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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  PRESENTATA AL CIVICO MUSEO SARTORIO DLA MOSTRA “TRIESTE BIEDERMEIER. L’OTTOCENTO NELLE COLLEZIONI DEI CIVICI MUSEI DI STORIA ED ARTE” CHE SARA’ ALLESTITA AL MUSEO “MARIO PRAZ” DI ROMA, DAL 24 NOVEMBRE 2010 AL 2 MAGGIO 2011.

 
   
  Trieste, 17 novembre 2010 - E’ stata presentata ieri , al Civico Museo Sartorio, dall’assessore alla Cultura Massimo Greco, con la Conservatrice del Museo Lorenza Resciniti, la mostra “Trieste Biedermeier. L’ottocento nelle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte”, che sarà allestita a Roma presso il Museo “Mario Praz”, dal 24 novembre 2010 al 2 maggio 2011. L’inaugurazione al Museo Praz di Roma, in via Zanardelli 1, avrà luogo martedì 23 novembre, alle ore 18.00. “La mostra rientra nell’operazione “Biedermeier” – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Massimo Greco – la cui prima iniziativa  è pertita ieri pomeriggio, nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, con la presentazione del volume “Memorie Biografiche” di Giovanni Guglielmo Sartorio. E proseguirà quindi nella sede del Museo Praz a Roma, in un’ampia sala dove troverà posto la ricca collezione triestina di oggetti e dipinti. Un museo di nicchia, ma di grande prestigio e altissima qualità, dove sono già allestite nove sale permanenti dedicate al Biedermeier. Si tratta ancora del periodo della prima metà dell’Ottocento, non a caso se ne parla in concomitanza con la mostra allestita al Castello di San Giusto su Cavour, il grande regista dell’unità d’Italia, in occasione del centenario, per cui abbiamo organizzato anche numerosi approfondimenti e proiezioni collaterali. All’inaugurazione capitolina, saranno inoltre offerti in degustazione prodotti gastronomici e dolci tipicamente triestini, grazie al prezioso contributo della catena di alberghi Bettoja e a Jerian”. Il Biedermeier è un movimento artistico e ornamentale sviluppatosi nel periodo storico che intercorre tra il 1815 ed il 1848. Si formò in Austria e in Germania presentandosi come una tendenza alla semplicità, soprattutto se paragonato all´opulenza dello stile Impero, dal quale peraltro deriva. Creato per gli agiati ceti della borghesia allora fiorenti in tutte le regioni tedesche e austro-ungariche da ebanisti locali, è il punto di partenza dell’arredamento ottocentesco con l’uso dei legni lisci e lucidati, dei parati chiari, dei mobili comodi ed elegnati, accostati a porcellane e soprammobili. Il termine stesso si diffuse attorno al 1850 come dispregiativo: preso in prestito da un personaggio, Biedermeier appunto, creato grazie alla vena satirica di due scrittori (Ludwig Eichrodt e Adolph Kussmaul), stava ad indicare il piccolo borghese apolitico e conservatore interessato solo alla propria vita familiare. Composto da “bieder”, semplice, sempliciotto (ma anche integro e onesto), unito a “Meier”, uno dei cognomi tedeschi più diffusi. In seguito a una serie di contatti tra il Museo “Mario Praz” di Roma e i Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste - iniziati nel 2008 - è stata progettata, una mostra destinata a far conoscere al pubblico romano ed internazionale le collezioni del Civico Museo Sartorio, all’interno del quale sono conservati arredi e dipinti, soprattutto di gusto Biedermeier, assai prossimi a quelli conservati nel museo romano: in qualche caso gli stessi artisti (come il viennese Michael Stohl) compaiono nelle due dimore e i temi del ritratto e del gruppo di famiglia sono cari ad entrambi i collezionisti. La prima iniziativa prende il via oggi pomeriggio,martedì 16 novembre, alle ore 17, presso la sala Bazlen di via Rossini 4 con la presentazione delle Memorie biografiche di Giovanni Guglielmo Sartorio - pubblicate la prima volta nel 1863 - recentemente ristampate (2010) dal Comune di Trieste-civici Musei di Storia ed Arte. Presentata il 10 agosto di quest’anno, in occasione della manifestazione “Musei di sera”, la sua ristampa, già da tempo desiderata, è stata realizzata proprio in vista della trasferta romana. Presenta il volume Antonio Trampus, professore di storia moderna presso la facoltà di lingue e letterature straniere di Ca’ Foscari; intervengono l’assessore alla cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco, il direttore dell’Area Cultura, Adriano Dugulin, e i curatori della ristampa, Lorenza Resciniti e Simone Volpato. Il percorso biografico di Sartorio integra ed illustra con particolare vivezza la vita della Trieste mercantile e alto borghese di metà Ottocento: straordinarie fortune, accumulate in lunghi anni di lavoro, potevano dissolversi per un capriccio della sorte, un naufragio, la perdita di una carovana in viaggio per l’Oriente, o per una mal riposta fiducia nei legami parentali. Forse proprio questa inquietudine, l’aleggiare perenne di queste minacce, incupiscono i volti dei dignitosi personaggi triestini dei ritratti scelti per la mostra di Roma, velati di malinconia: nessuno, se non i bambini più piccoli, sembra saper sorridere, pur tra i comprovati agi di un’esistenza alto borghese. Su questa linea, delle coincidenze e dei rimandi, sono state effettuate le scelte espositive che comprendono arredi, dipinti, miniature e porcellane tali da consentire la ricostruzione di un ideale ambiente triestino alto borghese, come lo si poteva abitare alla metà del Xix secolo. Grazie alle opere così raccolte, lungo il percorso espositivo dei nove ambienti di cui è composta la casa museo di Mario Praz – ed in perfetta sintonia con essi –, viene ricostruito ed “arredato” un decimo ambiente che illustra il gusto dell’abitare nella Trieste di metà Ottocento, seguendo il lungo arco cronologico del Biedermeier triestino. Il Museo Mario Praz, aperto al pubblico nel 1995, conserva la prestigiosa collezione di opere e arredi raccolti in oltre sessanta anni di appassionato collezionismo da Mario Praz (1896 – 1982), il celebre anglista, che volle vivere ed abitare in ambienti arredati secondo il gusto neoclassico e Biedermeier, in voga negli anni tra il 1770 e il 1850. Periodicamente il Museo presenta mostre temporanee dedicate ad approfondire figure, aspetti e momenti diversi propri del gusto neoclassico e Biedermeier. Tra le ultime mostre realizzate è possibile citare quella organizzata nel 2009, “Disegni romani di Lancelot-théodore Turpin de Crissé ( 1782-1859) dalle collezioni del Louvre”, realizzata grazie ad un generoso prestito del Museo del Louvre, e quella prodotta nel 2005 in collaborazione con la Gam di Torino, “1818-1826 - Gli anni romani del giovane d’Azeglio”.  
   
 

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