colombo e Silvio Dessì). Il progetto vedrà i ragazzi lavorare sia sul piano puramente cognitivo sia sul piano emotivo, corporeo e relazionale. Per tale motivo si alterneranno attività che stimolano le diverse aree, con lavori sia di gruppi sia individuali.  
   
 

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