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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Novembre 2010
 
   
  IL FORTE MALATESTA AD ASCOLI PICENO, UNA DELLE ARCHITETTURE FORTIFICATE RINASCIMENTALI PIÙ IMPORTANTI E SPETTACOLARI IN ITALIA E UNO DEI SITI MONUMENTALI PIÙ AFFASCINANTI DELLA RAFFINATA CITTÀ MARCHIGIANA, CHIUSO DAL 1978, TORNA ALLA CITTÀ

 
   
  Appena completata la ristrutturazione durata 10 anni (iniziata infatti nel 2000) da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali delle Marche, dopo un’apertura straordinaria di un solo giorno, nel 2009 a cura del Fai, la splendida fortezza a forma di stella irregolare la cui attuale struttura di mastio dodecagonale porta la firma di Antonio da Sangallo il Giovane si riapre definitivamente ospitando la mostra Aspetti di arte astratta nella raccolta Fiocchi con più di 230 opere sull’astrattismo. Ll forte, appena fuori dal centro storico, sorge a difesa della sponda sinistra del fiume Castellano: in epoca preromana e romana era un baluardo che sbarrava l´accesso al ponte. Distrutto e ricostruito più volte, nel 1349 Galeotto Malatesta, condottiero delle milizie ascolane nella guerra contro Fermo, provvide a rinforzarlo e divenne un tipico forte medievale che prese il nome di Forte Malatesta. Seguirono altre distruzioni, finchè ai primi del ´500, nella fortezza in rovina, fu costruita una chiesa di forma dodecagonale dedicata a Santa Maria del Lago, ancora visibile nel corpo centrale della costruzione. Fu però Antonio da San Gallo il Giovane nel 1543, su incarico di Papa Iii Farnese, a erigere su quello stesso sito un nuovo forte a forma di stella irregolare. Nel 1828 il Forte fu restaurato e utilizzato fino al 1978 come carcere giudiziario. Si tratta quindi di un complesso architettonico di grande valore storico culturale oggetto di un consistente intervento di restauro comprendente anche il cambiamento della destinazione d’uso a struttura museale polivalente. Sarà ospitato qui infatti, all’ultimo piano, con una vista scenografica sulla città, il Museo dell’Alto Medievo. Gli altri piani invece sono già da ora adibiti a spazio espositivo per mostre ed eventi temporanei (700 mq). La nuova destinazione d’uso prevede l’utilizzo del Forte come museo stabile dell’Alto Medioevo localizzato all´ultimo piano per un totale di sei ambienti comprendendo anche l’ultimo livello della chiesa della Madonna del Lago. La ‘Sala degli Ori di Castel Trosino’ sarà l’elemento centrale di tutta l’esposizione sia per l’importanza dei reperti sia per il fatto che l’esposizione avverrà nell’ambiente a maggiore valenza storico monumentale di tutto il Forte Malatesta. Al primo livello oltre alla biglietteria è presente un ambiente destinato a sala conferenze. Il secondo e il terzo livello sono destinati ad attività culturale di carattere non permanente quali mostre, esposizioni, convegni ed incontri per un totale di circa 700 mq. Un recupero, reso possibile dai fondi di Lotteria Italia, del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e dell’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, che va nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione del patrimonio storico artistico cittadino, accreditando l’immagine di Ascoli Piceno quale centro di grandi tradizioni culturali, di richiamo per il turismo internazionale e sede di grandi mostre inserita a pieno titolo nel circuito dei grandi eventi. In questi primi giorni di “riappropriazione” da parte della città saranno i più giovani e soprattutto i bambini i primi a beneficiarne. Per loro infatti è previsto un calendario fitto di iniziative e attività: non solo visite didattiche, ma anche visite guidate animate e “ludiche” nel corso delle quali i ragazzi saranno accolti da operatori - attori che impersoneranno personaggi storici e di fantasia (come Galeotto Malatesta, Lo Spirito del Forte, Cecco d’Ascoli ecc…) che racconteranno la storia del Forte e ne faranno rivivere i momenti più salienti. Giochi di ruolo, laboratori sui costumi medievali ma anche laboratori didattici sull’arte contemporanea legati alla Mostra della Collezione Fiocchi nel corso dei quali saranno analizzate e rielaborate le tecniche utilizzate dai maggiori artisti presenti. Info: www.ascolimusei.it  
   
 

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