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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Novembre 2010 |
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UE: UN INTERNET NEUTRALE E APERTO: COME CONTROLLARE IL TRAFFICO IN RETE?
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Bruxelles, 17 novembre 2010 -Dovremo un giorno rinunciare all´internet neutrale e aperto a cui siamo ormai abituati? Forse sì. Mentre sempre più persone navigano su internet, iniziano ad emergere problemi di gestione del traffico in rete con un rischio di congestione dei dati. E gli internet provider stanno già iniziando a imporre qualche restrizione sui servizi offerti. Ne hanno discusso la settimana scorsa esperti di settore, associazioni dei consumatori e autorità di regolamentazione insieme a politici e funzionari dell´Ue nel corso di un vertice "su internet aperto a tutti e sulla neutralità della rete". Tra gli argomenti trattati, la qualità dei servizi, la trasparenza di termini e condizioni, i comportamenti contrari alla libera competizione e la gestione del traffico. Specialmente nell´ottica per cui potremmo trovarci tra qualche anno alle prese con seri problemi nel trasferimento dei dati. Trasparenza prima di tutto - La cosa più importante è quella di assicurare la trasparenza, ha insistito l´europarlamentare britannico Malcolm Harbour, del gruppo dei Conservatori e Riformisti, a capo della commissione mercato interno e protezione dei consumatori. I service provider dovrebbero informare chiaramente su eventuali blocchi dei servizi e dovrebbero dare una spiegazione, mentre le autorità di regolamentazione dovrebbero intervenire in presenza di un comportamento anticompetitivo degli operatori. "Quello che vogliamo è una regolamentazione minima a fronte di grandi innovazioni e della possibilità di scelta per i consumatori", ha spiegato Harbour. Inevitabile fissare priorità per il traffico dei dati - Il problema è che è inevitabile un peggioramento dei servizi visto il costante aumento del numero di navigatori online. Prendiamo per esempio la possibilità di accedere a internet sui cellulari: secondo Robindhra Mangtani, dell´Associazione Gsm, la navigazione via smart phone quadruplicherà nei prossimi tre anni. D´altronde "non possiamo sconfiggere le leggi della fisica", ha aggiunto Sigurd Schuster di Nokia Siemens Networks. Attenti alle discriminazioni - Un appello speciale è arrivato da Jean-jacques Sahel di Skype. "Dovete fermare quelle pratiche che bloccano innovazione e possibilità di scelta", ha chiesto alle autorità di regolamentazione spiegando che l´utilizzo di Skype sui cellulari, per esempio, è bloccato da tutti gli operatori di telefonia mobile francesi. Un accenno alla difficoltà di cambiare operatori è invece stato fatto da Jérémie Zimmermann di "Quadrature du net", una associazione che si batte per ´open source, e da Thomas Nortvedt del Consiglio norvegese dei consumatori. L´iniziativa ai consumatori - "Assumete voi l´iniziativa! Se Skype è bloccato abbandonate il vostro operatore e sceglietene un altro", ha consigliato il commissario per l´agenda digitale Neelie Kroes ai consumatori, avvisando di essere pronta a entrare in azione e a modificare le leggi in caso di assenza di un trattamento equo da parte degli operatori. Molti gli interventi dei parlamentari: la popolare spagnola Pilar del Castillo Vera e le socialdemocratiche Catherine Trautmann e Maria Badia Cutchet si sono tutte espresse a favore di un internet aperto e democratico. "Perdiamo ogni anno 20 miliardi di euro per colpa della frammentazione del mercato europeo delle comunicazioni online", ha poi aggiunto la liberaldemocratica rumena Adina-ioana Vălean. "Internet non è soltanto un mercato da regolamentare", ha concluso il verde tedesco Jan Philipp Albrecht. "Dovrebbero valere anche per la rete gli stessi principi in vigore nelle società democratiche. I provider si comportano adesso come se fossero dei veri e propri Stati... Ma dov´è la loro democrazia?". |
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