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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  PRESENTATI IN PIEMONTE L´ANDAMENTO DEL COMPARTO VITIVINICOLO E LA VENDEMMIA 2010

 
   
   Nella conferenza stampa di ieri, con la partecipazione dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto, sono stati presentati i dati economici produttivi del comparto vitivinicolo piemontese e la qualità della vendemmia 2010. La produzione di vino in Piemonte nel 2010 è stata stimata in 3 milioni di ettolitri (+ 6% rispetto al 2009), che corrisponde a circa il 6,5% della produzione nazionale stimata in 44,5 milioni di ettolitri. Sul piano della qualità, dallo studio e analisi sulla maturazione delle uve, svolte dalla Vignaioli Piemontesi, l’annata 2010 si presenta complessivamente più che buona, con alcuni ottimi per i vitigni Arneis, Cortese, Favorita, Freisa, Pelaverga, Nebbioli del nord Piemonte, e una eccellenza riferita ai Nebbioli del Piemonte sud. Sul piano dei grandi numeri la vitivinicoltura piemontese rappresenta: 50.000 ettari di vigneto, 18.000 aziende vitivinicole, 54 cantine sociali, 280 imprese agroindustriali, 325 milioni di euro come valore vino a prezzi di base, 17 vini a Docg e 44 a Doc. Un elemento significativo è il valore dell’export che nel 2009, pur in un anno di flessione,è stato di 1.056 milioni di euro (il 16% dell’export nazionale di vino, e il 32% dell’export agroalimentare piemontese). I dati dei primi 6 mesi del 2010 registrano un aumento dell’8% rispetto al precedente periodo 2009. Il Piemonte esporta circa il 60% dei suoi vini (il 30% sui mercati Ue e il 70% su quelli extra Ue), vanno all’estero 60 milioni di bottiglie di Asti Docg, 9 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti, 7 milioni di bottiglie di Barolo, 2,5 di Barbaresco. L’assessore Sacchetto ha ricordato le iniziative e gli stanziamenti a sostegno del sistema vitivinicolo, tra i quali nel 2011 prevedono 8 milioni di euro per la promozione sui Paesi terzi, 3 milioni di euro per la promozione sulla misura 133 del Psr, oltre 4 milioni di euro per il finanziamento di progetti di ristrutturazioni e riconversioni dei vigneti. Sacchetto ha parlato degli accordi interprofessionali raggiunti che, nel 2010, oltre all’accordo sul Moscato e sul Brachetto, vedono per la prima volta l’accordo sul Gavi; e dunque, sulla necessità di far evolvere sempre più gli accordi di filiera, non solo per riequilibrare i rapporti, ma come elemento di modernizzazione, utile per affrontare il mercato e la globalizzazione. Tra gli elementi di novità, Sacchetto si è impegnato per una ripresa degli interventi contro la Flavescenza Dorata, una pericolosa malattia delle viti che ha dato segnali di recrudescenza. Altro impegno è quello sulla distillazione per risolvere le eccedenze di vino, che accomuna tutte le regioni dopo due anni di crisi; l’assessore ha comunicato dell’accordo di massima raggiunto dalle regioni, con il quale ogni regione potrà rimodulare la propria quota di risorse dell’Ocm Vino, destinandone una parte per la distillazione. Il successo registrato nei primi mesi di vita dal nuovo Museo del Vino di Barolo, l’esperienza delle Enoteche Regionali, ci fanno capire la necessità di tutelare e salvaguardare sempre più il paesaggio agrario e rurale e i territori del vino per i quali è in corso la candidatura al riconoscimento Unesco. Un impegno che deve riguardare tutte le amministrazioni; una tutela che deve cominciare fermando il dilagare degli impianti di pannelli fotovoltaici. Infine l’impegno, manifestato da Sacchetto come obiettivo primario fin dal suo insediamento, per alleggerire l’elefantiaco sistema burocratico e di controlli che grava sulle aziende agricole; che deve cominciare pensando alle aziende nella interpretazione e applicazione delle norme e leggi nazionali e dell’Unione Europea. E su questo, l’assessore ha preso i primi contatti con il Ministero per la Semplificazione amministrativa per avviare questo nuovo e virtuoso processo.  
   
 

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